34 religiosi in conclave

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Riprendiamo dal sito Weltkirche (25 aprile) l’articolo a firma di Alexander Brüggemann sulla significativa e inconsueta presenza dei cardinali convocati in conclave che hanno un’esperienza di vita religiosa. Va ricordato che secondo il diritto canonico «il religioso elevato all’episcopato continua ad essere membro del suo istituto, ma in forza del voto di obbedienza è soggetto solamente al Romano Pontefice e non è vincolato da quegli obblighi che egli stesso, nella sua prudenza, giudichi incompatibili con la propria condizione» (can. 705).

Jorge Mario Bergoglio ha portato con sé dalla sua terra natale, l’Argentina, molte originalità per la storia papale: è stato il primo latinoamericano, il primo argentino, il primo papa con il nome Francesco, il primo gesuita e, dopo 167 anni, il primo papa ad appartenere a un ordine religioso.

In prospettiva storica, i tempi erano di nuovo maturi per un papa religioso. Il precedente era stato Gregorio XVI. Questo unico camaldolese successore di San Pietro fu eletto nel 1831 e morì nel 1846. Dopo di lui c’è stato un periodo di assenza, probabilmente il più lungo dall’inizio del monachesimo occidentale.

Prima di Francesco, nessun gesuita era mai stato papa, anche a causa della tradizionale diffidenza di alcuni governi nei confronti della Compagnia di Gesù “eccessivamente” fedele a Roma, accusata inoltre di perseguire massicciamente interessi politici particolari. Fino al 1904, alcuni governi godevano addirittura del diritto di veto nei confronti dei candidati papali.

Gli ordini religiosi cattolici sono generalmente “attori globali” e pertanto si adattano molto bene al concetto di “Chiesa universale” sancito dal Concilio Vaticano II (1962-1965) e che i papi hanno costantemente promosso da allora. L’elezione dell’argentino Francesco nel 2013 ha risposto a tale indirizzo.

I religiosi come “attori globali”

È vero, in generale, che la maggior parte degli ordini religiosi alle nostre latitudini sta attraversando una crisi di reclutamento quasi addirittura maggiore di quella che sta attraversando il clero secolare. Ma, per l’America Latina, l’Africa o l’Asia, la situazione è spesso diversa, anzi migliore, grazie soprattutto alle comunità missionarie.

E il papa gesuita, durante i suoi dodici anni di mandato, ha notevolmente sviluppato il numero dei religiosi nel collegio cardinalizio, che, come sappiamo, eleggerà il suo successore nei prossimi giorni. Tra i 135 e i 133 elettori – due saranno assenti per malattia – presenti nel conclave, 34 sono religiosi. Uno su quattro.

Per fare un paragone, quando Francesco fu eletto nel marzo 2013, 17 dei 115 partecipanti erano membri di ordini e famiglie religiose, ovvero uno su sette. E anche questa quota del 14,8% di “cardinali provenienti da ordini religiosi” era già più alta della proporzione di “papi provenienti da ordini religiosi” nella storia della Chiesa. Dei 266 successori legittimi di Pietro fino ad oggi, non più di 30 provenivano da ordini religiosi.

L’ordine più antico, i benedettini, è quello che ha generato il maggior numero di papi. Ebbe il “monopolio” di fatto fino al 1119 e guidato complessivamente dai 10 ai 15 pontificati. Le fonti storiche a riguardo, ovviamente, non sono molto precise. Tra i papi benedettini vi sono però figure note come Gregorio Magno (590-604; l’appartenenza all’ordine non è certa), Gregorio VII (1073-1085) e Urbano II (1088-1099). Anche un papa tedesco seguì nella sua vita l’indicazione di san Benedetto Ora el labora: Stefano IX. (1057/58).

Il periodo di massimo splendore degli ordini religiosi più antichi fu anche il periodo di massima prosperità per gli ordini stessi: nell’XI e nel XII secolo, ben 13 papi provenivano dalle loro file. Ciò che colpisce, tuttavia, è che quasi nessuno degli ordini allora dominanti è oggi rappresentato in modo prominente nel collegio cardinalizio: nessun benedettino, nessun canonico agostiniano (che ha dato cinque papi), solo un cistercense, ma diversi altri meno tradizionali come i lazzaristi, gli scalabriniani o i missionari del Sacro Cuore.

I più numerosi – prima e dopo Francesco – sono i salesiani di Don Bosco con cinque elettori papali. Seguono i gesuiti con attualmente quattro elettori; così come i francescani, che hanno prodotto tre papi nella storia della Chiesa. Se si aggiungono il cappuccino e i tre francescani minori, la famiglia religiosa francescana sarà rappresentata nel prossimo conclave da un totale di otto membri. Ciò sembra appropriato per un papa religioso e gesuita come Francesco.

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