La Natività nell’arte

di:
natività nell'arte

La Natività di Cristo, Mosaico (1313-1315), San Salvatore in Chora, Istanbul

26 immagini della Natività con alcune pagine di commento ciascuna. Attingendo alla tradizione orientale e occidentale, alle interpretazioni artistiche dal quarto fino al ventesimo secolo, ai bassorilievi come ai dipinti e alle vetrate, i due autori (François Boespflug e Emanuela Fogliadini) costruiscono un percorso suggestivo d’arte, di teologia e di spiritualità. Il bassorilievo di Arles, che si colloca nel IV secolo assieme all’evangeliario di Hildeshaim, dalla cappella palatina di Monreale alla pittura murale di Creta, dal monastero di Marko (Macedonia) a Filippo Lippi, dalla scuola di Rubliev ai Caracci, da Giovanni Battista Pittoni alle icone russe del XVIII sec., fino a Fritz von Uhde e Emil Wachter (ambedue del ’900) immagini e spiegazioni aiutano a capire come uno dei misteri centrali della fede, l’incarnazione, abbia trovato espressione nell’arte.

La notte di Natale, Fritz von Uhde (1911)

La notte di Natale, Fritz von Uhde (1911)

Sorprende la sostanziale omogeneità dei modelli pittorici e dei richiami teologici fino a tutto il XII secolo. L’immagine della Natività di Giotto alla cappella degli Scrovegni (Padova) è inserita in un ciclo che corrisponde a quello di San Salvatore in Chora (Istanbul, XIV secolo). Poi le strade fra Oriente e Occidente si divaricano. Mentre l’Oriente resta fedele agli stilemi e alle immagini della tradizione, in Occidente si produce una ricerca assai più varia. Cambiano collocazione, personaggi e richiami. Si diversificano gli eventi: l’adorazione dei Magi diventa autonoma, Giuseppe appare e scompare, il richiamo alla Trinità non è sempre presente ecc. Prende vigore il tema del sentimento e la “tenerezza” del Natale.

Fino a una sorta di fossato fra due presentazioni della Natività: «Quella della tradizione cristiana, che ha come obiettivo principale mostrare i differenti aspetti del mistero alla luce della sacra Scrittura, della liturgia e della teologia, e la presentazione che funziona come un pretesto per le feste di fine anno nelle società post-moderne» (p. 129).

natività nell'arte

Natività di Cristo, Alfred Manessier (1944)

Nei due ultimi secoli in Occidente la Natività perde rilevanza nell’arte, mentre la devozione mariana popolare conosce uno straordinario rafforzamento. Si conferma il divorzio e lo squilibrio della raffigurazione dei misteri cristiani nell’arte. Molto alta la concentrazione sulla crocifissione, ad esempio, e assai episodica quella sul Natale. «Che il Natale non sia più uno dei due fulcri attorno al quale si organizza un’arte cristiana è un fatto deplorevole, poiché si tratta di un tema che può e deve equilibrare un’arte religiosa – e una teologia – spesso eccessivamente volta verso la sofferenza e l’abbandono della croce. Una cosa è liberarsi dalla paccottiglia sorta attorno a tale raffigurazione è un’altra è svendere una dimensione del Credo senza la quale il cristianesimo diventerebbe monco, ossia la confessione di un Dio che scelse di farsi bambino per la salvezza del genere umano» (p. 131).

F. Boespflug – E. Fogliadini, La natività di Cristo nell’arte d’Oriente e d’Occidente, Jaca Book, Milano 2016, pp. 140, € 18,00.

natività nell'arte

La Discesa del Verbo di Dio, Miniatura (1015ca.), Evangeliario di san Bernward di Hildesheim

natività nell'arte

Natività di Cristo, Scuola di Rublëv (XV sec.), Cattedrale dell’Annunciazione del Cremlino, Mosca

Print Friendly, PDF & Email
Tags: ,

Lascia un commento

Questo sito fa uso di cookies tecnici ed analitici, non di profilazione. Clicca per leggere l'informativa completa.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici ed analitici con mascheratura dell'indirizzo IP del navigatore. L'utilizzo dei cookie è funzionale al fine di permettere i funzionamenti e fonire migliore esperienza di navigazione all'utente, garantendone la privacy. Non sono predisposti sul presente sito cookies di profilazione, nè di prima, né di terza parte. In ottemperanza del Regolamento Europeo 679/2016, altrimenti General Data Protection Regulation (GDPR), nonché delle disposizioni previste dal d. lgs. 196/2003 novellato dal d.lgs 101/2018, altrimenti "Codice privacy", con specifico riferimento all'articolo 122 del medesimo, citando poi il provvedimento dell'authority di garanzia, altrimenti autorità "Garante per la protezione dei dati personali", la quale con il pronunciamento "Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento del 10 giugno 2021 [9677876]" , specifica ulteriormente le modalità, i diritti degli interessati, i doveri dei titolari del trattamento e le best practice in materia, cliccando su "Accetto", in modo del tutto libero e consapevole, si perviene a conoscenza del fatto che su questo sito web è fatto utilizzo di cookie tecnici, strettamente necessari al funzionamento tecnico del sito, e di i cookie analytics, con mascharatura dell'indirizzo IP. Vedasi il succitato provvedimento al 7.2. I cookies hanno, come previsto per legge, una durata di permanenza sui dispositivi dei navigatori di 6 mesi, terminati i quali verrà reiterata segnalazione di utilizzo e richiesta di accettazione. Non sono previsti cookie wall, accettazioni con scrolling o altre modalità considerabili non corrette e non trasparenti.

Ho preso visione ed accetto