Scoop: a Secret Report to Putin

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ucraina russia

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It is a major scoop. We managed to find an authentic report to Russian President Vladimir Putin by a loyal agent. It is a unique glimpse into the thinking of the secretive inner circles in Moscow in these very delicate hours. After much deliberation, we decided to publish it as a small contribution to peace as we trust Mr. Putin to follow the advice.

Dear President,

As you ask me to do, I’m going to report to you my findings on the situation of war in Ukraine. I’ll do it as truthfully and loyally as possible, telling you what other people may not dare.

There is no other way to say it but, to put it bluntly, the war is lost.

The attempts by Russian troops to redeploy in the east and gain some advantage that can be used for leverage in future negotiations or to partition the country are currently weak. Troops are demoralized, scarcely motivated, badly fed, low on equipment, and do not want to move east. Conversely, Ukrainians, galvanized by successes around Kyiv and in the west, pose an even stronger resistance. Plus, there is the possibility that Ukrainian forces will be redeployed in the west, reinforcing local defiance.

Our troops do not want to be posted there. Simple soldiers but even officers are dragging their feet when they’re not outright mutinous about going to fight Ukrainians. Young conscripts in Russia are scared to go to war as they know by now that the war is not a stroll in the park; it’s very dangerous and there is a very high likelihood that they are not coming back, or they will come back maimed in the body or the mind.

Even the possibility of using a tactical nuclear weapon to teach Ukrainians, Americans, and Europeans some kind of lesson is weak. Our generals will be hesitant to go with this plan as they would know in the back of their minds that once a nuclear weapon is used, there is no guarantee that the Americans will not go for nuclear retaliation, and even short of a full-fledged nuclear war, after the conflict, the generals and their families could be held accountable.

Moreover, an order like this could make colonels and generals think this is their time to stage a coup, get rid of the top echelons, and come to power. Therefore, these generals could stop you, dear President, before you punch the button.

And if you do, the possibility of a nuclear war is open. We don’t have to think only of the United States—even Israel could be thinking of attacking you on its own. The use of a nuclear warhead as a tactical weapon in Ukraine could entitle Iran to use the same against Israel. This for Israel is not a tactical matter; it is strategic, as a nuclear strike would erase the country from the map. Therefore, to prevent possible Iranian temptation and the danger of total annihilation, Israel could by itself move to bomb us with a nuclear weapon for self-defense.

Other pressures have also failed. We threatened to cut gas delivery, and now Europe is threatening to cut imports of Russian gas. The EU calculates that without imports of Russian gas they could live for at least three months in a normal situation. Without the income of euros from the EU, Russia would not last two weeks. If Russia fails to repay interests on some bonds due, it would be declared in default. After a default, one can see if Russia buckles or what happens.

I do not think the EU will cut gas imports. But Russia has stopped threatening to cut gas exports. We also dropped our demands to be paid in rubles, knowing full well that this is technically almost impossible. If we did, who would accept our rubles?

All in all, dear President, we are survivors. We are not ideologues driven by some manifest destiny, and therefore we have to survive. We have our backs against the wall.

We have been betrayed by our other intelligence people, who assured us that Ukrainians would cave before Russian troops, or when they saw them in the streets they would applaud and welcome them. This has turned out to be totally false.

Generals in security and the army have created these reports and created the situation where we are now. We don’t know for sure if they did it to please you, because they were stupid or to trap you and get rid of you. Therefore, there is no safe ground for us. We don’t know whom we can trust, and who is not going to stab us in the back, failing to be loyally truthful.

My advice to you is therefore to bargain for what we can and retreat. Talk to whomever you can, find a way out of Russia, and live the rest of your days in some safe haven.

I do trust that the Holy See would be willing to help you and be a guarantor for a peace settlement, so possibly would Israel. These are trustworthy partners with an interest in the relative stability of Russia, and they could be able to push the Americans and the Europeans to give you safe passage. This is not the best outcome but all other possibilities are worse.

Sincerely yours, Xs

P.S.: Yes this is a hoax, but the advice is truthful and loyally respectful of a leader as historic as Mr. Putin.

Un rapporto segreto a Putin

È uno scoop sensazionale. Siamo riusciti a trovare un rapporto autentico inviato al presidente russo Vladimir Putin da parte di un agente leale. È uno sguardo straordinario di ciò che si pensa nei circoli segreti di Mosca in queste ore molto delicate. Dopo molte discussioni, abbiamo deciso di pubblicarlo come un piccolo contributo alla pace poiché abbiamo fiducia che Putin segua i consigli.

Caro Presidente,

come mi ha chiesto di fare, le riferirò le mie scoperte sulla situazione della guerra in Ucraina. Lo farò nel modo più veritiero e leale possibile, dicendole ciò che altri non oserebbero fare. Non c’è altro modo per dirle, senza mezzi termini, che la guerra è persa.

I tentativi delle truppe russe di ridispiegarsi nell’est e ottenere qualche vantaggio, che può essere utilizzato per fare leva nei futuri negoziati o per dividere il paese, sono attualmente deboli.

Le truppe sono demoralizzate, scarsamente motivate, malnutrite, a corto di equipaggiamento e non vogliono spostarsi ad est. Al contrario, gli ucraini, galvanizzati dai successi a Kiev e ad ovest, oppongono una resistenza ancora più tenace. Inoltre, c’è la possibilità che le forze ucraine vengano ridistribuite a occidente, rafforzando la difesa locale.

Le nostre truppe non vogliono essere appostate in quella zona. I soldati semplici ma anche gli ufficiali sono riluttanti, quando non apertamente ostili all’idea di combattere gli ucraini. Le giovani reclute in Russia sono spaventate dall’andare a combattere perché ormai sanno che la guerra non è una passeggiata nel parco; è molto pericolosa e c’è un’alta probabilità di non ritornare a casa o di ritornare mutilati nel corpo o nello spirito. Anche la possibilità di usare un’arma nucleare tattica per dare una lezione agli ucraini, americani ed europei è debole. I nostri generali esiteranno a seguire questo piano poiché sanno nel loro intimo che, una volta usata un’arma nucleare, non c’è alcuna garanzia che gli americani non opteranno per una rappresaglia nucleare, e in assenza di una vera e propria guerra nucleare, dopo il conflitto, i generali e le loro famiglie potrebbero essere ritenuti responsabili.

Inoltre, un ordine come questo potrebbe far pensare a dei colonnelli e generali che sia il momento di organizzare un colpo di stato, sbarazzarsi dei vertici e salire al potere. Pertanto, questi generali potrebbero fermarla, caro Presidente, prima di premere il pulsante. E se lo fa, si apre la possibilità di una guerra nucleare. Non dobbiamo pensare solo agli Stati Uniti, anche Israele potrebbe pensare di attaccarla per conto suo. L’uso di una testata nucleare come arma tattica in Ucraina potrebbe autorizzare l’Iran a usare la stessa misura contro Israele. Questa per Israele non è una questione tattica; è strategica, poiché un attacco nucleare cancellerebbe il Paese dalla mappa. Pertanto, per prevenire la possibile tentazione iraniana e il pericolo dell’annientamento totale, Israele potrebbe essere indotto per conto suo a bombardarci con un ordigno nucleare come autodifesa.

Anche altre forme di pressioni sono fallite. Abbiamo minacciato di tagliare la fornitura di gas e ora l’Europa minaccia di tagliare le importazioni di gas russo. L’UE calcola che, senza le importazioni di gas russo, potrebbe vivere per almeno tre mesi in una situazione normale. Senza l’introito di euro dell’UE, la Russia non durerebbe due settimane. Se la Russia non riesce a rimborsare gli interessi su alcune obbligazioni dovute, verrebbe dichiarata in default. Dopo un default, si può vedere se la Russia collassa o cosa succede.

Non credo che l’UE taglierà le importazioni di gas. Ma la Russia ha smesso di minacciare di tagliare le esportazioni di gas. Abbiamo anche lasciato perdere le nostre richieste di essere pagati in rubli, sapendo benissimo che questo è tecnicamente quasi impossibile. Se lo facessimo, chi accetterebbe i nostri rubli?

Tutto sommato, caro Presidente, siamo dei sopravvissuti. Non siamo degli ideologi guidati da un destino palese, e quindi dobbiamo sopravvivere. Siamo con le spalle al muro.

Siamo stati traditi da altre nostre persone dell’intelligence, che ci hanno assicurato che gli ucraini avrebbero ceduto davanti alle truppe russe, o che, dopo averle viste arrivare per le strade, le avrebbero applaudite e dato loro il benvenuto. ­Questo si è rivelato del tutto falso.

I generali della sicurezza e dell’esercito hanno confezionato questi resoconti e hanno provocato la situazione in cui ora ci troviamo.

Non sappiamo con certezza se l’hanno fatto per farle piacere, o perché erano stupidi o per metterla in trappola e sbarazzarsi di lei.

Perciò, non esiste un terreno sicuro per noi. Non sappiamo di chi possiamo fidarci e chi non ci pugnalerà alle spalle, non essendo leale e sincero.

Il mio consiglio è quindi di negoziare su quello che possiamo e ritirarci. Parli con chiunque può, trovi una via d’uscita dalla Russia e trascorra il resto dei suoi giorni in un rifugio sicuro.

Ho fiducia che la Santa Sede sia disposta ad aiutarla e ad essere garante per un accordo di pace, così come forse potrà essere Israele. Questi sono partner affidabili interessati ad una relativa stabilità della Russia e potrebbero essere in grado di indurre gli americani e gli europei a offrirle un passaggio sicuro. Questo non è il miglior risultato, ma tutte le altre possibilità sono peggiori.

Cordiali saluti, Xs

PS: Sì, questo è un falso rapporto, ma il consiglio è conforme al vero e lealmente rispettoso di un leader storico come Putin.

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