
Fotografia di Nir Elias/Reuters/Redux
Da persona razionale dotata di cultura medico-scientifica non mi riesce di abituarmi all’idea che tante persone nel mondo stiano perdendo il senno. È pur vero: un pizzico di follia può essere un bene per l’umanità. Erasmo da Rotterdam nel suo celebre Elogio ebbe a scrivere che la follia può regalare momenti di piacere: nessuno genera o è stato generato, se non grazie all’«ebbrezza gioiosa» della follia, che si nutre «di adulazioni, di scherzi, di indulgenza, di errori». Del resto, cosa c’è di più folle dell’amore tra due persone per tutta la vita!
La concezione della follia espressa da Erasmo sminuisce in parte il ruolo della razionalità nell’esistenza umana, a patto di «non ritenere estraneo a sé niente di ciò che è umano». Ma questa è saggia filosofia. Oggi, purtroppo ci si sta avviando su una strada che fa di una follia perniciosa – antirazionale e antiscientifica – la stella polare dei comportamenti, facendo saltare ogni progetto sensato per il futuro dell’umanità.
Così, mentre il cambiamento climatico distrugge il pianeta, mentre i potenti di turno ritengono giusto e doveroso fare la guerra e rivendicare più ampi confini per i rispettivi Paesi, mentre un immobiliarista vuole fare di Gaza un resort per i ricchi oltre a rivendicare la Groenlandia «perché mi serve», c’è l’equivalente di un ministro della Sanità del più potente Stato del mondo (Robert F. Kennedy Jr), già noto per le sue posizioni no vax e anti-sanitarie in toto, che vuole contenere l’epidemia aviaria lasciandola liberamente diffondere.
«Survival of the fittest, la sopravvivenza del più adatto», diceva Darwin. Poco importa che si tratti di polli o di galline ovaiole, di bovini da latte o di persone umane: sono sempre i più deboli a soffrirne! Non solo i più deboli fisicamente: su scala mondiale, infatti, sono sempre i Paesi con le popolazioni più povere a soccombere!
Influenza aviaria
Il problema dell’influenza aviaria da virus H5N1 è un problema molto più serio di quanto sappiano i non addetti ai lavori. Ora la guerra commerciale – prima ventilata e poi innescata da Trump – lo ha trasformato in un problema di prezzo delle uova che lo yankee medio esige a colazione, sino a muovere aerei cargo da molti Paesi europei verso gli aeroporti americani (tra dazi e non dazi) e a risolversi in richieste pressanti anche alle regioni della pianura padano-veneta, oltre che alla stessa Danimarca – nonostante il contenzioso «Groenlandia».
Ma vediamo di fare un po’ di chiarezza, scientifica.
Da quando scoppiò la prima grossa epidemia nei polli – quella che ha dato il nome all’aviaria (Hong Kong, 1997) – il virus, classificato come appartenente ai virus influenzali di tipo A ad alta diffusione e proveniente dagli uccelli acquatici, ha fatto più volte il giro del mondo, portato dagli uccelli migratori e operando progressivi salti di specie, infettando altri animali selvatici e quindi i mammiferi, in particolare i bovini da latte, con rari casi di trasmissione agli umani: ma mai, sinora, in trasmissione interumana.
Ora il virus è diffuso in tutta l’Asia, in Nord e Sud America, ma anche nelle regioni artiche ed antartiche (foche, leoni marini ecc.), ma focolai esistono quasi ovunque. Un recente editoriale della rivista Nature individua l’influenza aviaria quale prossima pandemia umana: basterebbe una sola ulteriore variazione genetica per permettere al virus di legarsi perfettamente al recettore umano (Nature, 27 gennaio 2025).
Negli Stati Uniti
La situazione negli Stati Uniti è particolarmente preoccupante. Il virus è presente nelle acque di molti fiumi e laghi. Perciò sono stati in precedenza abbattuti oltre 160 milioni di polli, in particolare galline ovaiole: così il prezzo delle uova è salito di oltre il 300%.
La maggiore preoccupazione deriva dal fatto che il virus si è rapidamente diffuso tra i bovini da latte, ove infetta le ghiandole mammarie trasmettendosi da animale ad animale, attraverso le mungitrici automatiche.
Gli animali infetti possono essere asintomatici. Il virus si ritrova, infatti, anche nel latte proveniente da allevamenti apparentemente indenni. La Food and Drug Administration ha dato indicazioni stringenti di bollire il latte – prassi che inattiva il virus – ma, per contro, per follia delle follie, è cresciuto negli Stati Uniti il movimento Go to Raw Milk, un movimento negazionista che, col supporto totale del ministro RFK Jr, spinge a bere il latte crudo. Sono ad oggi così segnalati circa un migliaio di infezioni umane, ed almeno un decesso. Ma la mortalità, in altri Paesi con sistemi sanitari più deboli, raggiunge probabilmente il 50% degli infettati.
Dopo l’entrata in carica del nuovo Governo americano, il ritiro degli Stati Uniti da tutte le organizzazioni internazionali ha comportato anche il blocco delle informazioni sanitarie, fino all’affermarsi della politica di lasciare che l’aviaria si diffonda, nella stima che si selezionino, da sé, animali resistenti: fenomeno assai improbabile sulla base delle caratteristiche del virus.
L’OMS (Organizzazione Mondiale di Sanità) continua a lavorare per monitorare la diffusione della malattia negli altri Paesi, pronta ad imporre l’abbattimento di tutti i capi negli allevamenti nei quali sia diffusa la malattia, e preparandosi ad allestire vaccini nel caso di infezione interumana. Esiste un piano mondiale di contenimento dell’aviaria fin dal 2021, ora messo a rischio dalla mancanza di dati e di finanziamenti dagli Stati Uniti.
La situazione è paradossale: in tutto il mondo ci si muove per orientare i sistemi sanitari verso la One Health Initiative, un sistema coordinato nel quale la salute umana non è ritenuta scindibile dalla salute di animali e piante, ovvero dalla salute dell’ambiente (vedi in figura sottostante).

Tale politica richiede interventi di salvaguardia del territorio (urbano e rurale) e della biodiversità, l’uso razionale di farmaci per prevenire l’antibiotico-resistenza, interventi di mitigazione ed adattamento nei confronti dei cambiamenti climatici, il controllo delle zoonosi e delle malattie infettive, la sicurezza del cibo e la sicurezza alimentare, ed infine il controllo dell’inquinamento ambientale. Tutte attività che non rientrano tra i protocolli dell’attuale Presidente americano, la cui sola preoccupazione è fare denaro!!
Quale salute globale sta nel lasciar morire animali infetti per gravi sintomi respiratori, diarrea, tremori e soffocamento, senza intervenire, al solo scopo di generare un’improbabile resistenza!? E se il virus completerà il salto di specie a causa di inefficienti politiche di contenimento del contagio e, quindi, avremo una nuova pandemia, che faremo? Attenderemo pazientemente che funzioni nuovamente la legge Survival of the fittest?
Con o senza l’umano
L’OMS dichiara di essere pronta a generare un vaccino ad hoc, ma non certamente ad affrontare una nuova pandemia globale in un mondo nel quale si dichiarano no vax le maggiori istituzioni americane.
Nel mondo determinato dall’Homo Sapiens, non esistono risposte semplici ed efficaci a problemi complessi: abbiamo espanso il mondo a nostro uso e consumo a spese di ogni biodiversità, costringendoci in gabbie fisiche, politiche e sociali nelle quali la natura stessa continua ad evolversi in un processo inarrestabile che ha tempi molto diversi da quelli che vorremmo.
Occorre un bagno di realtà – scientificamente fondato – che porti a considerare che la vita sulla Terra continuerà comunque, con o senza i Sapiens. Anche senza i Sapiens!
«La speranza non delude» ha detto papa Francesco indicendo il Giubileo della speranza. E allora mi viene da sperare ancora in una maggiore ragionevolezza e in una seria informazione scientifica!
Leggo che Robert Kennedy Jr è corso in Texas al funerale di una bambina di 8 anni di una famiglia no vax morta di morbillo per un’epidemia che ha coinvolto oltre 500 casi. I giornali riportano le sue tardive parole: «Sono qui per consolare la famiglia; l’unica soluzione è il vaccino». Speriamo!
Giulio Marchesini è docente di Dietistica presso l’Università degli studi «Alma Mater» di Bologna. È membro del gruppo Energia per l’Italia (www.energiaperlitalia.it)






Un’ assurdità che si allinea con la volontà passatista e storicamente e culturalmente incongruente del nuovo presidente della repubblica americana volto ad aggravare gli effetti di ina politica isolazionista e megalomane che lusinga gli strati più arretrati del paese legandoli a fole in cui le parole “libertà” r “liberismo” giocano sull’equivoco di immaginari effetti benefici a seguito di un più manipolabile distacco da una politica di controllo e tutela del mantenimento in atto di parametri sanitari su basi scientifiche reali e internazionalmente messe in comune e praticate evitando anche le fatalmente e cinicamente più gravi consegue di abbandono nel più pericoloso stato di arretratezza e assenza di difesa (per esempio e come abbiamo già visto da poco) dei paesi più arretrati in caso di epidemie, sulla base di tali premesse destinate a rinnovarsi.
Non mi sono mai divertito tanto in vita mia. Pare il crepuscolo degli dei. Tutti parlano di senno… nessuno sa cosa sia. Nietzsche aveva previsto tutto questo. Nella sua metafisica di delirio di potenza. La vita dionisiaca prende il sopravvento e l’ebbrezza vince sul sogno. L’apollinea medicina tecnoscientifica si arrende a the Donald…. Che bel finale! Adesso mi manca un nuovo papa che tira fuori il coniglio dal cilindro. Bella maionese impazzita
Questa mia recensione è fatta per chi voglia pensare e agire senza pregiudizi né prevenzioni.
“One Health” è concetto adatto sul piano scientifico-tecnico non per il disastroso piano tecnoscientifico. Quest’ultimo vuole uniformare ed omologare tutto ma così si fa un comunismo biologico letale.
Di fatto il pensiero dell’autore dell’articolo è contraddittorio per ciò che riguarda la tutela delle biodiversità e la volontà e illusione di rimedi medici universali. Peraltro l’antropologia medica ha provato che le medicine e i relativi rimedi dipendono da premesse che variano secondo diversità di gruppi umani. Ci sono folli che sognano una impossibile ‘umanità una’ pur di sognare anche il ‘rimedio unico’. Le scienze non sono per questi folli. La medicina etnica si spinge oltre e mostra estrema differenza. I farmaci hanno effetti anche opposti, variabilissimi da un’etnia all’altra, ma soprattutto sono le esigenze che mutano. I sintomi hanno valenze anche opposte a seconda di appartenenze etniche.
Invece di giurare che Trump è solo uno che vuole fare soldi, si può ipotizzare che l’OMS non abbia saputo capire le esigenze del Continente Americano e in particolare degli Stati Uniti d’America e forse altrove potrebbe accadere, stare accadendo o essere accaduto di peggio.
Inoltre cosa dire su altro che si trova scritto nell’articolo, di una menzione di imposizioni da parte dell’OMS? Mentre all’ONU sono note le violenze sanitarie in Cina ai danni di particolari gruppi e mentre non possono essere non note le imposizioni – finanche di firma – per inoculare il vaccino anticovid in Italia, in un settimanale religioso appare una affermazione prepotente di imposizione sanitaria mondiale, presentata per pio desiderio! Non sarebbe dovuto accadere.
Non si pensa mai che le vacche masticando erba ad alta presenza batterica e mordendosi le une le altre siano maggiori esperte di vaccini rispetto a una presunta scienza che invece di fornire sistemi realmente potenti ne presenta di disgustanti e spossanti e – appunto – di tipo veterinario, cioè rozzi, senza prospettive realmente favorevoli, disumani?
Tecnoscienza significa anche atto medico che assume la scienza dopo essere iniziato senza premesse scientifiche e per il quale il dato scientifico non vale in sé ma per come arbitrariamente inteso – neppure interpretato. Questa disgraziata giostra è propinata fidandosi di coincidenze non scientifiche e se il presunto medico, il presunto sanitario fa le sue stime al posto del presunto paziente, ecco che qualsiasi coincidenza potrebbe essere illusione di “rispondenza scientifica”. Allora? Appellarsi alla ragione invece che confessare un vasto e preponderante ambiente sanitario preda di assurdità e violenze? Evidentemente è appello oltre che falso non umanamente accettabile, neppure le bestie ne vogliono o vorrebbero tollerare. L’autore dell’articolo si muove per coincidenze che tolgono cognizioni invece che dare certezze.
Teologicamente? Nella Bibbia si dice di Adami (il primo, Noè, Gesù), si dice anche di semplici maschi e femmine e la cosa non potrebbe essere confinata nei soli primissimi tempi; non si raccomanda un’insana ingruppata di impossibili omologhi tra i quali alcuni intraprendenti fingono di essere stati accettati proprio da chi invece li diffidava dal solo iniziare. Nel Vangelo non esiste proprio il concetto di reagire a un rifiuto rendendo un presunto aiuto contrario alla volontà del rifiutante. L’idea assurda e criminale che a chi nega rispondenza di una diagnosi o intervento si debba imporne e attuarne con la forza e sempre con maggior prepotenza quanto più si riceve diniego, tale idea è la normalità per tanti, troppi sanitari odierni, tecnoscientifici o semplicemente disastrosi (vi sono anche questi).
Invece che imparare a rispettare i soggetti comatosi o proprio in coma, li si manda in obitorio prima del tempo, forse in maggior numero quando non si fraintendono e sopravvalutano macchinari. Nelle strutture “sanitarie” ridotte a centri tecnoscientifici un vivo all’obitorio è una cosa che “il personale” considera con fatalismo, con la scusa reale ma doppiamente disonesta che non esistono ancora veri sistemi per appurare una morte definitiva.
Invece che paventare imposizioni mondiali che indignerebbero finanche i bovini, si provi a fare una visita al cimitero e si rifletta, senza sognare che messaggi come questi debbano essere ospedalizzati assieme ai loro autori. La Costituzione dello Stato italiano è per cultura, scienza e tecnica (vedi Art. 9), non per togliere di mezzo la prima, invertire di posto le altre due, non riuscire più a fornire un servizio tecnico per intero ed imponendo un’azione assieme a una violenza.
Una sequenza folle di stupidità e di ignoranza scientifica . I vaccini contro il morbillo, la TVC , il Vaiolo , la poliomielite e la difterite ( e molti altri sono efficaci in tutto il mondo , indipendentemente dall’etnia. Certo che ci sono differenze di prevalenza e di manifestazioni di malattie e alcune ernie rispondono meglio ad alcuni farmaci rispetto ad altri ( es farmaci per l’ipertensione nella razza caucasica rispetto ai neri ). Ma detto questo non ci sono affatto effetti opposti . Il Virus Covid 19 ha manifestato le stesse gravi complicanze in tutti i paesi del mondo, con maggiore o minore gravità, ma sostanzialmente simili ( polmonite interstiziale bilaterale con insuff Respiratoria ): se fosse vero ciò che afferma con una sequenza di fake news il Virus 🦠 avrebbe potuto fermarsi in Cina e non valicarne i confini e diffondersi in tutto il mondo, così come avvenne nel 29 con la “ Spagnola” …, !!!!
I sanitari inoltre si basano sulle evidenze scientifiche e non sulle coincidenze , e non impongono niente a nessuno: per ogni atto medico si richiede il “ consenso informato”. L’obbligatorietà di un atto si impone ( e lo impone) chi ha la responsabilità di governare e tutelare la salute pubblica , di una comunità. E questo è stato fatto per la vaccinazione anti-covid . Nonostante ciò c’è chi ancora si lamenta e parla di atto “ criminale” e “ dittatura sanitaria “. La costituzione tutela la salute individuale e collettiva
Perche’ solo in Italia durante l’ epidemia di COVID la gente era Costretta a vaccinarsi altrimenti perdeva il lavoro ? Pet he’ in Francia, in Germania ,la vaccinazione era consigliata si’ ma non OBBLIGATORIA? Uno Stato che pretende di avere il potere sul corpo del cittadino tanto da costringerlo con la forza a vaccinarsi e’ uno Stato illiberale . Ancora piu’ grave se poi si scopre , come e’ accaduto, la corruzione e le pressioni delle case farmaceutiche . Questa non e’ scienza e’ business sul corpo dei cittadini usati come cavie .
Innanzitutto bisogna capire che una “sanità” che finge di non imporre, che tecnoscientificamente non parte da premesse veramente scientifiche e continua “motu proprio”, senza accettare veramente le dichiarazioni dei pazienti, che finge che una serie di riscontri sia unica, una sanità così è disastrosa anche quando replica alle proteste. Se si dice di false scienze, non bisogna ribattere enumerando dati scientifici. Tale Valeria Manicardi non deve tacciare di follia messaggi quali il mio senza essere tacciata di creare disastri e deve capire che bisogna esser seri, non si tratta di diverbi di opinioni. Venuto il Governo Meloni le misure eccessive contro l’epidemia di Covid venivano interrotte specificando che nessuna evidenza scientifica c’era a giustificarle. Prima la malasanità aveva messo la protezione civile in campo, addossandole responsabilità. Solo così l’abuso degli obblighi era passato ed è inutile fingere che sia una raccolta di dati a stabilire un beneficio. Lo stato di salute lo si valuta accogliendo dichiarazioni e manifestazioni libere. La medicina, lo ha stabilito l’antropologia, è un atto reale e sensato entro mutui accordo e comunicazioni. Fingere che prepotenze non ci siano state e non ci siano significa far prevalere i falsi Stati sui veri. V’è una “sanità” che confonde biologia con etnologia, una organizzazione la quale deve al più presto fare autodenuncia, non replicare alle giuste proteste.