
A seguito della nomina di Sarah Mullally ad arcivescova di Canterbury le Chiese anglicane che fanno parte della Global Anglican Future Conference (GAFCON), fondata nel 2008 e retta dalla Dichiarazione di Gerusalemme, ha rilasciato un comunicato a firma del presidente Laurent Mbanda (primate della Chiesa anglicana del Ruanda) in cui si annuncia «il riordinamento della Comunione anglicana la cui unica base è la Sacra Bibbia “tradotta, letta, annunciata, insegnata e obbedita nel suo senso canonico ed evidente, nel rispetto della lettura storica e consensuale della Chiesa” (Dichiarazione di Gerusalemme)».
Le Chiese anglicane afferenti alla GAFCON non riconoscono più l’arcivescovo di Canterbury, la Conferenza di Lambeth, il Consiglio consultivo anglicano e la riunione dei primati – questo a motivo di non aver tenuto fede «alla dottrina e disciplina della Comunione anglicana». Secondo il comunicato la Comunione anglicana è stata abbandonata da tutte le Chiese che hanno riconosciuto e riconoscono la Risoluzione 1.10 della Conferenza di Lambeth del 1998 sulla sessualità umana – in particolare sulle persone omosessuali. Di conseguenza viene annunciata la nascita di una nuova Comunione globale anglicana rappresentata dalla GAFCON.
Le province di questa Comunione globale anglicana «non devono partecipare a incontri convocati dall’arcivescovo di Canterbury, compreso il Consiglio consultivo anglicano». Inoltre non devono «dare alcun contributo finanziario al Consiglio consultivo anglicano, né ricevere finanziamenti da esso o da enti a esso collegati».
Si chiede alle province ecclesiastiche della nuova Comunione globale anglicana di «rimuovere ogni riferimento dell’essere in comunione con la Sede di Canterbury e la Chiesa di Inghilterra».
Data la trasformazione della GAFCON in Comunione globale anglicana si dovrà provvedere a «formare un Consiglio dei primati di tutte le province membro per eleggere il presidente» che avrà un ruolo di «primus inter pares» e continui ad affermare la fede «consegnata ai santi».
A conclusione, il comunicato afferma che il «ristabilimento della nostra amata Comunione è ora unicamente nelle mani della GAFCON. Oggi essa è la Comunione globale anglicana. E come è stato fin dagli inizi, noi non abbiamo lasciato la Comunione anglicana, noi siamo la Comunione anglicana».






Sono arrivato a questo articolo casualmente. Sono un cattolico italiano di 60 anni, cresciuto nella tradizione più che nella vera Fede, tradizione intrisa spesso di convenzioni che di vera Santità. Detto questo penso che tutti, io per primk dovremmo tornare al messaggio evangelico originale, solo quelli rimarrà, tutte le costruzioni ” umane ” di Chiese più o meno sedicenti ” vere ” lascia il tempo che trova, cioè il nulla.
Scismi, nuove fondazioni, tutto inutile se non mette al centro l’Uomo, e visto che non lo mette, finirà in polvere….
Noi cristiani abbiamo la pretesa di dominare il mondo, e di salvarlo. È già stato fatto, cerchiamo solo di essere umani con i fratelli, dividere ciò che abbiamo e giudicare di meno.
Sarebbe meglio mettere al centro Dio.
Al centro ci vuole Gesù che era uomo e dio.
Speriamo che gli anglicani tornino presto alla Comunione con la Chiesa cattolica. Non dimentichiamo che lo scisma fu dovuto al capriccio di un re che voleva ripudiare la propria moglie per sposarne un’altra…
Ancora oggi, purtroppo, ci sono persone rimaste all’età della pietra, perciò il maschilismo e le discriminazione delle donne sono ancora tristemente presenti. Indubbiamente le varie chiese e religioni danno un grande contributo nel mantenimento di queste ingiustizie, in primis la chiesa cattolica, a cui, per mia fortuna, io non appartengo. La Chiesa Anglicana si discosta, giustamente, da questa posizione arretrata e ingiusta e con la nomina di una donna straordinaria alla sua guida ha dato una grande lezione di uguaglianza, progresso e civiltà a quelle chiese che ancora rimangono ancorate a un passato e a una mentalità da trogloditi.
Bell’esempio di tolleranza e rispetto per chi non la pensa come lei. Spero solo che la nuova primate della Chiesa anglicana non abbia la sua mentalità.
Mentre i mussulmani conquistano con la violenza l’ Africa cristiana , noi cosa stiamo facendo in difesa dei nostri fratelli africani ?
Nella Chiesa e nelle chiese qualunque opinione su qualunque argomento viene magari discussa, ma sempre tollerata. Solo sul genere e sul sesso ogni piccolo accenno di modifica dello status quo dottrinale tridentino apre le cateratte della reazione e le minacce di scisma.
Credo che i giovani (almeno quelli occidentali) in grandissima maggioranza trovino tutto ciò vecchio, ridicolo, insopportabile. A ragione!
Il cardinale Newmann lavora bene da lassù
Sono l’ala fondamentalista degli anglicani. Sono certo che il futuro non abbia bisogno di loro.
Ironia della sorte, sono la parte più popolosa e feconda degli anglicani. La sua certezza termina con lei
Popolosa forse. Feconda vedremo.
https://www.avvenire.it/agora/cultura/la-geografia-della-nuova-chiesa_19358
Si calcola che nel 2050 un cristiano su 3 vivrà in Africa, ovvio che è più facile aspettarsi che saranno loro a plasmare il cristianesimo del futuro, come negli ultimi decenni è avvenuto in America Latina. Al massimo ancora non sappiamo come evolverà il cristianesimo africano, dato che è ancora poco studiato e strutturato. È più saggia la Chiesa Cattolica a non lasciar scivolare una consistente fetta del futuro per i fatti suoi. Del resto anche l’elezione di Bergoglio era legata all’espansione carismatica.
Esattamente. Un cristianesimo africano è inapplicabile in Europa. quindi più che feconda potrebbe essere una tomba.
Ma che vuol dire inapplicabile in Europa? E’ un cristianesimo ancora acerbo, data l’evangelizzazione molto recente, tra l’altro molte posizioni che oggi consideriamo conservatrici sono state portate in Africa proprio dagli europei, il mondo va così veloce che si finisce per essere sempre indietro di un giro..
Ha esattamente precisato cosa si intende per inapplicabile.
“Un cristianesimo africano è inapplicabile in Europa”. Giusto. Ma perché invece il cristianesimo “politicamente corretto” dei sedicenti progressisti europei dovrebbe essere applicato, anzi, imposto agli africani? Mi pare che siamo al solito colonialismo culturale.
Comunque ci sono Chiese anglicane africane che sono abbastanza vicine al progressismo occidentale, per esempio in Sud Africa
E anche quelle conservatrici sono divise sull’ordinazione delle donne, con alcune che la rifiutano in toto, altre le ordinano perlomeno al presbiterato
Poi esistono Chiese Anglicane molto conservatrici anche nel mondo occidentale: l’esempio più noto è la Diocesi di Sidney
Ma… non saprei cosa sia meglio. In tutta franchezza mi pare si viva meglio qui che là. Quindi non farei cambio.
Ricorda vagamente quel che è accaduto nel cattolicesimo dopo “fiducia supplicans”, è chiaro che agli africani certe cose non piacciono proprio e che sono disposti ad andare fino in fondo per difendere la Tradizione.
Forse converrebbe non stuzzicarli troppo.
The most Rev. Laurent Mbanda; a cui esprimo il mio deferente senso di rispetto ed ammirazione in quanto è Primate Religioso di una Nazione che nelle statistiche ONU sulla corruzione istituzionale percepita è posizionata molto più in alto della cattolicissima Nazione Italiana che, vänta tra l’altro il consistente privilegio di essere unica al mondo a confinare con lo Stato Vaticano, e, che usufruisce dell’accurato insegnamento di una CEI retta dal Card. Zuppi; in rapporto alla considerazione popolare della omosessualità dovrebbe soffermarsi ad una più vasta riflessione se, anche in Italia è molto più avversata nelle più povere regioni meridionali, inspecie in occasioni degli spensierati gaypride di recente istituzione, che risuonano come beffardi verso le famiglie eterosessuali se, per esserlo, cristianamente in adesione alle dottrine, le stesse spesse volte si trovano con figli da accudire in condizione sociali ed economiche svantaggiate con difficoltà ed impegni problematici ben maggiori delle società del nord del mondo a più alto reddito che si permettono sistemi educativi, di agevolazioni fiscali e di diffusi servizi alla famiglia molto consolidati e che pertanto da ciò , risultano genericamente con opinioni più tolleranti verso questi fenomeni, con itinerario trasversale al proprio credo religioso. Quello che invece ritengo (soltanto io personalmente) è che nella consapevolezza del fenomeno omosessuale (che forse effettivamente esiste) se esiste, può esistere soltanto perché, invece dell’ordine biblico della Genesi, è più logico che è stata creato prima il sesso femminile e per evoluzione dopo di esso quello maschile, essendo perciò in atto sinché esisterà la vita terrena . Certamente interpreto personalmente ciò soltanto in dipendenza della Enciclica Cattolica “Humani Generis” e senza la sua esistenza non lo direi.
La migliore risposta alle ciance del recente articolo sulla cosiddetta vescova
Scusate ma nell’ articolo si parla si di scissione ma non di cattolicizzazione….. assolutamente no. Perché questo titolo ? Mica hanno chiesto di confluire nella Chiesa Cattolica…..non capisco proprio….
Appunto!
Purtroppo il “razzismo”contro la e donne non e’ assente dalle chiese come in generale dalle religioni. Finché si guarderà al genere di un essere umano invece che al suo cuore si resterà lontani dalla predicazione di Gesù.
Speriamo accada anche nella cattolica così la vera S.M.Chiesa , fraternità San Pio X sarà riconosciuta in tutta la sua bellezza e identità.
Ecco la forza del potere delle donne al governo! Troppe innovazioni lacerano ogni comunione: la prudenza non è mai troppa.
Guardi con certa gente qualunque cosa si faccia finisce in lacerazione per il semplice fatto che sono statue di sale voltate indietro. E cosa succede alle statue di sale? Prima o poi si rompono.