Gli sguardi di Gesù

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Gli sguardi di Gesù

Parroco e formatore dell’arcidiocesi di Milano, l’autore pubblica il testo di un corso di esercizi spirituali predicati alla sua Comunità pastorale di Giussano (MB) nell’anno 2016-2017.

Dopo una breve introduzione (pp. 11-22), egli segue con attenzione sette sguardi di Gesù che giungono al cuore degli interlocutori di allora, così come lo fanno oggi arrivando da Gesù risorto che parla nella parola di Dio.

Una breve preghiera introduce i setti brani evangelici di Marco, riportati per intero e commentati con riflessioni semplici ma profonde, che cercano di approfondire il significato del testo per poi offrire indicazioni di attualizzazione per la propria vita spirituale. Il vangelo non vuole dilettare, ma cambiare la vita…

Lo sguardo di Gesù riscatta la donna che soffre da dodici anni di menorragia (Mc 5,24b-34) che, ardita, tocca con fede il suo mantello per essere guarita e trova la salvezza.

È uno sguardo commosso di fronte alla grande folla che assomiglia a delle pecore senza pastore (Mc 6,30-37) alle quali sono i discepoli stessi a dover fornire il cibo e a donare il riposo.

Uno sguardo di amore gratuito abbraccia “un tale” – “un giovane” secondo Mt 19,20 – che cerca di procurarsi la vita eterna (Mc 10,17-22). Pur rifiutando la proposta radicale di Gesù, egli continuerà a essere seguito dallo guardo amoroso di Gesù (fino a farlo tornare sui suoi passi?).

Uno sguardo senza parole, circolare, circonda la zona templare visitata in serata avanzata da Gesù. Il giorno dopo egli non potrà dire-bene di un fico con molte foglie ma senza frutti, proprio come il popolo che frequenta il tempio come un mercato e non come una casa di preghiera (Mc 11,11-18).

Gesù fissa con uno sguardo di radicalità la povera vedova che, con le sue due monetine, getta tutta la propria vita nel tesoro del tempio, nel cuore di YHWH.

All’interno del cortile del sommo sacerdote Caifa, genero dell’ex sommo sacerdote Anna, Pietro riceve lo sguardo di perdono di Gesù (ricordato solo da Lc 22,61), mentre si scalda al fuoco purificatore del suo cuore (Mc 14,66-72).

Pietro non si ri-conosce più in Gesù flagellato e torturato. Assieme a Giacomo e a Giovanni, Pietro aveva potuto godere infatti, non molto tempo prima, lo sguardo trasfigurato di Gesù che manifestava per un attimo la sua gloria pasquale (Mc 9,2-10).

Piccolissime annotazioni. Gesù non scaccia tutti i cambiavalute (p. 70) ma, probabilmente, quelli che trova per primi, altrimenti sarebbe stato arrestato immediatamente. Anna non è il sommo sacerdote (p. 90), ma, dopo aver ricoperto quella carica, in quel momento era il suocero dell’effettivo sommo sacerdote di quell’anno, Caifa; nel Vangelo di Luca, Gesù non abbraccia e bacia il giovane ricco (p. 94) – non lo fa neppure in Mt e Mc – ma «lo amò» (Mc 10,21).

Due brani potevano essere anche inquadrati meglio all’interno dell’accorgimento letterario del trittico marciano. La storia interna illumina la storia esterna (e viceversa). La storia interna della guarigione della donna che soffre di menorragia da dodici anni è collegata alla storia esterna della rianimazione della figlia dodicenne di Giairo. Sono l’Israele anziano e quello giovane che trovano vita incontrando Gesù, di cui deve nutrirsi («ordinò di darle da mangiare»).

L’episodio dell’albero di fico non bene-detto (o male-detto) inquadra, come storia esterna, il racconto della storia interna riguardante la purificazione del tempio (o meglio del culto del tempio). Il giorno successivo è rinvenuto secco. Il popolo di Israele che si raduna nel tempio ha molte foglie ma nessun frutto, anzi è rinvenuto letteralmente secco.

Lo sguardo di Gesù ci raggiunge nel quotidiano. Lasciarsi guardare, lasciarsi amare è il «soffio sulla brace» (p. 107) capace di rivitalizzare il nostro cammino di vita cristiana.

Le riflessioni di Stevan aiutano molto, e sono di modello quali “esercizi spirituali parrocchiali/comunitari”. Credano siano vari i parroci, da ammirare, che hanno intrapreso questa iniziativa.

Sergio Stevan, Gli sguardi di Gesù. Lectio divina sul Vangelo di Marco, Prefazione di Gabriella Mian (Bibbia e catechesi s.n.), EDB, Bologna 2018, pp. 120, € 10,00, ISBN 978-88-10-20230-2.

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