La vocazione alla felicità

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La vocazione alla felicità

Un cuore rosso dal quale si dipana un filo rosso: questa immagine, stampata nella copertina del sussidio firmato da Carmelo Rigobello, già direttore di aziende sanitarie, poeta e alpinista, e da Francesco Strazzari, prete vicentino, inviato speciale di Settimananews e autore di apprezzati volumi sulla vita ecclesiale e politica di vari paesi del mondo, diventa il filo conduttore di queste pagine dedicate ai giovani.

Questo testo «tendenzialmente semplice», ma vario e ricco di tante “voci”, è stato pensato dagli autori come sussidio per campeggi estivi e per campi-scuola che vedano come protagonisti i giovani. Per questo l’impaginazione è agile e i contenuti sono presentati in maniera vivace e sintetica, come spunti accattivanti e piste aperte alla riflessione.

La prima parte – “La comune vocazione alla felicità” – è scandita da tre passaggi: l’annuncio del tema (studio, sport, arte, lavoro, sentimenti e viaggi), la narrazione di “un fatto esemplare” e una griglia di interrogativi pertinenti che aiutano la “riflessione”.

Oggi non esistono più valori? Lo si sente ripetere spesso, soprattutto dalle generazioni più anziane. L’appannamento di alcuni valori è indiscutibile. Ma, senza valori, la società si autoaffonda. Il sussidio ne enumera alcuni (il bene, la giustizia, l’onesta, la libertà, la solidarietà, il bene comune), dedicando ad essi poco più di mezza pagina, sufficiente però a creare curiosità e dibattito.

La seconda parte del sussidio intende sintonizzare i giovani in vista del prossimo sinodo dei vescovi che li vedrà protagonisti. «Un mondo migliore si costruisce anche grazie a voi, alla vostra voglia di cambiamento e alla vostra generosità» (papa Francesco).

Questa parte si condensa in otto brevi capitoli, dove, all’illustrazione del tema, fanno seguito “Le parole del papa”, un “filo rosso” suddiviso in tre punti, e una “preghiera” conclusiva.

I temi proposti ai giovani toccano il loro vissuto. Si va dal “camminare insieme” alla fede, dalle scelte di vita al discernimento, da uno sguardo al mondo all’essere soggetti attivi. Molto efficaci i tre punti elencati nel “filo rosso”. Sono riflessioni/provocazioni molto realistiche, fanno riferimento all’esperienza quotidiana, invitano a “vivere” e non a “lasciarsi vivere”.

Il sussidio, insomma, pur nella sua mole ridotta (sono 76 pagine), è ricco di sollecitazioni per i giovani che vorranno passare una parte dell’estate prendendo in mano la propria vita e provando a dare risposta alle tante domande che hanno nel cuore.

La Prefazione porta la firma del cardinale segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Egli ricorda che i giovani «cercano la felicità», «anelano a vivere in pienezza», «hanno potenzialità e ricchezze interiori». La risposta vera e profonda alla loro sete di felicità – ricorda il porporato – essi la troveranno se si lasceranno «trovare da Dio», se si sintonizzeranno «sulle frequenze di Cristo, sul suo vangelo». E ricorda – riportando le parole di papa Francesco – che «la Chiesa, tutta, vuole ascoltare i giovani: cosa pensano, cosa sentono, cosa vogliono, cosa criticano e di quali cose si pentono».

Dal canto suo, il vescovo di Gorizia, Carlo R.M. Radaelli, esorta i giovani a trovare la felicità vivendo in comunione, traducendo “felicità” in “felici-tu”, ad indicare come la felicità vissuta da soli è monca, mentre vissuta “in relazione” ha il sapore della gioia condivisa.

Carmelo RigobelloFrancesco Strazzari, La vocazione alla felicità, Riflessioni per i giovani, Prefazione del card. Pietro Parolin, EDB, Bologna 2018, pp. 76, € 9,00. 9788810712238

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