
Dal 21 agosto sulla piattaforma belga Proximus Pickx sono apparse in successione quattro puntate che raccontano gli abusi avvenuti nei decenni scorsi all’interno degli istituti religiosi femminili, in particolare nelle Fiandre.
Attraverso numerose testimonianze delle vittime le puntate hanno affrontato la violenza fisica, gli abusi sessuali, gli abbandoni forzati dei bambini da parte di giovani donne non sposate e gli abusi di potere all’interno delle comunità.
La serie sarà a disposizione di tutti a partire da fine settembre, compresa la TV fiamminga (VTM).
Il periodo indagato è fra il 1950 e il 1990, mentre le testimonianze sugli abusi di potere sono più recenti. Le violenze testimoniate negli istituti di rieducazione per bambini abbandonati sono già note per altri casi (Irlanda, Canada, USA) e sempre devastanti: percosse, umiliazioni, privazioni sul cibo e altro, punizioni, lavoro obbligatorio. Un pesante rosario di vessazioni.
De Nonnen (“le suore”)
La reazione della presidente dei religiosi/e fiamminghi/e, sr. Mieke Kerckhot, è stata immediata: «Sono senza parole: sconvolta e nella vergogna. I fatti sono orribili e intollerabili». In una reazione ufficiale della conferenza dei religiosi/e si dice: «Chiediamo perdono alle vittime. Le loro storie, spesso taciute per anni, ci toccano profondamente. Facendo sentire la loro voce, portano alla luce gli abusi e, si spera, danno la forza ad altre vittime di fare lo stesso». Si ricorda la scelta della Chiesa belga per la “tolleranza zero”.
Sulle madri “naturali” e i loro bambini essi difendono anzitutto la loro dignità e offrono le indicazioni a favore del Centro fiammingo per le adozioni a cui hanno affidato da tempo tutti gli archivi a disposizione. Pronti al sostegno quando fosse richiesto.
Una delle puntate riguarda in particolare l’orfanatrofio Sint-Vincentius di Zelem dove, sulla base di alcune indicazioni, ci sarebbe stato anche un omicidio e alcune sepolture clandestine nel cimitero della città. I religiosi/e chiedono di indagare a fondo sulla questione.
Quanto agli abusi di potere, sono in funzione da tempo per le suore e le ex suore centri di ascolto dedicati con un possibile riferimento a organismi esterni e indipendenti. «Continuiamo a impegnarci per affrontare il passato con trasparenza e rispetto per rendere giustizia e dare riconoscimento alle vittime. E, soprattutto, per uno spazio sicuro per l’oggi».
Replica rispettosa del dolore delle vittime
In un’intervista sr. Mieke Kerckhot arricchisce le informazioni. La responsabile della produzione, Barbara Van Poeck, e il giornalista investigativo, Tom De Smet, l’hanno in qualche maniera coinvolta e questo è stato apprezzato. Assieme a lei hanno rivisto le quattro puntate: «Ho chiesto con una certa forza il diritto di replica nell’ambito della trasmissione. Ci avrebbe dato la possibilità di esprimere in modo personale i nostri sentimenti, le nostre scuse per gli abusi passati. Ci è stato negato. I produttori hanno ritenuto che non fosse adatto al “format”. Ci è stato permesso una videata finale con le nostre risposte scritte […] Ma un cartello da solo dice poco e può risultare freddo».
Sarebbero state utili alcune parole di spiegazione, ad esempio, rispetto all’accusa di cambiamento di nome quando si entra in noviziato. Pratica di lunga tradizione nella vita religiosa (oggi largamente ignorata), che non vuole essere una censura ma sottolineare la novità e la radicalità della scelta compiuta.
Inoltre, si sarebbe potuto spiegare che le pratiche e le distorsioni mostrate si riferiscono a decenni passati, non al presente.
Nel quarto episodio si racconta di abusi in una congregazione femminile già censurata dal dicastero vaticano (non può accettare altre vocazioni per diversi anni) e non più presente nelle Fiandre. Nell’insieme, le denunce riguardano sette famiglie religiose su un totale di 295 presenti sul territorio.
16 decisioni ecclesiali
«Restiamo impegnate ad affrontare il passato con trasparenza e rispetto, a rendere giustizia e a riconoscere le vittime di allora e a garantire uno spazio sicuro per tutti oggi. Ripeto sempre: le sorelle consacrate sono persone normali con scelte di vita straordinarie. La maggior parte è sana, ma ce ne sono anche alcune con problemi di salute mentale o persone che potrebbero perdere la testa in determinate circostanze. Ma spero che la cultura del silenzio sia completamente un ricordo del passato. Spero che tutti abbiano il coraggio di superarla. Il documento mediale (De Nonnen, “le suore”) contribuirà a questo».
È prevedibile che la reazione degli spettatori sarà molto forte. Il tribunale di Limbourg ha già avviato un’inchiesta preliminare. Come è già avvenuto nel 2023 quando una serie televisiva (Godvergeten, “dimenticati da Dio”) suscitò uno sdegno generale spingendo la Camera federale ad avviare una commissione di inchiesta e il parlamento fiammingo a definirne una seconda in proprio (https://www.settimananews.it/chiesa/belgio-abusi-tagliare-fondi-alla-chiesa/).
La Chiesa ha già sollecitato la messa in opera delle indicazioni prodotte. In un documento episcopale del 2024 (Cosa ha fatto la Chiesa per le vittime di abusi sessuali fra il 1997 e il 2024?) si enumerano sedici passaggi compiuti o condivisi:
- creazione di due punti di contatto per francofoni e fiamminghi (1997);
- avvio della commissione Halsberghe per il trattamento delle denunce (2000);
- la commissione Adriaenssens (2009);
- creazione di una commissione parlamentare speciale (2010);
- centro di arbitraggio (2012-2017);
- creazione di dieci punti di contatto per le vittime (2012-2021);
- commissione interdiocesana per la protezione dei minori (2012);
- sussidio “La sofferenza nascosta” (2012);
- documento “Dal tabù alla prevenzione” (2014);
- nascita del consiglio di supervisione (2016);
- giornata nazionale di riconoscimento e di memoria (2017);
- rapporto sugli abusi ai minori nella relazione pastorale (2019);
- codice di condotta per i collaboratori ecclesiali (2019);
- punti di contatto unico (francofono e fiammingo) nel 2021;
- dopo la serie televisiva Godvergeten (2023).
L’ultimo evento ricordato è l’incontro delle vittime con papa Francesco nel 2024 (cf. qui). E si prevede che anche dopo l’attuale serie televisiva possa esserci un incontro con papa Leone.






Sono episodi sempre dolorosi e sconvolgenti quando emergono, quelli degli abusi versi più deboli e deprivati, i cui meccanismi e componenti, sociali e psicologici, non escluse l’ignoranza e la superstizione più becere, sono teoricamente noti e studiati, ma che risultano “recidivanti” anche per il solo fatto che il costume non cambia sulla base di mozioni retoriche strumentali all’emozione del momento. Le radici di ciò si perdono nella notte dei tempi, antiche per lo meno quanto l’oggettività dei problemi e degli interessi su cui si innestano e nemmeno è sufficiente a incidere al fondo delle ottusità e chiusure mentali, ritenute talora tuttora rispondenti ad un corretto modello morale, l’esclusiva fissazione di adeguate disposizioni legali, purtroppo però nel caso dell’elenco che sopra enumera abusi che vanno dalla violenza fisica, di grado più o meno contenuto, alle punizioni e il lavoro obbligatorio passando per il salutare “bagno di realtà” costituito dall’umiliazione sic et simpliciter fine a se tessa, si può notare che il prestigio del loro mantenimento nell’uso è sorretto da statuti e leggi non scritte nelle più varie istituzioni pubblicamente dedite all cura ed il controllo, per mandato o missione. Al personale religioso, specialmente femminile, si è fatto e si fa ricorso anche in modo (semi)volontario per compiti che coprono dall’educazione dei bambini o dei giovani, in condizioni svantaggiate o normali che siano al controllo successivo della riuscita dell’osmosi sociale, fino a quello della devianza, comprese la criminalità e l’insania – passando per il largo spettro delle situazioni di povertà e malattia. La formazione relativa non possiamo non illuderci che non sia da considerarsi un lusso, e forse come tale guardato a priori con un certo sospetto.
La Bibbia nelle lettere che san Paolo scrisse a Timoteo dice che quelli che avrebbero proibito di sposarsi sarebbero stati ispirati dai demoni . Preti e suore si comportano come demoni in questi casi,chi governa la chiesa cattolica? Dio o i demoni? Basta osservare il loro operato, la stessa Bibbia lo dice …..li riconoscete dai loro frutti.
Magnifico! Rimbocchiamoci le maniche perché nei prossimi anni ci saranno sicuramente tantissime vocazioni alla vita consacrata da riempire noviziati e case religiose… È la disfatta della Chiesa! Vergognatevi tutte!
“Ripeto sempre: le sorelle consacrate sono persone normali con scelte di vita straordinarie.” È proprio lì che c’è l’inganno : non c’è niente di strabiliante o straordinario nel vivere in un convento ! Se sei una persona frustrata e cattiva , ti comporti come tale anche se hai preso i voti – che non cambiano un bel niente , anzi , a certe persone hanno dato la licenza di sentirsi sopra la legge di Dio e degli uomini.
Quanto alla frase “ La Chiesa ha già sollecitato la messa in opera delle indicazioni prodotte.” .. per eventi che risalgono agli anni 1950 la cosa suona leggermente ironica.
Quanto al fatto che il viaggio di un altro Papa possa essere un successo, mi rifarei al precedente viaggio di Bergoglio : è stato fischiato ripetutamente.. e non credo che gli animi siano migliorati.