
Il vescovo Dr. Heiner Wilmer (diocesi di Hildesheim) e il vescovo Thomas Adomeit (presidente del Consiglio della Confederazione delle Chiese evangeliche della Bassa Sassonia) si scambiano l’accordo firmato sulla nuova materia di insegnamento “Religione cristiana”. A sinistra, accanto a loro, la ministra della Cultura della Bassa Sassonia Julia Willie Hamburg. Foto: Jens Schulze.
In Bassa Sassonia ci sarà presto una nuova materia scolastica: il 5 settembre 2025, presso la sede del governo regionale ad Hannover, le Chiese evangeliche e le diocesi cattoliche della Bassa Sassonia hanno firmato un accordo con il Land della Bassa Sassonia per l’introduzione della materia “Religione cristiana secondo i principi evangelici e cattolici” (in breve: religione cristiana).
Al posto delle attuali materie di religione evangelica e religione cattolica, nelle scuole pubbliche di istruzione generale verrà introdotta una materia di religione il cui contenuto sarà di competenza congiunta delle diocesi cattoliche e delle Chiese evangeliche della Bassa Sassonia. La materia sarà introdotta in modo progressivo nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado a partire dal 01.08.2026. In questa forma, la materia è unica in Germania.
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“Con la nuova materia ‘Religione cristiana’ diamo un segnale pionieristico di dialogo e cooperazione. Un insegnamento religioso condiviso è un segnale importante e attuale, soprattutto al giorno d’oggi: offre agli studenti l’opportunità di riflettere sulla diversità e sulle differenze e di sviluppare rispetto e tolleranza verso gli altri. In questo modo, la nuova materia scolastica ‘Religione cristiana’ non solo darà un importante contributo all’educazione religiosa dei bambini e dei giovani nella Bassa Sassonia, ma rafforzerà anche in modo significativo i valori democratici che caratterizzano la nostra convivenza” – ha affermato la ministra della Cultura Julia Willie Hamburg, che ha firmato l’accordo per lo Stato della Bassa Sassonia.
Nel maggio 2021, i referenti scolastici ecclesiastici hanno presentato un documento base che ha aperto la discussione per un ulteriore sviluppo dell’attuale insegnamento confessionale e confessionale-cooperativo della religione verso un insegnamento della religione cristiana condiviso. A ciò ha fatto seguito un ampio processo di consultazione a diversi livelli.
Tra le altre cose, nell’ottobre 2022 le Chiese hanno invitato a un simposio in cui sono stati presentati e discussi un parere legale, dichiarazioni e prospettive per un possibile insegnamento della religione cristiana sotto la responsabilità comune. I negoziati ufficiali con il Land della Bassa Sassonia sull’introduzione della nuova materia sono iniziati nei primi mesi del 2023.
Nel dicembre 2024 le cinque Chiese evangeliche della Bassa Sassonia e le quattro diocesi cattoliche hanno firmato un accordo sull’introduzione di un insegnamento della religione cristiana sotto la responsabilità congiunta. La firma dell’accordo tra le Chiese e il Land è ora l’ultimo passo giuridicamente necessario prima dell’avvio dell’introduzione della nuova materia nell’anno scolastico 2026/2027.
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“Sono molto grato che lo Stato e le Chiese siano congiuntamente responsabili dell’insegnamento della religione e stiano ora avviando la nuova materia. La particolarità della materia ‘Religione cristiana’ è che si orienta costantemente agli studenti: alle loro domande, alle loro esperienze e alle loro risposte” – ha affermato il vescovo Thomas Adomeit (Oldenburg), presidente del Consiglio della Confederazione delle Chiese evangeliche della Bassa Sassonia.
“La religione cristiana, con i suoi principi fondamentali evangelici e cattolici, costituisce la base e influenza anche la prospettiva sulle altre confessioni, come l’ortodossia e le altre religioni, come l’ebraismo e l’islam. A ciò si aggiungono filosofie e visioni del mondo. L’obiettivo è che gli studenti acquisiscano una formazione religiosa e possano chiarire per sé stessi cosa “hanno nel cuore”, cosa dà senso e orientamento alla loro vita e dove trovano comunità. Questo è particolarmente importante in questo momento”.
Nella Bassa Sassonia, nell’anno scolastico 2023/2024, un totale di ben 536.000 studenti hanno frequentato corsi di religione evangelica, cattolica o confessionale cooperativa. Quasi 239.000 studenti hanno frequentato lezioni di religione confessionale cooperativa, 260.000 lezioni di religione evangelica e 37.000 lezioni di religione cattolica. 218.000 studenti hanno scelto di frequentare le materie “Valori e norme” e “Filosofia”.
La percentuale di studenti che frequentano lezioni di religione cristiana in Bassa Sassonia era quindi del 66% nell’anno scolastico 2023/2024. La percentuale di studenti appartenenti alla Chiesa evangelica o cattolica era pari a circa il 53% nel 2023. Come in passato, gli studenti di altre confessioni o religioni, nonché quelli senza confessione, sono invitati a partecipare alla nuova materia didattica su loro richiesta.
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Per la Chiesa cattolica, il vescovo Heiner Wilmer SCJ (diocesi di Hildesheim) ha affermato che “la nuova materia didattica è il logico sviluppo dell’insegnamento religioso confessionale cooperativo, praticato con successo in Bassa Sassonia da oltre due decenni. La nuova materia offre ai giovani un orientamento attraverso la testimonianza comune e allo stesso tempo diversificata dei valori cristiani. Essa evidenzia punti in comune e differenze, li riflette e rende così tema di discussione la diversità confessionale, ma anche quella delle altre confessioni, religioni e visioni del mondo. In questo modo promuove la capacità di una percezione differenziata e della formazione dell’identità, unita a un’apertura orientata al dialogo verso altre convinzioni religiose e verso chi non professa alcuna confessione. L’educazione religiosa è più della semplice trasmissione di conoscenze in materia di religione. È un invito a confrontarsi con questioni esistenziali, a riflettere sui progetti di vita e a sviluppare un’identità capace di dialogo. Crea spazio per la comprensione, il dialogo, il rispetto e l’umanità”.
Oltre ai vescovi Wilmer e Adomeit, hanno partecipato alla cerimonia ufficiale ad Hannover anche il vescovo Dr. Dominicus Meier (Osnabrück), la presidentessa della Chiesa evangelica riformata Dr. Susanne Bei der Wieden (Emden), i vescovi regionali Ralf Meister (Hannover) e Dr. Oliver Schuegraf (Schaumburg-Lippe), il vescovo ausiliare Wilfried Theising (Vechta), il vicario generale Mons. Dr. Michael Bredeck (Paderborn) e il consigliere ecclesiastico regionale Thomas Hofer (Braunschweig).
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Da circa due anni e mezzo, gruppi di lavoro delle Chiese e del Land hanno preparato le basi curricolari e organizzative per l’introduzione della nuova materia e stanno elaborando offerte di formazione continua e concettualizzazione. I curricula di base per la nuova materia “Religione cristiana” nella scuola primaria e secondaria di primo grado sono attualmente in fase di consultazione pubblica e dovrebbero essere completati nell’autunno di quest’anno. Successivamente, le scuole potranno testarli ed elaborare i propri programmi didattici. La commissione incaricata di elaborare le linee guida per la materia nelle scuole professionali inizierà il proprio lavoro nei prossimi giorni.
“L’insegnamento della religione nelle scuole pubbliche è qualcosa di speciale e prezioso. È l’unica materia scolastica protetta dalla Costituzione, perché riguarda l’esercizio della libertà religiosa positiva. Durante l’insegnamento della religione, gli studenti imparano, tra l’altro, a comprendere meglio la propria religione e altre religioni e visioni del mondo e ad avviare un dialogo con altre convinzioni. A tal fine, la nuova materia “Religione cristiana” offre ora un quadro sostenibile per il futuro, nonché molte opportunità e prospettive” – ha affermato il Prof. Felix Bernard dell’Ufficio cattolico della Bassa Sassonia.
“Quando, quasi esattamente sei anni fa, sono nate le prime idee per un insegnamento religioso sostenuto congiuntamente dalle diocesi cattoliche e dalle Chiese evangeliche regionali, non eravamo sicuri che questa idea sarebbe potuta diventare operativa davanti alla realtà ecclesiastica e scolastica. Oggi, dopo innumerevoli consultazioni, negoziati, perizie e bozze di testo, è certo che questa idea non era solo un sogno, ma ha aperto nuove possibilità innovative” ha affermato la consigliera ecclesiastica Dr. Kerstin Gäfgen-Track in qualità di rappresentante della Confederazione delle Chiese evangeliche della Bassa Sassonia. “Nel frattempo sono in molti a sviluppare e approfondire insieme a noi questo insegnamento religioso per gli studenti. In questo modo, come Chiese, abbiamo ridefinito i nostri punti in comune e imparato a considerare le differenze come un arricchimento”.






La Germania ha un.periodo storico di cinquecento anni segnato da una forte presenza di cattolicesimo e di protestantesimo, che ha generato incomprensioni, lotte e scontri. Ben venga dunque il tentativo intrapreso. In Italia la situazione è ben diversa e bisogna essere onesti nel riconoscerla. L’insegnamento della religione a scuola serva a comprendere la cultura nazionale e non diventi una modalità di fare catechismo. Si aiutino gli alunni e gli studenti a entrare in un museo e comprendere le opere artistiche che vi sono esposte, a leggere passi della letteratura italiana in profondità…
Mah… l’insegnamento di Religione nelle scuole non deve servire a comprendere la cultura nazionale… o l’arte… o la letteratura. Tutto questo, ma non solo. Dovrebbe servire a dare chiavi di lettura della società multiculturale in cui viviamo, alla luce dell’insegnamento del cristianesimo, ad aiutare i ragazzi a riconoscere il senso religioso, le domande di infinito, che ogni uomo di ogni cultura si porta dentro e come ha trovato, l’essere umano, nella fede, le sue risposte. Presentare non solo la fede cristiana cattolica, ma illustrare come sono tanti i desideri, le domande esistenziali, alcune intuizioni che ci accomunano agli altri uomini, anche di religioni differenti. I ponti non si fanno tra cattolici o tra cristiani e basta. I ponti sono dialogo, anche con le altre religioni. Le religioni sono il tentativo dell’essere umano di riallacciare un rapporto con Dio e trovare il senso dell’esistenza. La religione cattolica porta la sua novità con la persona di Gesù Cristo, ma non dimentichiamoci, che lo Spirito soffia dove vuole… e regala intuizioni, si fa conoscere, anche da chi non è ancora stato raggiunto e/o forse non lo sarà mai, dal vangelo.