Arabia: economia disumana

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Grandi misure economiche stanno per essere varate in Arabia Saudita. Ci chiediamo se sono praticabili e umane. Ci sembra di no.

Partiamo dalla decisione già varata e che entrerà in vigore il 1° luglio prossimo: ogni straniero lavoratore dipendente deve pagare 100 rials saudi (SAR) al mese, equivalenti a 25 euro. Se una famiglia ha moglie e due figli, deve pagare 75 euro al mese per il 2017. Poi saranno ogni anno il doppio: nel 2018 saranno 150 al mese, nel 2019 saranno 225 al mese ecc. Moltissime famiglie hanno già rimandato moglie e figli nel Paese di origine. Resta in Arabia Saudita solo il marito, il quale non ha più bisogno di un appartamento e si trasferisce in una stanza presa in affitto assieme ad altri. La mancanza della famiglia causa problemi umani ed etici che si possono facilmente immaginare.

Mancando moglie e figli, le spese sono molto diminuite, i vari venditori ci rimettono molto. Appartamenti rimangono vuoti. Non essendoci consumi, non ci sono entrate. Economia miope.

Moltissime famiglie hanno lavorato sette giorni alla settimana o per anni hanno rinunciato alle vacanze per mettere da parte una buona somma per farsi una casa nel Paese di origine e dare un futuro ai loro figli. Ma ora chi parte, qualsiasi somma abbia da parte, non può prendere più di 50.000 SAR, equivalente a 12.500 euro. Gente che ha lavorato disperatamente, si è accontentata di un appartamento molto limitato per la  famiglia, ha cercato di risparmiare in tutti i modi per 20-30 anni, ora si trova con quasi niente in mano. È disumano.

Le infermiere che abitano nell’ospedale devono ora pagare la stanza. Nessun alloggio gratuito è più possibile per loro fuori dell’ospedale.

A causa del basso prezzo del petrolio, molti progetti sono cancellati, e questo in tutti i Paesi del Golfo. Moltissimi hanno lasciato il Golfo, molti altri partiranno. Si vuole dappertutto assumere personale locale ed eliminare gli stranieri.

L’Arabia Saudita vuole arrivare nel 2030 a non avere più nessuno straniero nel Paese. Non si vede come un saudita accetterà di pulire le strade o fare il domestico nelle case. È già iniziata la saudizzazione nei negozi di cellulari. Gli stranieri non possono più lavorare in questi negozi, solo i sauditi. Il prossimo turno sarà per le farmacie, attualmente gestite soprattutto da medici egiziani. Questi non godono grande fama, ma con i sauditi – è l’opinione corrente – sarà molto peggio.

Ci si meraviglia perché Trump limiti l’ingresso di musulmani negli Stati Uniti. L’Arabia Saudita lo fa da anni e nessuno ha mai alzato la voce. Per i governanti sauditi la prima scelta sono i Paesi arabi musulmani, poi i Paesi musulmani non arabi e alla fine gli altri, se resterà ancora qualcosa.

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