Dalpiaz: i modelli di vita consacrata

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Giovanni Dalpiaz, « Volete andarvene anche voi?»

Le Dehoniane hanno pubblicato nella collana sulla vita consacrata un libro di valore sulla domanda religiosa dei giovani e le vocazioni di consacrati e preti. L’autore è Giovanni Dalpiaz, sociologo della religione, monaco camaldolese, esperto sulle congregazioni di vita consacrata e membro della CISM, fondatore e consigliere dell’Osservatorio socio-religioso del Triveneto, con il quale ha curato alcune ricerche sul campo e pubblicato altrettanti saggi, docente all’ISSR di Verona.

Il titolo del libro – Volete andarvene anche voi? La fede dei giovani e la vita religiosa – allude alla possibilità, ampiamente riconosciuta dall’autore, che le crisi degli ultimi decenni, possano portare a un più marcato allontanamento dei giovani dalla fede e dalle vocazioni impegnative. Il tema maggiore del saggio è la relazione necessaria fra la consapevolezza lucida dei dati anche spoetizzanti e la speranza che impegna adulti, formatori e pastori della Chiesa a rendere maggiormente credibile l’offerta religiosa e vocazionale.

Alcuni interventi accompagnano il racconto e le analisi: una prefazione e una nota redazionale, due introduzioni e una postfazione.

La prefazione di Alessandro Barban, priore generale dei Camaldolesi, situa il contributo di Dalpiaz nella chiesa di Francesco; la nota redazionale del confratello Lorenzo Saraceno, medievalista ed esegeta, spiega i criteri della raccolta degli interventi.

Firmano le Introduzioni il sociologo Alessandro Castegnaro, direttore dell’Osservatorio socio-religioso del Triveneto, e Guido Innocenzo Gargano, teologo spirituale. Il primo presenta l’alleanza insolita creatasi fra carisma monastico e lavoro sociologico nell’autore; il secondo collega la passione dello stesso per il rispetto dei dati e diverse vicende dei camaldolesi che ne hanno beneficiato.

La postfazione, a mo’ di dialogo, mette a confronto Dalpiaz con molti temi e sfide attuali ed è opera di Pier Luigi Nava, monfortano, consultore della Congregazione vaticana per la vita consacrata, consigliere della CISM e docente all’Auxilium, ed è un’ulteriore briosa lettura della vita consacrata italiana che offre proposte concrete su molti problemi.

Vocazione e fede

Tre le parti: il contesto globale e l’accesso alla fede dei giovani, le conclamate crisi di vocazioni religiose e presbiterali, i monasteri femminili.

Nella prima, due capitoli leggono il contesto della globalizzazione e la fede giovanile, elaborando i dati sulla fede professata nelle grandi regioni del mondo ed evidenziando la tendenza speculare della domanda religiosa e vocazionale: crescita nei paesi di recente evangelizzazione, diminuzione nei paesi occidentali.

Chi si colloca nel cambiamento «è consapevole che le domande provenienti da una realtà secolarizzata esigono risposte che non possono essere una semplice riproposizione, seppur innovativa e sapienziale, della tradizione» (p. 41).

Si registra la sostanziale incapacità del magistero di costituire una proposta per tutte le situazioni, salvando come «globali» solo il Vaticano II e l’Evangelii nuntiandi di Paolo VI.

Si chiarisce che, fra i giovani, l’interesse per la fede è ormai stabilmente condito con la soggettivizzazione e che essi accettano, fra le esperienze di Chiesa, quelle che manifestano la credibilità della proposta.

Nella seconda parte, quattro capitoli trattano le crisi delle vocazioni e le domande che da esse scaturiscono per le diocesi e gli istituti di vita consacrata, suggerendo di considerare più l’invecchiamento che la diminuzione numerica, compatibile con la diminuzione dei nati, della pratica e della significanza sociale.

Occorrerebbe rinnovare la figura ministeriale, ma si assiste a un «centralismo clericale che stancamente declina per mancanza di vocazioni, ma che comunque rimane rassicurante proprio per la sua immobilità» (p. 108).

A volte, i responsabili degli Istituti temono la lucidità: pubblicano i numeri degli ingressi non quelli delle dimissioni, portano avanti i compiti inerenti il proprio carisma (e altri) con iniezioni terzomondiali che spesso non si integrano, gestiscono la formazione dei pochi giovani in modo prevalentemente interno.

La speranza rinasce quando umiltà e pazienza agevolano la connessione profonda fra domande emergenti dai vissuti ed esigenze genuine di rinnovamento della vita consacrata. Forse il capitolo 6 sulle vocazioni presbiterali è lo studio migliore da molti anni a questa parte sul tema e dovrebbero considerarlo tutti i formatori.

Modesti e geniali

La terza parte di Volete andarvene anche voi? La fede dei giovani e la vita religiosa presenta tre capitoli sulla vita consacrata, soprattutto monastica, femminile.

La rara e documentata indagine sulle monache indica l’esistenza di «un’ideologia claustrale che, nel gioco di specchi e rimandi tra comunità e ambiente esterno, costruisce un monachesimo nel quale, sostanzialmente, si ignora, o si finge di non vedere, la realtà empirica della comunità» (p. 180).

I monasteri, secondo Dalpiaz, dovrebbero avvedersi in tempo delle difficoltà, ad aggiornare le proprie pratiche formative e i propri profili giuridici. In pochi passaggi rende chiara anche a non esperti la situazione delle comunità italiane e fa conoscere cosa di geniale e di limitato si rileva nel mondo delle monache; anche di quelle comunità che dovevano essere nuove.

Giovanni Dalpiaz risponde alla domanda ecclesiale di studi socio-religiosi offrendo i dati essenziali di analisi quantitativa e la considerazione sapienziale dei percorsi plausibili per presente e futuro. La riflessione è sui problemi delle persone e delle comunità e sfocia in proposte semplici o anche decise su quello che si può e occorre fare.

Il libro reagisce alle tentazioni funzionaliste di Chiesa e di scienza e le contrasta concentrandosi sui nodi da sciogliere. Il salesiano Riccardo Tonelli diceva che i problemi sono sempre più grandi delle discipline che li commentano. Dalpiaz fa questo: affronta i problemi con atteggiamento sereno e, per questo, trova delle soluzioni.

Il volume (206 pagine, 20 euro) si legge come un’opera unitaria, grazie alla cura di raccolta e di composizione di L. Saraceno. Allo stesso tempo, i capitoli sono dei contributi autonomi, corrispondenti ad articoli originali diversi, di lettura piacevole e fluida. Un’opera che fa bene leggere e regalare, anche perché dà forza al cristianesimo impegnato alla base, suggerendo relazioni mature e positive con i giovani e motivando la speranza.

Giovanni Dalpiaz, «Volete andarvene anche voi?». La fede dei giovani e la vita religiosa. Prefazione di Alessandro Barban. Nota redazionale di Lorenzo Saraceno. Introduzioni di Alessandro Castegnaro e Guido Innocenzo Gargano. Dialogo con Pier Luigi Nava, Collana «Problemi di vita religiosa», EDB, Bologna 2017, pp. 208, € 20,00. 9788810507490

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