
Papa Leone XIV ha ricevuto la mattina del 1° settembre il gesuita padre James Martin, editor-at-large [di solito una firma autorevole che non ha compiti redazionali quotidiani o di gestione ma contribuisce con articoli, analisi, interviste o commenti su temi di sua competenza – ndt] della rivista America, in un’udienza privata nella biblioteca papale del Palazzo Apostolico in Vaticano, in quello che a Roma viene interpretato come una pubblica riaffermazione di sostegno al gesuita statunitense e al suo ministero pastorale rivolto ai cattolici LGBTQ.
«Sono estremamente grato e profondamente consolato dal mio incontro con il Santo Padre. Mi ha incoraggiato a proseguire il mio ministero», ha dichiarato padre Martin subito dopo l’udienza, durata più di mezz’ora. «Papa Leone mostra la stessa apertura verso le questioni LGBTQ che aveva papa Francesco. Ha chiarito di voler che tutti si sentano accolti», ha aggiunto, senza però rivelare le parole precise del pontefice.
Secondo padre Martin, la conversazione ha toccato diversi temi ed è apparso evidente che «papa Leone ha molte priorità, e in particolare nutre una profonda preoccupazione per la pace nel mondo, inclusa quella in Ucraina, a Gaza e in Myanmar. Il suo obiettivo è la pace e l’unità nella Chiesa e nel mondo».
Ha trovato il papa «sereno, rilassato e gioioso» e ha raccontato che hanno riso spesso. «Era come se fossimo tornati al tavolo sinodale», ha commentato, ricordando di aver condiviso con Leone – allora cardinale Robert Francis Prevost – lo stesso tavolo durante parte della seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità nell’ottobre 2024. Inoltre, ha detto, «è chiaro che papa Leone intende proseguire con il processo sinodale».
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Al termine della conversazione, padre Martin ha donato al papa copie di due icone che erano appese nella cappella del suo noviziato gesuita a Boston: «Cristo, datore di vita» e «Nostra Signora sollecita nell’ascolto». Papa Leone, a sua volta, gli ha donato alcuni rosari, immaginette e la sua benedizione. Era il loro primo incontro dopo l’elezione di Leone, avvenuta l’8 maggio, ma come ha ricordato padre Martin, i due già si conoscevano grazie alle due sessioni del Sinodo sulla sinodalità in Vaticano, nell’ottobre 2023 e nell’ottobre 2024. Allora il cardinale Prevost vi partecipava come prefetto del Dicastero per i vescovi, mentre padre Martin era presente come membro di nomina pontificia.
L’incontro si è svolto nella biblioteca privata del papa, lo stesso luogo in cui Leone riceve capi di Stato e di organizzazioni internazionali, cardinali e vescovi, leader delle altre confessioni cristiane e delle grandi religioni mondiali, nonché altre personalità di rilievo. La scelta di riceverlo in quel luogo e la pubblicazione dell’annuncio dell’incontro nel bollettino ufficiale della Sala stampa vaticana possono essere interpretate come un chiaro segnale pubblico di sostegno al ministero di padre Martin con le persone LGBTQ.
Il pontefice agostiniano, nato a Chicago, e il gesuita autore, originario di Plymouth Meeting (Pennsylvania), non hanno avuto bisogno di interpreti, a differenza degli incontri di padre Martin con papa Francesco.
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In un certo senso, l’incontro di oggi è stato esso stesso il messaggio, proprio come quando papa Francesco incontrò per la prima volta in privato padre Martin in questa stessa biblioteca, il 30 settembre 2019. Già nel 2017 Francesco aveva nominato il gesuita, autore di bestseller, come consulente del Dicastero per la comunicazione.
Successivamente, papa Francesco lo ha ricevuto in tre altre udienze private: una nel Palazzo Apostolico, l’11 novembre 2022, e due nella Casa Santa Marta, la residenza vaticana dove abitava, nel giugno 2024 e nell’ottobre 2023. Inoltre, lo aveva nominato membro con diritto di voto ai Sinodi sulla sinodalità. Nel 2021 padre Martin ha fondato Outreach, una attività pastorale e un centro di risorse per i cattolici LGBTQ, in collaborazione con America Media. In questi giorni guida un pellegrinaggio di Outreach di 40 persone a Roma in occasione dell’Anno giubilare.
- Pubblicato sulla rivista dei gesuiti degli Stati Uniti America il 1° settembre 2025 (qui l’originale inglese)






Punto primo,: l’atto omosessuale è condannato nel libro della Genesi, vediamo la Creazione e Sodoma, ma anche da Gesù nel Vangelo.
Punto secondo: È vero che se un omosessuale evita i rapporti sessuali diventerà più santo di tanti di noi, io per prima, perché ciò che è illecito è l’ atto, non la tendenza o tentazione. Allo stesso modo a nessuno è lecito tradire marito o moglie nella buona o nella cattiva sorte, anche se per ciò che mi hanno insegnato il peccato dell’ atto omosessuale è più grave perché va contro natura.
Terzo punto: L’ unico Concilio tuttora valido è il Concilio di Trento, in quanto dogmatico, il Concilio Vaticano primo conferma il Concilio di Trento, il Concilio Vaticano secondo è pastorale, ossia: consiglia di…….. Nonostante tutto ciò che ne è conseguito….
Detto ciò mi permetto di dire che ci sono moltissime persone che ha ricevuto il catechismo di S.Pip X e dopo questo, hanno liberamente scelto di vivere il Cattolicesimo,
Tantissime persone credono che ci sia una differenza tra il Catechismo di S.Pio X , ( Se non è un delitto dirlo), e l’ accoglienza nella Chiesa di associazioni LGBTQ IN Vaticano, cosa diversa e credo più giusta l’ accoglienza del singolo pentito o che chiede aiuto, come del resto nelle coppie eterosessuali etc.
Non è un delitto dirlo. È semplicemente fuori tempo massimo.
… ci sarebbe più da scrivere sui commenti che sull’ articolo. Smorziamo i toni, e ricordiamo che è più importante la persona del peccato che commette, l’ omosessualità non è un male, non è una malattia, non è un peccato, il peccato sarebbe se mai, l’ impurità.
In secondo luogo, è davvero triste vedere insulti lanciati a papa Francesco, come è ancor più triste leggere ragionamenti basati su contraddizioni con altri papi, teologie ecc…
Ogni papa è uomo e ogni uomo è figlio del suo tempo, da che ricordo ci sono stati papi che hanno proclamato la guerra santa e papi come Leone XIV e Francesco che invocano la pace, nessun papa è mai stato in contraddizione con l’ altro per quel che riguardava la fede e la parola di Dio e la sequela di Cristo, ma se vogliamo essere puntigliosi la Chiesa è ancora viva nonostante le divisioni. Invito a disinnescare gli animi e ad aprirsi ad un dialogo costruttivo evitanto invettive d’ odio e sfoggio di lauree, cercando piuttosto l’ascolto e l’ apertura.
Sarà il tempo a verificare se il Papato di Bergoglio sia stato, nel complesso, utile o negativo per la Chiesa.
Il giudizio lo lascio a Dio. La mia ponderata riflessione e scrupolosa opinione, è che Papa Bergoglio abbia fatto più male che bene alla Chiesa Cattolica.
In particolare con l’Europa si è comportato come se fosse stato in Argentina, ignorando, di fatto, i 2000 anni di cultura cristiana dell’Europa. Emblematico, il rifiuto incomprensibile, di partecipare all’inaugurazione della restaurata cattedrale di Notre Dame, forse solo perché l’offerta proveniva da un governo laico e sostanzialmente anticlericale, che però di era adoperato al massimo per restaurare il tempio in 4 anni e mezzo, quando tutti i soloni dell’ingegneria e dell’architettura ne prevedevano 8.
Ha messo in discussione 2000 anni di tradizione e un lungo periodo di valori catechistici chiari e ineccepibili, e non è
sufficiente che poi siano arrivati, sul mondo della cultura, Freud, Jung, ed altri studiosi per affermare che essendo “tutto è relativo, tutto è discutibile, tutto opinabile, tutto modificabile, tutto interpretabile individualmente, come le
leggi morali”, per cancellare, o annacquare, il senso morale del Vangelo e della tradizione.
L’inclusione bergogliana non può essere il grimaldello per “far buono tutto, e tutti”. E allora il Vangelo a che è servito?
Chi glielo ha fatto fare a Gesù di morire in croce, tanto poi, tutti, comunque si siano comportati nella vita, si salvavano a prescindere?
Papa Leone naviga su rive strette: non può, a breve, smentire Bergoglio su diversi aspetti della morale cattolica, perché causerebbe ulteriore confusione tra i fedeli; ma al contempo è consapevole che Bergoglio si era spinto molto in là anche nella dottrina morale, accettando, di fatto, forme di vita sessuale, sostanzialmente condannate dalle Sacre Scritture,
Bisogna pregare per Leone, perché “il riordino” morale, non sarà facile.
Sig. Maccabruni mi dovrebbe indicare con quale atto il povero Bergoglio ha “accettato” forme di vita sessuale condannate dalle sacre scritture.. I sacramentali intesi in Fiducia Supplicans, e per la finalità che significano, e che secondo Fernandez continuano di ugual vigore con Papa Leone, sono vigenti nel CJC potendosi impartire benedizioni anche agli Acattolici (can. 1170 del 1983 e precedenti) figurarsi con quale impetrazione potrebbero essere impediti ai singoli battezzati se, per condizione, omosessuali senza arbitrio. Francesco ha agito in punta di diritto, contro una tendenza discriminatoria verso una minoranza e senza influire sul dettato delle Scritture che viene generalmente interpretato.
Sarebbe utile sentire dal Papa cosa si sono detti all’incontro e non da Padre Martin che vuole tirare l’acqua al suo mulino.
Riguardo l’omosessualità senza scomodare la Sacra Scrittura che può essere male interpretata suggerisco di attenersi al Catechismo della Chiesa Cattolica. È chiarissimo
Valutazione piuttosto semplicistica visto che esiste una gerarchia dei testi che non vede certo al primo posto il catechismo.
Appunto. Poi riporta una affermazione non proprio felice, cioè “La sua genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile”.Apportata da Ratzinger e dal domenicano Schönborn. Talché a sentirla i Gesuiti, ci vanno a nozze (in senso metaforico perché i gesuiti non si possono, per come si dice nel Mezzogiorno, Nzurare)
Come è possibile regolare o controllare qualcosa di inspiegabile, che non si comprende bene? Questo è il punto. Che cosa è la omosessualità ?
Il Catechismo serve infatti per semplificare ciò che troviamo nella Scrittura, non immediatamente comprensibile a tutti
Se questi sono i risultati…
Ma di quale piccone parli? E di quali danni già fatti? Ma hai mai preso in mano un libro di teologia? Non credo proprio. Ma perché certe persone – che ricordano appena il catechismo di S. PIO X e magari non hanno mai studiato nemmeno uno dei documenti prodotti dal Concilio Vaticano II, vengono qui a discettare di teologia, che non hanno mai studiato? Questo papa – del quale tu parli con la sufficienza di chi non ha mai studiato a fondo il catechismo – ha una laurea in “divinity”. Tu invece?
Essendo l’unico che ha parlato di piccone mi sento chiamato in causa.
La mia tesi implicita (Papa Francesco ha tentato di demolire la dottrina cattolica tradizionale) viene confutata con un argomento “ad hominem” (come ti permetti, chi sei tu per poter discettare di queste questioni, se non sei perlomeno laureato in teologia devi tacere).
Ora, ovviamente, nessuno è più autorevole del papa, neppure il più famoso professore di teologia della Lateranense.
Altrettanto ovviamente tutti i papi sono autorevoli allo stesso modo, non soltanto il penultimo.
Se un papa contraddice tutti i propri predecessori, da San Pietro in giù, come può essere definito?
A mio parere “picconatore” va bene e, ne sono convinto, anche a papa Begoglio l’appellativo sarebbe piaciuto e non l’avrebbe trovato offensivo per niente.
io, nel mio piccolo, non volevo offendere nessuno.
La chiesa non emargina nessuno e quindi neanche gli lgpt, ma questo papa ha anche ricordato che la coppia è fatta di un uomo e una donna. Non autorizza unioni diverse e non autorizza atti omosessuali. Occorre distinguere tra l’accoglienza a delle persone e l’approvazione dei loro atti
Papa Leone ha detto che la chiesa riconosce come famiglia solo quella tra uomo e donna. Altri tipi di unione non tocca a lui autorizzarle grazie a Dio e lo ha fatto lo stato. Sul sesso gay non si è mai espresso.
Papa Leone non ha potuto dire che la Famiglia è solo tra uomo e donna (come Trump) perché sarebbe una indicazione sommaria, parziale, e molto generica. La Famiglia è quella che risponde agli esatti canoni dei Sacri Concilii che interpretano perfettamente le verità divinamente disvelate nelle Venerate Scritture. Da questo, il rapporto con il mondo LGBTQ deve; come sta presumibilmente accadendo; acquisire la completezza dell’insegnamento biblico anche per come si riflette alla luce dei diversi progressi scientifici che ha voluti Iddio, sotto il Quale tutto è connesso. Perciò diversi anni di lavoro hanno portato alla comprensione di una Fiducia Supplicans ben più avanti dei tempi del Card. Caffarra (ecco ora credo che la EDB non appena si nomina o ci si riferisce alla Chiesa di Bologna o alla Regione Ecclesiastica Emilia Romagna e ai suoi massimi rappresentanti , censura e sotterra questo commento)
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Faccio notare che Trump di famiglie ne ha avute almeno 3 comprese varie divagazioni. Se proprio dobbiamo fare i puntigliosi è più famiglia “tradizionale” Bersani che ha ancora la sua prima moglie di Meloni (che non si è mai sposata e ha lasciato il compagno con un post sui social.) Detto ciò anche Ruini e Bagnasco hanno dato la comunione a Vendola e Luxuria senza fare un plissé, dove sarebbe la novità nel ricevere Martin? Meglio non confondere gli attivismi politici con il cattolicesimo, sono due piani separati..
Si è espressa la Sacra scrittura e il Catechismo della Chiesa cattolica.
Mi scusi ma se l’atto sessuale è proprio del matrimonio indissolubile tra un uomo e una donna , come può essere accettato tra persone dello stesso sesso? È talmente ovvio
Nulla è meno scontato dell’ovvio.
Non capisco l’ipocrisia di chi prende posizione. DIO ama tutti. Non ama il peccato. MI e’ stato insegnato al catechismo. Abbiamo perso tempo? E’ chiaro che L’omosessualità o il partner jnfefele commettono peccato. La chiesa per accogliere tutti dimentica che j peccati si lavano con la confessione e la comunione. Possibile che il Papa non dice queste cose? Come puo’ essere così ambiguo. Qual e’ il suo scopo.? Che Dio lo aiuti.
Credo che non ci sia nulla di peggio che far coincidere la realtà con il peccato. Se non altro è una mancanza di rispetto verso Dio che tutta ha fatto e di tutto si è compiaciuto. Mi auguro che certe uscite come la sua siano solo volutamente provocatorie tanto per scrivere qualcosa che possa infastidire il prossimo.
Quello che ci e’ stato insegnato al catechismo prima del Concilio Vaticano II ha bisogno di una nuova riletture, alla luce dei tempi nuovi e dei nuovi documenti conciliari e papali. Altrimenti restiamo fermi all’ epoca della Santa Inquisizione, come temo che piacerebbe a qualche esagitato difensore di una fede, e di una teologia immobili, che invece non restano mai ferme ma sempre in cammino verso la Luce, la Verita’ e la Via, (cammino che forse qualche esagitato difensore del buon tempo antico dimentica spesso).
Le persone LGBTQ non sono criminali, ma persone normalissime, che vivono (e hanno il diritto di vivere) la loro vita come tutti gli altri. Non capisco il problema della chiesa nei loro confronti.
Perché per circa 2000 la chiesa li ha ritenuti prima delinquenti poi mortalmente peccatori. Questo è il frutto di 13 anni di lavoro di papa francesco che ha provato ad invertire una rotta sostenuta da 2000 anni di pregiudizio (anche se non sostenuto dal Vangelo). Spero quindi si renda conto della difficoltà di tutto questo per chi è sempre stato convito che non ci fosse nulla di peggio di un gay.
Peccatori si’, delinquenti no. No confondere i due concetti.
Mi pare che nei secoli scorsi venissero consegnati al braccio secolare dall’inquisizione perchè essere gay era anche un reato. Certamente alla chiesa andava molto bene così. Adesso ci limitiamo a dire che sono peccatori ma lo siamo tutti quindi non dovremmo nemmeno parlarne. E invece esistono peccatori più peccatori degli altri e i gay sono per molti cristiani più peccatori di altri. E questo è ridicolo.
In realtà mi pare che molte pene severe siano partite più dagli stati protestanti, (vedi caso di Turing, in Italia non mi pare fosse prevista la castrazione chimica). Forse è sovrapponibile all’attuale rigidità verso la pedofilia (cioè non dico che sono uguali, dico che possono partire anche adesso campagne particolarmente aggressive verso determinati peccati che vengono ad un certo punto considerati peccati.)
Ad esempio uno stato considerato conservatore come la Polonia non aveva leggi contro l’omosessualità. Il motivo è anche abbastanza semplice, molti stati cattolici preferivano non parlarne essendo tutto sommato legato a situazioni di minoranza. (Non si condannava né si approvava si ignorava consapevolmente.)
https://it.wikipedia.org/wiki/Diritti_LGBT_in_Polonia
Peccati che vengono considerati reati, ho scritto male. Secondo me i cattolici sono tendenzialmente più lassisti, perchè la Chiesa tende a rivendicare per sè uno spazio ulteriore, suo, nel gestire i peccati. Esiste il peccato certo ma esiste il perdono, esiste la riconciliazione ecc. Nei paesi protestanti tendenzialmente o si vieta o si permette. Per cui a seconda del periodo possono sembrare più avanti o indietro rispetto ai cattolici, senza via di mezzo.
Quel che pensa Dio dell’omosessualità è ben specificato nella scrittura (levitico 18, romani 1,24, 1 Corinzi 6) e non è frutto di pregiudizio sacerdotale. In Atti 5,29: è più giusto obbedire a Dio o agli uomini ? Dio ama tutti, ma non ama il peccato…
Fortunatamente una esegesi biblica sana evita di incorrere nella lettura letterale del testo banalmente vittima del pregiudizio dello scrittore. La Bibbia è scritta da uomini che per quanto ispirati (in certi casi) da Dio non è assolutamente esente da errori e da pregiudizi delle epoche in cui è stata scritta. Turba il vedere che questo concetto molto semplice non viene recepito e si usa la Bibbia come una clava sulla testa delle persone. La Bibbia non può essere presa alla lettera per il semplice fatto che non è il Corano che venne dettato da Dio. La Bibbia è stata scritta da uomini e di questo occorre tenerne conto se non si vuole diventare colpevoli di contro testimonianza evangelica.
Ricordo che noi cattolici colleghiamo ai testi biblici la Rivelazione di Dio, li consideriamo testi sì scritti da autori storicamente e culturalmente situati, ma comunque ispirati dallo Spirito Santo. Inoltre, a questo si aggiunge la Tradizione apostolica e quella dei primi padri della Chiesa. L’ interpretazione delle Scritture nella Chiesa non si limita perciò alle acquisizioni del nostro tempo, ma conta 2000 anni di esperienza storica della comunità cristiana mossa dallo Spirito. Sarebbe necessario avere questa consapevolezza della profondità e autorevolezza dell’ interpretazione delle Scritture all’ interno della Chiesa cattolica. Un ripassino della Dei Verbum non farebbe male a nessuno, specie ai cosiddetti “progressisti” che si appellano al Concilio Vaticano II a ragione e a sproposito
È così bello poter avere dei capri espiatori… Non riusciamo a fare a meno.
“I take the Bible too seriously to take it all literally.”
“Prendo la Bibbia troppo sul serio per prenderla alla lettera”
Madeleine L Engle
Forse forse il Signore dovrebbe aiutare anche te, che ne dici? Lascia che il papa faccia ol papa, e non mi pare proprio che lo faccia in modo ambiguo, forse ti poacerebbe che ogni giorno scagliasse fulmini e saette contro chi non la pensa come te? A proposito; sei missulmano per credere che il Corano e” stato scritto da Dio? Se sei mussulmano allora restiamo ami i come prima, ma di quale esegeso “biblica” parli?
Io ho sempre bisogno dell’aiuto di Dio. Temo di non essere l’unico.
Il problema è forse l’accoglienza con pretesa di ratifica e normalizzazione di una sessualità contro natura e dunque peccato!!
Tutti vanno accolti con tanto amore e carità, ma in quanto peccatori (come me) vanno aiutati ad abbandonare il peccato ed a convertirsi, con l’aiuto che viene dall’ascolto della Parola (inequivocabile sul tema dell’omosessualita, dell’adulterio, ecc…) e dei Sacramenti.
Tutti siamo chiamati dentro la chiesa a combattere e rinunciare per passare dalla porta stretta, cadi, ti rialzi, ricadi, ecc…!
Non si puo avere la pretesa di stare nella chiesa alle proprie condizioni, occorrr per tutti stare nella volontà di Dio facendosi aiutare dallo Spirito Santo per vincere il peccato!!
Se vogliamo invece affermare che l’omosessualità non è peccato per la fede cattolica credo, ahimè, che siamo lontani dalla verità.
Il Papa parla di accogliere tutti, ci mancherebbe, ma non il peccato quello è scontato! e su questo la chiesa, nell’aprire le braccia (venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorero’….) ci deve aiutare ad abbandonare la schiavitù! Ad essere liberi! A fare Pasqua!
A me sembra che carichino gli altri di pesi che poi gli altri non toccano nemmeno con un dito. Il fatto si ritenere che certe sciocchezze religiose siano vere contrariamente a quanto dice la scienza è purtroppo un male comune. Tra l’altro spero che prima o poi qualcuno si stufi di sentirsi dare del “contro natura” e faccia una bella denuncia. Magari così si inizierà a ragionare e a pensare a quello che si dice.
Nessuno dice dentro la chiesa che l’omossessuale è un criminale, finiamola con questo sistema di aggressione wokkista, sono solo peccatori come me e come tanti che, come l’adultero/a, non devono avere la pretesa di aver approvato un atto che è peccato! Ma provare ad abbandonarlo come tutti quelli che (io in primis) ogni giorno combattono per abbandonare il peccato con l’aiuto delle ermi che la CHIESA CATTOLIA offre (ascolto della Parola, confessione, eucarestia, ecc…). Poi si questo non sta bene si puo’ scegliere una cosa diversa dal cattolicesimo, non pretendere di cambiare i pilastri di una fede!
Sono perfettamente d’accordo con l’Autore.
Il fatto che si sia data notizia pubblicamente dell’incontro è molto significativo e, molto probabilmente, significa che papa Leone XIV proseguirà sulla strada segnata da Francesco.
In ogni caso il nuovo papa, prima o poi, dovrà dire chiaramente cosa intende fare e comportarsi di conseguenza: vuole continuare ad adoperare il piccone lasciatogli in eredità dal suo immediato predecessore o riparare ai danni già fatti?
Il tempo darà una risposta e la prudenza, dimostrata finora dal papa agostiniano, non riuscirà, ancora per molto, a mascherare la necessità di assumere una posizione chiara e netta.
Caro e ben risentito Adelmo, piuttosto che prudenza è che abbiamo il Papa ancora in rodaggio come le macchine nuove e sino al primo tagliando non può spingere al massimo il. motore. Certamente se lo vedesse Sant’Agostino (che comunque in vita ha rivisto alcune sue posizioni) con le sue indicazioni del suo tempo quando non si chiamavano LGBTQ. Ad ogni modo, il processo di Francesco è irrevertibile e Papa Leone, siccome è giusto, proseguirà lungo questo itinerario
Beh da una parte rimane l’apertura, ma, come è stato chiaro, fin da subito questo Papa in questo momento ha altre priorità e, peraltro, l’incompiuto pontificato di Francesco porta in dotazione una serie di sfide che Leone deve affrontare (https://iltuttonelframmento.blogspot.com/2025/08/le-sfide-della-chiesa-con-leone-xiv.html).
Strano: il sito oggi si ricorda che esiste un nuovo Papa… :-))))))
Non fa poi così ridere.
Per essere onesti devo dire che America ha reso un ottimo servizio ai primi mesi di pontificato. Sempre riportato ogni discorso o evento particolare, fatto analisi pacate e fiduciose, contribuito a rasserenare un passaggio impegnativo. Dato che, nella situazione attuale, l’elezione di un pontefice americano non è certo casuale mi fa piacere che sia stata accolta bene proprio oltremare.
Più che altro stavolta c’era qualche cosa da dire. Ha iniziato a prendere qualche posizione interessante e non scontata. Finora ha parlato di pace (e ci mancherebbe non lo facesse) ma finalmente iniziamo a capire qualcosa di più.
Quindi Papa Francesco = Lgbtq? Più che altro ha appena annunciato che riceverà anche Herzog quindi con lo stesso criterio il Papa ha deciso di sostenere Israele!!
Facciamo che riceve tutti e non significa nulla di particolare essere ricevuti o meno (ci è andato anche Salvini).
Resta che America ha svolto ugualmente bene il suo compito, informando sulle piccole e grandi attività di Leone, poi ognuno è libero di farsi una sua opinione ragionata. Bravi.