
Come donne consacrate/missionarie che lottano per la VITA in ogni situazione difficile, desideriamo rivolgere un appello forte, perché dal cuore di uomini e donne di buona volontà possa sorgere la pace per l’umanità intera.
Abbiamo ascoltato oggi le parole di Papa Leone all’Angelus: “Seguo con molta preoccupazione la gravissima situazione umanitaria a Gaza dove la popolazione civile è schiacciata dalla fame e continua a essere esposta a violenze e morte… rinnovo il mio accorato appello al cessate il fuoco, alla liberazione degli ostaggi, al rispetto integrale del diritto umanitario” .
Come donne consacrate chiediamo il rispetto della VITA di ogni persona, ovunque nel mondo. Il diritto a vivere con dignità. Il diritto a vivere nella libertà. Il diritto a vivere nella pace solidale.
Come donne consacrate, che raccolgono ogni giorno il grido degli uomini e delle donne di Gaza,e che si chinano ovunque sulle ferite della violenza in tanti paesi del mondo, chiediamo fortemente di avere il coraggio del rispristino dei corridoi umanitari, per dare sollievo, anche se temporaneo.
Chiediamo con il cuore in mano di riconoscere in ogni persona il Volto di Dio Creatore e di agire di conseguenza, con umiltà, con gesti di tenerezza, con parole di pace, con passi veloci verso soluzioni diplomatiche durature e serene.
Come donne consacrate chiediamo il riconoscimento dello Stato di Palestina, il suo diritto ad esistere, come Paese autonomo e libero, nella dignità, nella pace sicura.
Chiediamo alle nostre autorità, Presidente della Repubblica, Consiglio dei Ministri, di avviare una riflessione in tale senso, per essere davvero artefici di un mondo migliore e più sicuro per tutti.
Come donne consacrate, eleviamo la nostra incessante preghiera al Signore, Creatore e Dio, perché Lui possa aprire nei cuori di tutti noi spiragli di pace, abbattere muri, costruire vie di dignità umana.
Roma, 27 luglio 2025, Festa dei Nonni, di coloro che hanno vissuto due due guerre mondiali e conoscono ogni ferita del cuore.





