Senza religione in maggioranza

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Il numero delle persone che si dichiara “senza religione” sta crescendo rapidamente e supera in misura significativa la popolazione cristiana in Inghilterra e Galles, secondo una recente indagine.

La percentuale della popolazione che si dichiara “senza religione” raggiunge il 48,5% nel 2014, raddoppiando quasi il dato del 25% rilevato nel censimento del 2011. Quanti si identificano come cristiani – anglicani, cattolici e di alte confessioni – assommano un 43,8%.

«Ciò che colpisce è il vistoso incremento della proporzione dei “senza religione” fra la popolazione», ha detto Stephen Bullivant, docente di teologia ed etica presso la St Mary’s Catholic University in Twickenham (Londra), che ha analizzato i dati raccolti dall’indagine British Social Attitudes nel corso di tre decenni.

«Il fattore principale è costituito da chi è stato educato secondo una religione e ora dichiara di non avere religione. Notiamo un incremento nel numero delle persone che non solo non “praticano” la loro fede in modo regolare, ma nemmeno barrano la casella. Quale ne sia la ragione è il grande interrogativo posto alla sociologia della religione».

Senza religione

Fonte: Indagine British Social Attitudes 2012-2014, St Mary’s University, Twickenham, Londra.

Il rapporto non prende in esame dati dalla Scozia o Irlanda del Nord. Lo scorso mese un’indagine Scottish Social Attitudes ha riscontrato che il 52% della popolazione ha dichiarato di non essere religioso, contro il 40% del 1999.

In Irlanda del Nord, a lungo l’area più religiosa del Regno Unito, il 7% dichiara nel censimento del 2011 di appartenere a una religione non cristiana o a nessuna religione.

Le recenti indagini accresceranno lo sgomento tra i leader cristiani per la crescente indifferenza verso le religioni organizzate. Quest’anno la Chiesa di Inghilterra ha detto di attendersi che la pratica continuerà a scendere per altri 30 anni mentre cresce l’età media delle comunità e la generazione dei “millenial” snobba le istituzioni religiose.

Secondo il rapporto di Bullivant Cattolicesimo contemporaneo in Inghilterra e Galles – presentato alla Camera dei comuni – le Chiese anglicana e cattolica sono impegnate a trattenere i fedeli cresciuti come cristiani.

4 su 10 adulti, cresciuti come anglicani, definiscono se stessi “senza religione”, e quasi altrettanti “cattolici di nascita” hanno abbandonato la religione di famiglia passando a “senza religione”.

Peraltro, nella Chiesa non c’è compensazione dalle conversioni. Gli anglicani perdono 12 seguaci a fronte di una nuova adesione, e i cattolici 10.

La maggior parte dei convertiti proviene da altre confessioni cristiane, piuttosto che da non cristiani o “senza religione”. «C’è una sorta di “passaggio armonico” confessionale», ha detto Bullivant. «Nessuno si dedica a significative incursioni fra la popolazione non-cristiana».

La percentuale della popolazione che si dichiara anglicana precipita dal 44,5% del 1983 al 19% del 2014. I cattolici raccolgono un 8,3%, gli altri cristiani un 15,7% e le religioni non cristiane un 7,7%.

L’analisi registra considerevoli variazioni regionali. Londra registra la percentuale più bassa di persone che si dichiarano “senza religione”: una media del 40%, consolidata dall’ampia minoranza etnica della capitale. Per contro, il 59,5% della popolazione nel Galles non si riconosce in alcuna religione.

La metà di tutti i cristiani in Inghilterra e Galles supera i 55 anni di età, benché i cattolici riportino un profilo più giovane. Fra quanti si definiscono cristiani, il 58,6% sono donne.

Più di 9 cristiani su 10 sono bianchi, poco più della popolazione in generale. Molti più cattolici (27,5%) che anglicani (8,9%) frequentano la chiesa una o più volte alla settimana.

Il rapporto intende colmare un vuoto nel profilo statistico aggiornato sulla cristianità, in particolare il cattolicesimo. È stato compilato in base ai dati dell’indagine British Social Attitudes fra il 1983 e il 2014.

«Le Chiese devono prendere questi dati seriamente», ha detto Bullivant. «Analizzando i dati si possono notare figure che probabilmente non potresti notare altrimenti. Ciò potrebbe evidenziare aree di ulteriore indagine o gruppi che richiedono una particolare attenzione pastorale».

Un portavoce della Chiesa di Inghilterra ha detto: «L’incremento di quanti si dichiarano “senza religione” riflette un crescente pluralismo nella società piuttosto che una diffusione del secolarismo o umanismo. Non siamo in presenza di una società progressivamente più secolarizzata né più agnostica».

«Globalmente, l’adesione alla religione è crescente piuttosto che il contrario. Il cristianesimo rimane la religione più diffusa nel mondo, con oltre 2 miliardi di aderenti. Nel Regno Unito, l’ultimo censimento ha rilevato che la stragrande maggioranza della popolazione ha una fede».

La Chiesa cattolica non ha risposto alla richiesta di un commento.


Traduzione da People of no religion outnumber Christians in England and Wales – study, The Guardian 23.5.2016.

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