Non possiamo tacere

di:

quattro anni dalla sua elezione

Siamo un piccolo gruppo di cristiani e cristiane che si ritrovano periodicamente in un’associazione – «La Tenda dell’Incontro Giovanni Giorgis» – a Peveragno, diocesi di Mondoví (CN).

Questa associazione è nata trent’anni fa per iniziativa di Giovanni Giorgis, presbitero, biblista ed educatore, deceduto nell’agosto 2015 lasciandoci l’impegno di continuarne l’attività: diffondere la conoscenza delle sacre Scritture perché possano orientare la vita e il cammino delle persone in questo nostro tempo che richiede un rinnovamento radicale per mantenere, o meglio ritrovare, la fedeltà all’Evangelo di Gesù di Nazareth.

Nella nostra continua ricerca sentiamo una grande sintonia con il magistero di papa Francesco. Le sue parole e i suoi gesti ci indicano orizzonti evangelici verso cui camminare insieme.

Ci sembra che proprio il richiamo continuo e la fedeltà di Francesco all’Evangelo di Gesù sia motivo dello scontro, sempre più duro, con un mondo dominato dalla logica dell’interesse a favore dei più ricchi, dalla difesa ad ogni costo dei privilegi acquisiti, dalla chiusura – spesso disumana – verso tante persone rimaste o respinte ai margini perché “per loro non c’è posto”.

Ma ciò che ci turba maggiormente è vedere che questo scontro avviene anche all’interno della Chiesa.

Non riusciamo a trovare ragioni per non accogliere con entusiasmo il richiamo di Francesco ad una Chiesa “evangelica”, capace cioè di confrontare costantemente se stessa, la sua vita, le sue scelte e le sue strutture con la freschezza dell’Evangelo: povera e a servizio innanzitutto dei poveri; fedele nell’annunciare a tutti la misericordia amorevole di Dio Padre che invita alla conversione; vicina alle gioie e alle speranze, alle tristezze e alle angosce degli uomini e delle donne di oggi; non ossessionata dal potere e dal prestigio; disponibile a farsi guidare dal soffio dello Spirito e capace di discernere i segni dei tempi; consapevole che la sua missione è fondamentalmente quella di rendere, in parole e opere, presente nel mondo il Regno di Dio di cui essa “costituisce in terra il germe e l’inizio”.

Ci addolora prendere atto che non si riesca a condividere tutti insieme il cammino che Francesco non si stanca di proporci anche con il suo stile di vita.

Nell’esprimere il nostro totale e convinto appoggio alla sua persona, al suo ministero e alla sua visione pastorale, ci impegniamo con umiltà e determinazione ad assicurare il nostro contributo per una Chiesa in “uscita missionaria verso tutte le periferie” umane come la sogna Francesco: popolo di Dio che ha per capo Cristo, per condizione la dignità e la libertà dei figli e delle figlie di Dio, per legge il nuovo precetto dell’Amore e per fine il Regno di Dio.

“Per favore, ricordatevi di pregare per me!”. È quanto il papa sta chiedendo alle comunità cristiane da quando è vescovo di Roma: anche noi lo abbiano fatto, lo facciamo e lo faremo.

Pensiamo, tuttavia, che i contrasti che la sua visione pastorale e il suo stile di vita stanno provocando sia dentro che fuori la Chiesa non possano essere né ignorati né sottovalutati.

E, dunque, crediamo che alla preghiera vada aggiunto altro da parte di tutti coloro che – come noi – nella sua testimonianza di vita avvertono la novità perenne e inesauribile dell’Evangelo di Gesù di Nazaret: manifestare apertamente la nostra gratitudine a papa Francesco e testimoniare nelle scelte quotidiane di vita la nostra adesione al suo insegnamento.

 

Domenica, 4 agosto 2019

Margherita Bonanate
presidente de «La Tenda dell’Incontro Giovanni Giorgis»
Via Madonna dei Boschi 139 – Peveragno (CN)

 

 

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