Pregare smart

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Quando lo uso, qualche volta, in cappella in comunità, alcuni confratelli mi guardano male. Il cellulare per pregare fa strano, è vero. Con i gruppi giovani e con gli universitari, invece, oggi, è più che normale: l’altro giorno, per una lectio, non c’erano abbastanza Bibbie e così abbiamo tutti tirato fuori lo smartphone ed è stato un gioco da ragazzi.

Anche in Italia, il panorama delle app legate alla preghiera e alla liturgia in generale si sta ampliando sempre di più. Il fenomeno è decisamente in crescita: ci sono applicazioni di tutti i tipi, a seconda delle esigenze e delle sensibilità. C’è il rosario, l’ufficio delle ore, il catalogo delle preghiere cristiane più note, le letture della messa quotidiana…

Inutile girarci attorno: il fatto è che i dispositivi smart che utilizziamo diventano sempre più multitasking e pervasivi in tanti frangenti della nostra vita.

Lasciamo per un attimo da parte le considerazioni antropologiche e sociologiche di questo fenomeno, trascuriamo un secondo le entusiastiche fanfare del “futuro-che-è-già-qui” e pure le tristi elegie del passato “che-le-cose-le-potevi-toccare-con-mano”. Semplicemente, le applicazioni di cui parliamo sono state create per agevolare la preghiera e per poter pregare in qualunque momento: comodità e utilità, al tempo stesso, a servizio di una dimensione centrale della fede cristiana.

Condividiamo quindi una piccolissima ricerca (decisamente non esaustiva) che abbiamo fatto nel mondo delle Catholic Apps. Ne vediamo alcune, seguendo due criteri fondamentali. Il primo è quella della gratuità: tutte le app riportate sono completamente free, dal download all’assenza di acquisti in-app. Il secondo è quello della lingua italiana.

iBreviary

Forse la più famosa applicazione per la preghiera, iBreviary nasce come progetto Pro terra sancta, in parternship con la Custodia di Terra Santa e, da qualche tempo, con altre realtà, come liturgiagiovane.it e alcune congregazioni religiose (Salesiani, Passionisti, Preziosissimo Sangue del Signore). Disponibile in varie lingue, offre la preghiera delle ore, le letture del lezionario quotidiano e altre preghiere e riti.

Accattivante nella grafica – forse la più accattivante delle app in circolazione –, abbastanza intuitiva e versatile, questa app è disponibile per Android e Apple. Richiede la connessione a wi-fi o comunque il traffico dati attivo, dato che scarica dal database online il materiale desiderato (si possono però scaricare intere giornate, in modo da potere poi utilizzare il dispositivo off-line per un certo periodo di tempo).

Oggi è disponibile anche l’opzione audio dei testi, ottenuta tramite un sintetizzatore automatico: la voce è intelligibile, ma la qualità resta scarsa.

ePrex

Questa applicazione nasce in maniera più “umile” di altre, come un progetto personale di Marco Del Pin. Scrive lui stesso nelle informazioni dell’app: «l’app ePrex è nata come un progetto personale per sopperire alla mia pigrizia di dover “navigare” nel salterio alla mattina quando si è ancora un po’ assonnati».

La grafica è meno elaborata e accattivante di altre applicazioni, ma ciò contribuisce alla semplicità e all’elevata intuitività di utilizzo.

Un estremo punto di forza dell’applicazione è la possibilità di poter utilizzare l’applicazione in maniera totalmente off-line. Scaricando ePrex, infatti, si scarica anche l’intero database della liturgia dell’anno (salterio intero e letture della messa) e quindi non c’è alcun bisogno di scaricare materiale on-line. Una bella comodità.

Anche qui c’è la possibilità di ascoltare l’audio dei testi delle preghiere, ma la tecnologia usata è sempre quella del sintetizzatore vocale automatico: comodo ma decisamente poco appetibile.

Liturgia delle ore

Questa è l’applicazione ufficiale della Conferenza episcopale italiana. Si presenta graficamente molto bene, elegante e sobria al tempo stesso. Non contiene le letture del giorno ma solo le preghiere dell’ufficio divino, oltre che i documenti ufficiali inerenti alla preghiera quotidiana.

Molto interessante è la possibilità di ascoltare le preghiere recitate, ma non dal solito sintetizzatore vocale automatico. I salmi, gli inni, le antifone… tutto è stato registrato presso il Collegio Internazionale San Lorenzo da Brindisi (Roma), da voci soliste, coro, organo e salterio. La qualità è decisamente alta.

Nota personale: è un’opzione utilissima quando si va in macchina per lunghi viaggi e non si ha il tempo di recitare vespri o lodi. In questo modo si possono seguire con piacere e facilità.

Preg.audio

Dal 1998 a Riccione è presente la realtà Puntogiovane, che nasce come progetto per la pastorale giovanile diocesana, centrato sull’esperienza della convivenza fraterna tra giovani. Un gruppo di educatori di Puntogiovane ha pensato bene di implementare un’app per la preghiera personale. Come dice il nome, il punto di forza di Pregaudio è quello di far sentire la preghiera.

Le varie preghiere del giorno sono registrate e la qualità audio è molto buona. Lo stile è giovane e fresco e, rispetto all’app della CEI, gli arrangiamenti musicali sono decisamente meno… “classici”. Non contiene tutte le preghiere del giorno (solo lodi, vespri e compieta), ma dà la possibilità di leggere (e ascoltare) anche il vangelo del giorno.

Altra opzione interessante è la sveglia, impostabile a qualunque orario, per avere un piccolo memorandum per la preghiera.

Vivi la Parola

Questa applicazione non è nota come le precedenti. La sua caratteristica essenziale – e il suo punto di forza – è l’estrema semplicità. Non c’è la possibilità di pregare l’ufficio divino, ma solo di leggere le letture del giorno e l’eucologia della messa quotidiana. La grafica è davvero minimalista e massimamente intuitiva. Viva la leggerezza.

Rosario

Qui ci sarebbe da aprire un elenco infinito. Riportiamo solo questa applicazione quale campione e testimone di una categoria intera e popolosa: le applicazioni sul rosario e altre note devozioni cristiane.

Questa, implementata da Marcello Pietrelli, è la più scaricata (ad oggi 50.334) e la più votata (5 stelle su 5). Cosa fa? Semplice: esattamente quello che dice il suo nome. È possibile pregare il rosario sia in modalità silenziosa (tiene il conto delle preghiere, mostra alcune brevi meditazioni per ogni mistero…), sia seguirlo recitato (con diverse voci da scegliere).

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3 Commenti

  1. Alfredo Laurini 14 giugno 2017
  2. Patrizia Pane 7 giugno 2017
  3. Marcello Matté 7 giugno 2017

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