Risposta all’annessione russa

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Dichiarazione dei vescovi cattolici ucraini negli Stati Uniti in risposta  alla tentata annessione russa di alcuni territori dell’Ucraina.

Sotto gli occhi del mondo, dopo una farsesca serie di pseudo referendum, il presidente russo Putin, violando tutti i principi del diritto internazionale, ha annunciato l’annessione di quattro regioni dell’Ucraina. Ognuna di queste regioni è grande all’incirca come il Massachusetts e insieme costituiscono il 15% del territorio ucraino che, prima del 2014, ospitava 8,5 milioni di ucraini.

Condanniamo con tutto il cuore e incondizionatamente questa escalation e codificazione della brutale aggressione russa e chiediamo a tutte le persone di buona volontà di confermare e amplificare la loro attiva solidarietà spirituale e materiale con il popolo ucraino.

Il colonialismo imperialistico russo, accompagnato da raccapriccianti crimini di guerra, dall’uccisione di decine di migliaia di civili innocenti e dalla massiccia distruzione di villaggi, paesi e città, rende schiava non solo la popolazione in generale, ma anche le sue Chiese e comunità religiose.

Il futuro delle parrocchie ortodosse ucraine, delle Chiese cattoliche orientali e romane, dei protestanti, degli ebrei, dei musulmani e delle altre comunità di fede che si battono, come hanno fatto all’unisono, per la verità e la giustizia, sarà condannato a morte se questi territori occupati dello Stato ucraino non verranno liberati.

Gli ucraini che hanno subito ripetute ondate genocide nel XX secolo, con 15 milioni di morti causati dalle guerre mondiali e dai regimi totalitari – sia sovietici che nazisti – non si fanno illusioni sulle conseguenze dell’occupazione russa.

Ogni volta che nel XVIII, XIX, XX o XXI secolo un regime russo – imperialista, sovietico o putiniano – annette un territorio ucraino, la vita dei cattolici e degli ortodossi ucraini viene soffocata. Può durare del tempo o essere rapido. Il risultato è sempre lo stesso. Tutte le fedi soffrono insieme alla popolazione in generale.

La scoperta delle atrocità russe a Bucha, Irpin e, più recentemente, Izyum mette a nudo le intenzioni genocide russe. Spetta al mondo libero aiutare i valorosi ucraini che dimostrano un coraggio ispiratore nel respingere e annullare questi atroci atti di terrorismo di Stato e di ingordigia neocoloniale.

La Russia comprende 11 fusi orari. Nel suo abbraccio imperiale avvolge circa 120 gruppi etnici e nazioni. Quanto può consumare ancora la Russia? Quanta sofferenza umana causerà ancora questo colonialismo? La Russia è 28 volte più grande dell’Ucraina. Con il vostro aiuto non otterrà una ventinovesima parte.

Gli afroamericani non saranno mai più schiavi. Gli americani e i canadesi non saranno più sudditi coloniali della Gran Bretagna. L’Algeria e la Costa d’Avorio non saranno mai più colonie della Francia. La Repubblica Democratica del Congo non sarà mai un satellite del Belgio, il Messico e l’Argentina della Spagna e il Brasile del Portogallo. 31 anni fa, con un voto schiacciante del 90%, gli ucraini hanno deciso che non saranno schiavi coloniali della Russia. Ora stanno difendendo con la loro stessa vita la libertà e la dignità che gli sono state conferite da Dio.

È tempo di rinnovare e rafforzare la nostra preghiera, il nostro patrocinio e il nostro aiuto per sostenere la difesa della democrazia e della verità biblica in Ucraina e nel mondo. Siamo al fianco di Davide contro le pretese di Golia. Siamo al fianco di Cristo crocifisso, che è sempre stato vicino ai poveri e agli emarginati. Che si è fatto vittima per salvare le vittime del peccato. Confidiamo che le vittime non vengano abbandonate dai potenti del mondo e che la verità di Dio prevalga.

L’Ucraina, che nel 1994 è stato il primo Paese a rinunciare unilateralmente al proprio arsenale nucleare, è oggi minacciata con armi nucleari dal Paese che, attraverso il Memorandum di Budapest, ha garantito l’indipendenza e l’integrità territoriale dell’Ucraina. L’America era firmataria di questa garanzia. Il sacrificio degli ucraini, la loro opzione profetica per la pace richiedono la nostra solidarietà.

La posizione e la testimonianza di pace dell’Ucraina sono innegabili. Oggi ha bisogno dell’aiuto del mondo per resistere a un’invasione non provocata. Incoraggiamo tutte le persone di buona volontà a fare la loro parte.

Pregate il Signore misericordioso, sostenete la difesa degli innocenti e aiutate generosamente i milioni di vittime.

In Dio confidiamo!

+ Borys Gudziak, Arcivescovo di Filadelfia per gli ucraini, Metropolita dei cattolici ucraini negli USA
+ Paul Chomnycky, OSBM, Eparca di Stamford
+ Benedetto Aleksiychuk, Eparca di San Nicola a Chicago
+ Bohdan J. Danylo, Eparca di San Giosafat a Parma
+ Andriy Rabiy, Vescovo ausiliare di Filadelfia

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