Germania: per una sinodalità permanente

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cammino sindale

Si sono conclusi ieri a Francoforte i lavori della quarta Assemblea del Cammino sinodale della Chiesa cattolica tedesca. Dopo la bocciatura del testo base sulla sessualità, sono stati approvati definitivamente documenti di rilievo per il cattolicesimo tedesco,  che confluiranno poi nel contributo di questa Chiesa locale al più ampio processo sinodale in cui si trova attualmente la Chiesa cattolica sotto la guida di papa Francesco.

Tra questi, anche le linee di orientamento pratico nell’ambito della sessualità umana e dei rapporti affettivi (in cui si fa presente l’importanza di una nuova visione dell’amore fra persone dello stesso sesso).

È stato approvato il testo sul ruolo della donna nella Chiesa cattolica, che si apre con una richiesta a papa Francesco a valutare la possibilità di un ministero delle donne nella Chiesa di carattere sacramentale.

Pur senza il carattere di vincolo giuridico per quanto riguarda la sua attuazione nelle singole diocesi, quindi lasciando ai singoli vescovi la decisione se procedere in questa direzione anche nella loro Chiesa, l’Assemblea ha approvato le linee pratiche elaborate dal primo Forum “Potere e divisione dei poteri nella Chiesa – Partecipazione comune al mandato missionario”.

Queste gettano la base per la costituzione, a livello di Chiesa tedesca, di un Consiglio sinodale permanente composto da rappresentanti del corpo episcopale, dei preti e dei laici – espressione condivisa della necessità di fare della sinodalità la forma permanente del convenire della Chiesa cattolica tedesca.

Il Consiglio sinodale, verso cui cammina questa Chiesa, dovrebbe diventare un luogo di confronto, discernimento e decisione comune per gli orientamenti di fondo a livello pastorale e di gestione delle finanze. Rappresentando, poi, anche un’istanza di verifica del cammino e delle pratiche della Chiesa tedesca.

Mons. Bätzing, presidente della Conferenza episcopale e co-presidente del Cammino sinodale, rispondendo alle critiche espresse da alcuni vescovi che lamentavano la mancanza di un dibattito previo sufficiente e approfondito in sede sinodale, ha fatto notare che questi confratelli non hanno colto le opportunità offerte dalla strutturazione complessiva del Cammino sinodale della Chiesa tedesca. Come, ad esempio, ai lavori dei Forum, ai momenti di confronto e dibattito e nelle fasi di consultazione delle precedenti assemblee. Tutti momenti intesi a raccogliere la pluralità delle voci del cattolicesimo tedesco, per farle poi confluire nei testi basi e negli orientamenti pratici su cui si sarebbe poi votato.

Il momento critico della bocciatura del testo base sulla sessualità, che avrebbe potuto portare al fallimento della dinamica sinodale, si è poi invece rivelato essere una rilancio della stessa. Certo, rimane la delusione e le ferite che questo passaggio ha provocato, soprattutto tra coloro che vivono situazioni di vita che quel documento cercava di ospitare all’interno del vissuto ecclesiale.

Nonostante questo, la pratica sinodale della Chiesa tedesca ha mostrato che è possibile integrare ed elaborare al suo interno anche momenti come quello vissuto giovedì pomeriggio scorso.

Un esempio di come la sinodalità possa essere appresa solo praticandola – e solo dove vi è una volontà condivisa e comune di ritrovarsi tutti in essa al di là di quelle che sono le posizioni di principio dei singoli: proprio come luogo adatto a dare a esse una voce che chiede di essere debitamente ascoltata e doverosamente riconosciuta.

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5 Commenti

  1. Marco Ansalone 14 settembre 2022
    • Giorgio Sevieri 14 settembre 2022
      • Marco Ansalone 14 settembre 2022
  2. Marco Narducci 13 settembre 2022
  3. Gian Piero 12 settembre 2022

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