Xi Jinping’s military and foreign politics shifts

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A substantial shift in China’s foreign approach may be underway, although it is still unclear where it will lead.

Within a few hours, President Xi Jinping promoted a new Minister of Defense, Dong Jun, sacked nine senior generals, and set a new path for foreign politics. Xi vowed to “seize strategic opportunities and further enhance China’s ‘international influence, appeal, and power’ to shape a rapidly changing world by strengthening Communist Party control of foreign affairs and standing firm against ‘bullying’ and ‘hegemonism’ from the West.” [1]

The rare closed-door party meeting on future foreign policy direction ended on December 28, coinciding with the military reshuffle. Xi reportedly urged diplomats and officials to “break new ground,” “rally the overwhelming majority” of the world, and adhere to the “fighting spirit.” In fact, Beijing believes that “with the Ukraine war and the Israel-Gaza conflict, China faces strategic opportunities to act as a peace broker and leader of the Global South.”

The nine demoted generals are connected to the Second Artillery, the army department in charge of the rocket force and the space program, including the weather balloons. One Chinese weather balloon drifting off at lower altitudes in U.S. airspace in February 2023 caused a dispute between China and the United States. U.S. Secretary of State Anthony Blinken canceled his scheduled trip to China, and bilateral ties spun into turmoil for months until the November summit in San Francisco between Xi and U.S. President Joseph Biden reset the course.

In June, Foreign Minister Qin Gang was sacked without much explanation, and in August, Defense Minister Li Shangfu, a veteran of the Second Artillery, faced the same fate. It is unclear whether their demotions are related to the balloon incident.

Dong was not part of the seven-man strong PLA (People’s Liberation Army) Central Military Commission but was chosen outside of it. This might hint at further purges in the military leadership. Xi serves as the chairman of the Commission. The present reshuffle is generally attributed to corruption and misallocation of funds. The expensive missile and satellite program could then not perform as well as intended.

Dong is the first official with actual Navy experience to assume the role of Minister of Defense. The Navy oversees the two most delicate and urgent theaters for China – Taiwan and the South China Sea. These are considered regional challenges in theory, although they have global implications.

The Second Artillery, with its nuclear missile force and satellites, is responsible for broader strategies, including the potential for a nuclear strike against the U.S. The change in leadership between the two men could bring different perspectives to the helm of the military, charged with envisioning comprehensive foreign affairs scenarios. Dong’s semi-official biographies highlight his diplomatic experience handling issues with foreign countries.

Li Shangfu’s diplomatic efforts were hindered from the beginning, as the U.S. previously had blacklisted him for arms trafficking. During the balloon incident, U.S. Secretary of Defense Lloyd Austin reportedly attempted but failed to reach Li by phone for clarification.

Traditionally, in China’s system, the military is primarily responsible for analyzing foreign politics, while diplomats handle its implementation.

Xi managed to carry out these significant personnel and direction changes without apparent opposition from within the party and without recourse to a Central Committee plenum. A plenum usually ensures that the entire party is aligned with significant changes. The absence of one could indicate Xi’s firm grasp on crucial policies.

[1] https://www.scmp.com/news/china/diplomacy/article/3246631/fighting-spirit-xi-jinping-reveals-chinas-push-global-power-after-rare-closed-door-meeting-foreign


Potrebbe essere in atto un cambiamento sostanziale nell’approccio della Cina agli affari esteri, anche se non è ancora chiaro dove porterà.

Nel giro di poche ore, il presidente Xi Jinping ha promosso un nuovo ministro della Difesa, Dong Jun, ha licenziato nove alti generali e ha tracciato un nuovo percorso per la politica estera. Xi ha promesso di “cogliere le opportunità strategiche e migliorare ulteriormente l’influenza, l’attrattiva e il potere internazionale” della Cina per plasmare un mondo in rapida evoluzione, rafforzando il controllo del Partito Comunista sugli affari esteri e rimanendo fermo contro il bullismo e l’egemonismo dell’Occidente”.

La rara riunione di partito a porte chiuse sulla futura direzione della politica estera si è conclusa il 28 dicembre, in coincidenza con il rimpasto militare. Secondo quanto riferito, Xi ha esortato i diplomatici e i funzionari a “aprire nuove strade”, a “riunire la stragrande maggioranza” del mondo e ad aderire allo “spirito combattivo”. Pechino ritiene infatti che “con la guerra in Ucraina e il conflitto tra Israele e Gaza, la Cina si trovi di fronte a opportunità strategiche per agire come mediatore di pace e leader del Sud globale”.

I nove generali demansionati sono collegati alla Seconda Artiglieria, il dipartimento dell’esercito responsabile della forza missilistica e del programma spaziale, compresi i palloni meteorologici. Nel febbraio 2023, un pallone meteorologico cinese che era andato alla deriva a bassa quota nello spazio aereo statunitense ha causato una controversia tra Cina e Stati Uniti. Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken cancellò di conseguenza il suo viaggio programmato in Cina; e i rapporti bilaterali sono stati in subbuglio per mesi, fino a quando il vertice di novembre a San Francisco tra Xi e il Presidente degli Stati Uniti Joseph Biden ha riavvicinato le parti.

A giugno il ministro degli Esteri Qin Gang è stato dimissionato senza troppe spiegazioni e ad agosto il ministro della Difesa Li Shangfu, veterano della Seconda Artiglieria, ha dovuto affrontare la stessa sorte. Non è chiaro se il loro demansionamento sia legate all’incidente del pallone.

Dong non faceva parte della Commissione militare centrale del PLA (Esercito Popolare di Liberazione), forte di sette uomini, ma è stato scelto al di fuori di essa. Questo potrebbe far pensare a ulteriori epurazioni nella leadership militare. Xi è il presidente della Commissione. L’attuale rimpasto è generalmente attribuito alla corruzione e alla cattiva allocazione dei fondi. Il costoso programma missilistico e satellitare potrebbe quindi non funzionare come previsto.

Dong è il primo funzionario con esperienza nella Marina ad assumere il ruolo di Ministro della Difesa. La Marina supervisiona i due teatri più delicati e urgenti per la Cina: Taiwan e il Mar Cinese Meridionale. In teoria sono considerate sfide regionali, anche se hanno implicazioni globali.

La Seconda Artiglieria, con la sua forza missilistica nucleare e i suoi satelliti, è responsabile di strategie più ampie, tra cui la possibilità di un attacco nucleare contro gli Stati Uniti. Il cambio di leadership tra i due uomini potrebbe portare prospettive diverse alla guida delle forze armate, incaricate di immaginare scenari completi per gli affari esteri. Le biografie semi-ufficiali di Dong evidenziano la sua esperienza diplomatica nel gestire le questioni con i Paesi stranieri.

Gli sforzi diplomatici di Li Shangfu sono stati ostacolati fin dall’inizio, poiché gli Stati Uniti lo avevano precedentemente inserito nella lista nera per traffico di armi. Durante l’incidente del pallone aerostatico, il Segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin avrebbe tentato, senza riuscirci, di contattare telefonicamente Li per avere chiarimenti.

Tradizionalmente, nel sistema cinese, i militari sono i principali responsabili dell’analisi della politica estera, mentre i diplomatici si occupano della sua attuazione.

Xi è riuscito a realizzare questi significativi cambiamenti di personale e di direzione senza un’apparente opposizione all’interno del partito e senza ricorrere a un plenum del Comitato centrale. Un plenum di solito garantisce che l’intero partito sia allineato con i cambiamenti significativi. L’assenza di un plenum potrebbe indicare la ferma presa di Xi sulle politiche cruciali.

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