Diminuita nel mondo la libertà religiosa

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La libertà religiosa è diminuita in tutto il mondo. In molti Paesi i credenti sono perseguitati e le religioni oppresse. In 16 Stati si riscontrano restrizioni particolarmente gravi.

Lo rileva il 2018 Annual Report – pubblicato mercoledì 25 aprile dalla Commissione statunitense per la libertà religiosa internazionale (United States Commissiion on International Religious Freedom – USCIRF). «Purtroppo – ha dichiarato il presidente della Commissione Daniel Mark – le condizioni della libertà religiosa in molti Paesi sono peggiorate nel 2017, spesso a causa di un rafforzamento dei sistemi autoritari e sotto pretesto di contrastare il terrorismo»,

Al governo degli Stati Uniti, la Commissione raccomanda che la libertà religiosa diventi una priorità nella politica estera e nel campo della sicurezza.
Nel rapporto annuale, USCIRF nomina 16 Countries of Particular Concern CPC), – Paesi che preoccupano particolarmente. Questi sono classificati secondo un criterio graduale a seconda se la libertà religiosa è ristretta in maniera «sistematic, ongoing and egregious», ossia sistematica, persistente e pesante,

La lista del 2017 è invariata rispetto a quella dell’anno precedente. L’elenco comprende: Myanmar, Repubblica Centrafricana, Cina, Eritrea, Iran, Nigeria, Corea del Nord, Pakistan, Russia, Arabia Saudita, Sudan, Siria, Tagikistan, Turkmenistan, Uzbekistan e Vietnam.

Vi sono però altri Stati che non rientrano in tutti e tre i criteri, ma anche in uno soltanto. In questo gruppo, definito di livello 2, rientrano i seguenti Stati: Afghanistan, Azerbaigian, Bahrain, Cuba, Egitto, India, Indonesia, Iraq, Kazakistan, Laos, Malesia e Turchia.

Nella lista gruppi terroristici islamici

USCIRF nomina, oltre agli Stati, anche delle organizzazioni non statali, ma che rappresentano una minaccia per la libertà religiosa. Queste Entities of Particular Concern (Entità di particolare preoccupazione) sono dei gruppi che, in maniera analoga agli Stati, esercitano il controllo su un’area senza essere però Stati sovrani. Appartengono a questa categoria tre particolari gruppi: l’“ISIS” in Iraq e Siria, i Talebani in Afghanistan e al-Shabaab in Somalia.

La Commissione è stata istituita nel 1998 con la “Legge sulla libertà internazionale della religione” (IRFA). Si tratta di un organismo a-partitico i cui membri sono nominati dal presidente degli Stati Uniti e dai partiti del parlamento. Uno dei suoi compiti principali è l’elaborazione del Rapporto annuale sulla libertà religiosa. Gli otto membri della Commissione comprendono scienziati e diplomatici di varie religioni, tra cui anche il gesuita Thomas J. Reese.

(Katholisch.de 27 aprile 2018)

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