
Deutsche Fassung unten.
Se al vescovo di Hildesheim, Heiner Wilmer, venisse posta la domanda: “Se potessi invitare a cena tre persone, vive o morte, chi inviteresti?” – forse inviterebbe a cena Etty Hillesum. Nel suo libro “Herzschlag. Etty Hillesum – Eine Begegnung”, il vescovo Wilmer documenta una settimana di esercizi spirituali durante i quali, ispirato dai diari di Etty Hillesum, si è confrontato con lei.
Dopo le prefazioni di Michael Fürst, Dana von Suffrin e dell’autore stesso, Wilmer accompagna il lettore nei suoi esercizi. Ha trascorso una settimana in ritiro a Hildesheim nel gennaio 2021 durante la pandemia. L’autore si prende il tempo per parlare con se stesso, poiché la lettura dei diari di Hillesum ha mosso in lui diversi pensieri.
Nel corso dei giorni, affronterà una grande varietà di questioni. Il nucleo ricorrente, tuttavia, risiede nella sua attrazione per l’atteggiamento di Hillesum nei confronti dell’odio e dell’amore (per il prossimo). Di fronte all’odio (per gli ebrei), Hillesum trova in sé l’opportunità di mostrare amore e perdono a coloro che la odiano. Non risponde all’odio con altro odio. Wilmer è affascinato dalla capacità della Hillesum di mantenere la sua pace interiore, la sua fede in Dio, di fronte alla violenza, alle esperienze terribili e all’odio. Ha una conversazione scritta con lei e le chiede (e chiede a se stesso) come fa a perdonare persone che le fanno torti così grandi. Questa è solo una delle tante domande che pone a Etty Hillesum.
Il rapporto della Hillesum con Dio è un altro tema importante del libro. “Come preghi tu?” – chiede Wilmer alla sua Etty letteraria. Lei dà ripetutamente spazio alle sue preghiere nei suoi diari, ma ciò che è interessante per Wilmer è come prega. Il processo è qualcosa di molto personale per entrambi, ma può anche influenzare e ispirare gli altri.
Oltre al cambiamento di contenuto durante il corso degli esercizi, anche lo stile di scrittura di Wilmer si sviluppa nel corso del processo di scrittura. All’inizio, le frasi sono molto brevi e spezzettate, quasi frammentarie. Nel corso del ritiro, il suo stile diventa più conciso. La struttura del diario non solo stabilisce un parallelo con Hillesum, ma permette anche di creare un flusso di coscienza. All’inizio, in particolare, Wilmer si limita ad abbozzare i suoi pensieri, ma non li porta a conclusione per il lettore. È difficile leggere un filo conduttore, ma verso la fine è più facile seguire il suo percorso di pensiero. Il lungo dialogo con Etty Hillesum condensa i suoi pensieri e li rende più tangibili per il lettore.
***
Il libro è particolarmente efficace nel suscitare i pensieri del lettore. Da un lato, Wilmer vuole presentare il proprio confronto con i diari e i pensieri di Etty Hillesum; ma, dall’altro, dà al lettore la possibilità di formarsi una propria opinione su vari aspetti. Come credo a me stesso? Come prego? Ho questa pace, questa fiducia dentro di me? Che cosa significa Dio per me? Aprendosi al proprio conflitto interiore, dimostra che il dubbio e la domanda sono sempre possibili. A posteriori, si può uscire rafforzati da questo processo.
Come lettrice di narrativa e fiction, è sempre un cambiamento leggere un genere come quello del diario. Il fatto che si riesca a cogliere lo stile solo a metà del libro rende l’esperienza di lettura più complicata e faticosa. Non è facile continuare a riflettere sulle idee stimolanti di Wilmer, che sono molte, mentre si cerca di afferrare il tema centrale. Inoltre, le ridondanze e le ripetizioni danno l’impressione che il lettore non sia percepito come soggetto alla pari.
La forma scelta da Wilmer di un dialogo implicito porta talvolta ad aspettarsi risposte che non arrivano. Anche se formalmente si tratta di un dialogo unilaterale, le risposte di Etty Hillesum sono insufficienti. Anche se sono state date solo in termini di idee di Wilmer, egli si è impegnato intensamente con lei e con il suo punto di vista. Di conseguenza, si sarà fatto un’idea di lei e del suo pensiero.
***
Per i lettori che provengono da un contesto ecclesiale, la forma di un diario di esercizi potrebbe sembrare un po’ strana. Dopo tutto, gli esercizi sono giorni che si trascorrono in modo molto privato con se stessi e con Dio e le cui esperienze si condividono solo con poche persone, ad esempio con il proprio direttore spirituale. Inoltre, l’esame della fede inizia solo alla fine del libro. Se vi aspettate un esame intensivo della fede o di Dio, è più probabile che troviate impulsi per i vostri incontri (con voi stessi e con Dio).
Per la sua attenzione ai contenuti, l’opera si rivolge a un pubblico filosoficamente e spiritualmente interessato. Un interesse per la religione e la spiritualità, e alcune conoscenze teologiche preliminari, sono utili per la lettura del libro. Raccomanderei il libro per le discussioni e le riflessioni sulla fede come un loro buon accompagnamento. Questo è supportato anche dal tono predicatorio di Wilmer. Personalmente, mi ha fatto venire voglia di leggere i diari di Etty Hillesum e di incontrare i suoi testi.
- Heiner Wilmer, Herzschlag. Etty Hillesum – Eine Begegnung, Herder 2024.
Heiner Wilmers Begegnung mit Etty Hillesum
Wenn dem Hildesheimer Bischof Heiner Wilmer die Frage gestellt würde: „Wenn Du drei Menschen zu einem Abendessen einladen könntest, tot oder lebendig, wen würdest Du einladen?“, würde er vielleicht Etty Hillesum zum Essen einladen. In seinem Buch „Herzschlag. Etty Hillesum – Eine Begegnung“ dokumentiert Bischof Wilmer einwöchige Exerzitien, während der er sich, von ihren Tagebüchern inspiriert, mit Etty Hillesum auseinandersetzt.
Nach Vorworten von Michael Fürst, Dana von Suffrin und dem Autor selbst werden die Leser:innen von Wilmer mit in seine Exerzitien genommen. Eine Woche lang hat er sich im Januar 2021 während der Pandemie in Hildesheim zurückgezogen. Er nimmt sich die Zeit für den Austausch mit sich selbst, denn die Lektüre Hillesums Tagebücher hat verschiedene Gedanken in ihm angestoßen.
Im Laufe der Tage wird er sich mit verschiedensten Punkten auseinandersetzen. Der wiederkehrende Kern liegt jedoch in seiner Faszination mit Hillesums Einstellung gegenüber Hass und (Nächsten-)Liebe. Hillesum findet im Angesicht von (Juden-)Hass die Möglichkeit in sich, den Hassenden Nächstenliebe und Vergebung zu zeigen. Sie begegnet Hass nicht mit mehr Hass. Wilmer ist fasziniert von Hillesums Fähigkeit, in Anbetracht von Gewalt, schrecklichen Erfahrungen und Hass bei ihrem inneren Frieden, ihrem Glauben an Gott zu bleiben. Er führt eine schriftliche Unterhaltung mit ihr und fragt sie (und sich), wie sie Menschen vergeben kann, die ihr so großes Unrecht antun. Dies ist nur eine von seinen vielen Fragen an Etty Hillesum.
Hillesums Beziehung zu Gott ist ein weiteres großes Thema im Buch. ‚Wie betest du?‘, fragt Wilmer seine literarische Etty. Ihrem Beten räumt sie in ihren Tagebüchern immer wieder Raum ein, doch für Wilmer ist interessant, wie sie betet. Der Prozess ist für beide etwas sehr Persönliches, das aber auch andere beeinflussen und inspirieren kann.
Neben der inhaltlichen Veränderung über die Exerzitientage, findet auch im Laufe des Schreibprozesses eine Entwicklung von Wilmers Schreibstil statt. Zu Beginn sind Sätze sehr kurz und abgehackt, fast fragmentarisch. Über die Dauer seiner Exerzitien verdichtet sich sein Stil. Durch den Aufbau als Tagebuch wird nicht nur eine Parallele zu Hillesum aufgebaut, sondern auch ein Bewusstseinsstrom (auch „stream of consciousness“) ermöglicht. Besonders zu Beginn reißt Wilmer seine Gedanken lediglich an, führt sie für die Leser:innen aber nicht zu ende. Es fällt schwer, einen roten Faden zu lesen, zum Ende hin folgt man seinen ausführlicheren Gedankengängen leichter. Durch die längere Auseinandersetzung mit Etty Hillesum verdichten sich seine Gedanken und werden für die Leser:innen greifbarer.

Besonders gelungen ist im Buch das Anstoßen von eigenen Gedanken bei den Leser:innen. Zum einen möchte Wilmer seine eigenen Auseinandersetzung mit Etty Hillesums Tagebüchern und Gedanken darstellen, dabei öffnet er den Leser:innen aber auch die Möglichkeit sich ein eigenes Bild zu verschiedenen Aspekten zu machen. Wie glaube ich selbst? Wie bete ich? Habe ich diesen Frieden, diese Zuversicht auch in mir? Was bedeutet Gott für mich? Durch seine Offenheit mit seinem eigenen inneren Konflikt zeigt er, dass Zweifeln und Hinterfragen immer möglich sind. Im Nachhinein kann man gestärkt aus dem Prozess hervorgehen.
Als Leserin aus der Belletristik und der Fiktion ist es immer eine Umstellung Non-Fiktion zu lesen. Dass man erst nach der Hälfte des Buches den Stil greifen kann, macht die Leseerfahrung komplizierter und anstrengend. Es ist nicht einfach, Wilmers Denkanstöße, von denen es viele gibt, für sich selbst weiter zu denken, wenn man gleichzeitig versucht den roten Faden zu greifen. Zusätzlich vermitteln die Redundanzen und Repetitionen den Eindruck, als Leser:in nicht auf Augenhöhe wahrgenommen zu werden.
Die von Wilmer gewählte Form eines angedeuteten Dialoges lässt einen manchmal Antworten erwarten, die nicht folgen. Auch wenn es formell ein einseitiges Gespräch ist, kommen Etty Hillesums Antworten zu kurz. Auch wenn sie lediglich im Sinne von Wilmers Vorstellungen gegeben würden, so hat er sich intensiv mit ihr und ihrer Sicht auseinandergesetzt. Demnach wird er auch ein Gefühl für sie und ihre Gedanken bekommen haben.
Für Leser:innen aus dem kirchlichen Kontext könnte die Form als Exerzitientagebuch etwas befremdlich wirken. So sind Exerzitien doch Tage, die man sehr privat mit sich selbst und Gott verbringt und deren Erfahrungen man nur mit wenigen Personen teilt, z.B. der geistlichen Begleitung. Zudem beginnt die Auseinandersetzung mit Glauben erst spät im Buch. Wenn man eine intensive Auseinandersetzung mit Glauben oder Gott erwartet, findet man eher Anstöße für die eigene Begegnung (mit sich selbst und Gott).
Durch seine inhaltlichen Fokuspunkte richtet sich das Werk an eine philosophisch und spirituell interessierte Leserschaft. Für die Lektüre ist ein Interesse an Religion und Spiritualität sowie etwas theologisches Vorwissen hilfreich. Empfehlen würde ich das Buch für Glaubensauseinandersetzungen, -überlegungen und eine Begleitung durch diese hindurch. Dies wird auch durch den predigenden Tonfall Wilmers unterstützt. Mir persönlich hat es Lust auf Etty Hillesums Tagebücher und eine Begegnung mit ihren Texten gemacht.
- Wilmer, Heiner. Herzschlag. Etty Hillesum – Eine Begegnung. Herder, 2024.





