Medio Oriente: a due passi dalla guerra

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Dichiarazione del presidente di Justitia et Pax tedesca, mons. Heiner Wilmer, sulla situazione di conflitto in Medio Oriente in cui si invita a mettere in campo tutte le possibilità diplomatiche al fine di scongiurare una guerra che sarebbe catastrofica per la regione e le relazioni internazionali.

I recenti sviluppi della situazione in Medio Oriente sono molto preoccupanti. La tensione fra Stati Uniti e Iran è cresciuta esponenzialmente e rischia di sfociare in una guerra. Se non si riuscisse a evitare una guerra, non solo ne patirebbe una moltitudine di persone, ma i paesi della regione sprofonderebbero in una spirale di odio, in una rovinosa condizione sociale, violenza, terrorismo e povertà.

Per questo, una guerra tra gli Stati Uniti e l’Iran deve essere impedita in ogni modo. Devono essere dispiegate tutte le forze della diplomazia per evitare un ulteriore bagno di sangue nei territori tormentati del Medio Oriente. In primo luogo sono qui chiamati in causa entrambi i belligeranti. Ma pure altri soggetti, e anche l’Unione Europea, devono entrare sulla scena globale per fare tutto il possibile affinché gli uomini e le donne di quella regione non debbano patire per un’altra guerra ulteriore.

Nessuno si deve ingannare sulla natura del regime iraniano: nel suo tentativo di ottenere una primazia in Medio Oriente e di far trionfare gli sciiti sui sunniti nel conflitto confessionale, l’Iran attacca i paesi della regione mediante atti di violenza da parte di gruppi e di milizie a lui associati. Nella sua attuale forma, l’Iran non rispetta i diritti dell’uomo e impedisce il raggiungimento di una pace giusta anche nei paesi confinanti.

L’attuale rischio di guerra è dovuto però, allo stesso modo, anche da parte degli Stati Uniti. Da anni la politica medio-orientale degli USA manca di una strategia ed è inattendibile. Anche il disprezzo dell’attuale presidente per la cooperazione fra gli stati e gli organi multilaterali contribuisce alla disgregazione dell’ordinamento internazionale.

Questo ha ovviamente delle conseguenze per le possibilità di ricomposizione dei conflitti e il raggiungimento della pace. Non è un caso che la nuova tornata di tensioni tra gli Stati Uniti e l’Iran sia stata innescata attraverso l’uscita degli USA dall’accordo concluso da diversi soggetti internazionali per limitare e tenere sotto controllo lo sviluppo del nucleare iraniano.

Proprio nella situazione attuale chiedo a tutti i cattolici e le cattoliche tedesche la loro appassionata preghiera per la pace.

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