Chiesa USA e migranti

di:

usmex1

Dall’1 al 2 giugno si è svolto, nei pressi di Chicago, un incontro di emergenza sulla questione delle migrazioni a cui hanno partecipato una ventina di vescovi statunitensi (in particolare quelli delle diocesi che si trovano lungo la linea di confine), rappresentanti delle organizzazioni che operano nelle zone di confine e per l’accoglienza dei migranti negli Stati Uniti, alcuni vescovi delle Chiese dell’America Centrale (tra cui Honduras e Messico), e officiali dei dipartimenti vaticani.

Scopo dell’incontro è stato quello di condividere le esperienze, di delineare pratiche pastorali di accoglienza dei migranti nelle singole diocesi statunitensi, di rafforzare i contatti e la collaborazione con le Chiese locali centroamericane (da cui partono I flussi migratori), di elaborare politiche ecclesiali e sociali di intervento e rappresentanza civile a sostegno delle persone che fanno ingresso nel territorio statunitense.

L’incontro è stata anche un’occasione per cercare di comprendere e analizzare le ragioni che spingono i migranti a lasciare le loro case, la cultura e la lingua in cui sono nati, i loro paesi di origine. La comprensione di questi motivi è stata ritenuta essere fondamentale per poter organizzare un sistema migliore, dal punto di vista umano, e più efficacie, da quello organizzazionale e burocratico, di accoglienza e rappresentanza della causa dei migranti che entrano negli Stati Uniti.

Tra le cause maggiori si sono individuate quella della perdurante siccità che ha costretto larghe masse di lavoratori agricoli ad abbandonare i loro territori; gli interessi pervasivi del narcotraffico nei paesi centroamericani, che in molti casi sono sostanzialmente tenuti in ostaggio e sovvenzionato dalle organizzazioni criminali; la povertà, che si è fatta più diffusa con la crisi innescata dalla pandemia.

Davanti a queste, e altre, cause il gruppo di lavoro convenuto ha ribadito l’importanza di una maggiore circolazione delle informazioni,  della coordinazione degli interventi (sia tra diocesi e organizzazioni caritative americane, sia con I corrispettivi partner nei paesi centroamericani), di una maggiore sensibilizzazione di tutte le diocesi statunitensi rispetto ai fenomeni migratori – anche quando queste non sono direttamente interessate da essi.

Deciso l’impegno espresso dal presidente della Conferenza episcopale statunitense mons. Gomez, vescovo di Los Angeles: “dobbiamo trovare una via in avanti che sia radicata nella solidarietà e fraternità, capace di rispettare i diritti e la dignità di ogni migrante come figlio e figlia di Dio”. È stato inoltre discusso il rapporto con il governo federale e i suoi rappresentanti nelle zone di confine e nelle città a più alta presenza di immigrati irregolari. Anche se le politiche federali sono talvolta deludenti, è stata ribadita la volontà della Chiesa cattolica di collaborare in maniera costruttiva con il governo in materia di immigrazione.

Un momento particolarmente significativo è stato quello di carattere spirituale dedicato all’ascolto e alla meditazione di preghiere e messaggi scritti da bambini latino-americani giunti al confine tra Messico e Stati Uniti: “Caro Dio, spero che tu mi aiuti a uscire da questo buco e che ti prendi cura di mia mamma…” (biglietto raccolto dal vescovo di El Paso dopo una visita lungo il confine col Messico).

L’incontro dei vescovi e delle organizzazioni cattoliche americane sull’immigrazione si è svolto solo pochi giorni prima del primo viaggio ufficiale all’estero della vicepresidente K. Harris – che si recherà appunto in Messico nel quadro di una intensificazione dei rapporti fra l’amministrazione Biden e il governo messicano, soprattutto per cercare di eradicare il più possibile la corruzione e abbassare il tasso di criminalità.

Print Friendly, PDF & Email

Lascia un commento

Questo sito fa uso di cookies tecnici ed analitici, non di profilazione. Clicca per leggere l'informativa completa.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici ed analitici con mascheratura dell'indirizzo IP del navigatore. L'utilizzo dei cookie è funzionale al fine di permettere i funzionamenti e fonire migliore esperienza di navigazione all'utente, garantendone la privacy. Non sono predisposti sul presente sito cookies di profilazione, nè di prima, né di terza parte. In ottemperanza del Regolamento Europeo 679/2016, altrimenti General Data Protection Regulation (GDPR), nonché delle disposizioni previste dal d. lgs. 196/2003 novellato dal d.lgs 101/2018, altrimenti "Codice privacy", con specifico riferimento all'articolo 122 del medesimo, citando poi il provvedimento dell'authority di garanzia, altrimenti autorità "Garante per la protezione dei dati personali", la quale con il pronunciamento "Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento del 10 giugno 2021 [9677876]" , specifica ulteriormente le modalità, i diritti degli interessati, i doveri dei titolari del trattamento e le best practice in materia, cliccando su "Accetto", in modo del tutto libero e consapevole, si perviene a conoscenza del fatto che su questo sito web è fatto utilizzo di cookie tecnici, strettamente necessari al funzionamento tecnico del sito, e di i cookie analytics, con mascharatura dell'indirizzo IP. Vedasi il succitato provvedimento al 7.2. I cookies hanno, come previsto per legge, una durata di permanenza sui dispositivi dei navigatori di 6 mesi, terminati i quali verrà reiterata segnalazione di utilizzo e richiesta di accettazione. Non sono previsti cookie wall, accettazioni con scrolling o altre modalità considerabili non corrette e non trasparenti.

Ho preso visione ed accetto