Focolari e abusi

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Anche tra i Focolarini sono emersi casi di abuso. La vicenda scoppiata in Francia. Rilevata un’insufficiente vigilanza sui percorsi formativi.

A seguito delle rivelazioni del sito francese Les Jours, è emerso in tutta la sua gravità il comportamento di un consacrato focolarino francese, Jean-Michel M., accusato di abusi sessuali da una trentina di vittime, dagli anni ’70 agli anni ’90.

Il 22 ottobre il movimento ecclesiale ha annunciato l’accettazione delle dimissioni dei responsabili francesi del movimento, Bernard Bréchet e Claude Goffinet, come anche del co-responsabile del movimento per l’Europa occidentale, Henri-Louis Roche.

La reazione è arrivata dai vertici. La presidente, Maria Voce, si è detta convinta che «l’unica strada da percorrere sia quella di offrire alle vittime pieno ascolto e riconoscimento dei danni subiti. Per questo voglio ribadire la piena e incondizionata collaborazione del movimento, affinché venga fatta piena luce sui fatti e giustizia per le vittime».

Il co-presidente del movimento, Jesus Moràn, il 18 settembre 2020 ha incontrato alcune delle vittime a Nantes. Ha espresso dolore e vergogna per i fatti avvenuti «così come per il silenzio o mancata iniziativa mantenuti per anni da parte di diversi responsabili».

Orazio Moscatello, porta parola del movimento per i casi specifici ha ammesso: «L’inchiesta interna, avviata nel 2019 in proposito non avanzava bene. Le dimissioni permetteranno di vedere se questo era legato alla volontà di alcuni responsabili di coprire dei fatti oppure no».

L’energica reazione è legata, da un lato, alla gravità delle denunce e, dall’altro, al sospetto che vi siano elementi strutturali facilitanti la manipolazione delle persone più fragili. Meno coinvolti di altre fondazioni e comunità nelle denunce pubbliche, tuttavia anche per i Focolari non mancano voci e testimonianze di una insufficiente vigilanza sui percorsi formativi.

Scandalo in Francia e una ventina di casi nel mondo

La prima denuncia contro Jean-Michel M. è del 1984, ma l’istruttoria si è conclusa  con un non-luogo a procedere per la scarsità di prove e la prescrizione. Due anni dopo l’interessato è richiamato in processo e condannato nel 1988.

La reazione interna è stata quella di suggerire all’interessato un percorso psicoterapeutico di recupero con l’invito a non occuparsi più di giovani e ragazze. Un indirizzo non rispettato se altre vittime sono state segnalate anche in seguito. Un passaggio che un’indagine straordinaria affidata a un organo indipendente dal movimento avrà cura di indagare, assieme alla storia precedente e successiva. Nel 2015 il caso è stato preso in esame dalla Commissione centrale per la promozione del benessere e la tutela dei minori avviata dal movimento l’anno prima. Nel 2016 l’interessato è stato espulso dal movimento.

Altre segnalazioni sono arrivate attraverso la Commissione indipendente sugli abusi sessuali nella Chiesa di Francia (Ciase) nel 2019. Infine, vi è stato l’incontro con alcune vittime nel settembre scorso.

A marzo del 2019 una lettera della presidente a tutti i Focolari invitava a segnalare ogni informazione utile relativamente a notizie circa eventuali abusi. «Dal 2014 – ha detto Orazio Moscatello – abbiamo gestito una ventina di segnalazioni provenienti da tutto il mondo che hanno motivato l’espulsione di alcuni laici consacrati, ma nessun caso che avesse l’ampiezza paragonabile ai fatti di cui è accusato Jean-Michel M.».

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