
Questo prezioso strumento di studio esce come opera postuma di mons. Antonio Pitta, docente di Nuovo Testamento in varie Università pontificie (in particolare alla Lateranense), deceduto il 1° ottobre 2024 a soli 65 anni a opera ormai compiuta. Il prof. Francesco Filannino, coautore del volume, docente incaricato di Lingue bibliche e Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Lateranense e invitato presso il Pontificio Istituto Biblico ne ha curato la revisione finale in vista della pubblicazione.
Nell’introduzione al loro lavoro, gli autori espongono in sintesi varie indicazioni concrete per l’utilizzo della loro opera. Le citiamo per la loro estrema chiarezza e utilità. La presentazione sinottica dei testi evangelici segue l’ordine cronologico generalmente accettato (Mc, Mt, Lc) e non quello canonico (Mt, Mc, Lc).
I due studiosi propongono dapprima (pp. 13-196) i testi di duplice, triplice (e quadruplice) tradizione contenuti in Mc, secondo la sequenza narrativa, a cui sono affiancati i relativi passi paralleli in Mt e Lc (e, dove attestati, in Gv).
Seguono i testi di duplice (e triplice) tradizione contenuti nel Vangelo di Matteo, secondo la sua sequenza narrativa, giustapposti con i loro paralleli lucani (e, dove presenti, giovannei). Un piccolo spazio viene dato anche ai passi che l’evangelista Luca condivide con il Quarto Vangelo.
Infine, sono considerati i materiali propri (Sondergut) dei singoli Vangeli Sinottici (pp. 197-232).
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Occorre tener presente che l’opera presente si pone in stretta relazione continuità con il volume L’officina del Nuovo Testamento, pubblicato dagli stessi autori presso le Edizioni San Paolo, Milano 2024. Esso raccoglie 105 voci tra figure retoriche e sistemi argomentativi, attinti dai trattati di retorica classica e presenti nel Nuovo Testamento.
A differenza di quest’ultimo, il presente volume limita il suo oggetto ai Vangeli (soprattutto sinottici), chiamando in causa il Quarto Vangelo o altri scritti neotestamentari soltanto in presenza di paralleli significativi.
Il volume Officina resta importante per la comprensione dell’attuale: ad esso, infatti, si rimanda per le definizioni delle figure retoriche e dei sistemi argomentativi a cui si fa riferimento in questa Sinossi.
Nella presente Sinossi, quando i passi paralleli sono accomunati da una figura o da un sistema argomentativo principali, essi sono riportati accanto alle citazioni dei passi, prima della loro presentazione su colonne sinottiche.
Quando passi paralleli non sono caratterizzati dalla presenza di una medesima figura principale, il tropo o sistema argomentativo è riportato accanto alla citazione del rispettivo passo, al di sopra della traduzione, ed è posto in una parentesi e introdotto da una freccia.
Laddove, in presenza di passi paralleli non accomunati da una figura principale, non è riportata per il singolo passo alcuna figura retorica o sistema argomentativo, significa che il passo ne è privo.
All’interno della traduzione dei singoli passi sono segnalate le figure secondarie, poste all’interno di una parentesi e introdotte da una freccia.
Nella presentazione dei testi dei materiali propri (Sondergut, pp. 197-232) si riporta, subito dopo la citazione del passo, in parentesi e introdotto da una freccia, il tropo o sistema argomentativo che attraversa l’intero passo riportato. Altrimenti, in assenza di una figura dominante, le singole figure presenti sono riportate all’interno della traduzione del passo.
Al termine della presentazione sinottica dei passi paralleli e dei Sondergut, in tabella (pp. 233-248) sono riportate le statistiche circa l’occorrenza di ciascuna figura o argomentazione nei Vangeli Sinottici.
Le traduzioni sono state condotte sull’edizione critica del Nuovo Testamento curata da Nestle e Aland, nella sua 28ª edizione (2012). Le varianti testuali, segnalate nell’edizione critica fra parentesi quadre, sono state riportate in questo modo anche nelle traduzioni.
La traduzione dei testi evangelici è funzionale alle figure retoriche o argomentazioni in esse rinvenute. Pertanto, in alcuni casi è stato necessario operare traduzioni che forzano la lingua italiana, ma permettono di individuare con maggiore semplicità e chiarezza la figura riportata (per esempio, chiasmo, commutazione, figura etimologica, parechesi, paronomasia, climax, iperbato).
Parti del testo greco sono riportate solo laddove la figura presente in un passo lo richieda necessariamente, pena l’impossibilità della sua comprensione.
Sia i passi disposti in colonne sinottiche (pp. 13-196), sia quelli appartenenti ai Sondergut (pp. 197-232), sono delimitati tenendo conto delle unità di senso che uno o più versetti formano e della presenza di una figura o sistema argomentativo al loro interno. Nei limiti del possibile, si è evitato di dividere i versetti che formano una frase compiuta.
Per l’evidenziazione di alcune figure si è fatto ricorso ad alcuni accorgimenti grafici: il grassetto per anadiplosi, anafora, anfibolia, antanaclasi, antonomasia, aporia, aposiopesi, catacresi, endiadi, endiatri, epifora, eufemismo, gezērâ shawâ, inclusione, metonimia, perifrasi, pleonasmo, polisindeto, raddoppiamento, sineddoche, zeugma. Soltanto per la brachilogia si è ricorso all’uso del corsivo.
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In sintesi, l’opera si articola nella maniera seguente.
Dapprima viene riportato il materiale di molteplice tradizione (pp. 13-196), quindi il materiale proprio (o Sondergut, pp. 197-232): Marco (p. 199), Matteo (pp. 200-212), Luca (pp. 213-232).
Vengono quindi riportate le tabelle delle ricorrenze delle figure e dei sistemi argomentativi (pp. 233-248): Sinottici (pp. 235-237), Marco (pp. 238-240), Matteo (pp. 241-244), Luca (pp. 245-248).
Chiude il volume una bibliografia scelta (pp. 249-250).
L’opera è uno strumento di studio e di consultazione, dal taglio tecnico ma ricca per la traduzione dei testi e per l’analisi retorica dei sistemi argomentativi dei Vangeli, che mostrano come i loro autori fossero pienamente inseriti nell’ambiente letterario del loro tempo.
Francesco Filannino dedica con affetto il volume al suo maestro: «Ad Antonio Pitta, maestro di esegesi e retorica, studioso appassionato, con infinita gratitudine, in memoriam». Sono i sentimenti che provano tutti coloro che hanno apprezzato i lavori di Pitta sui Vangeli Sinottici e sull’epistolario paolino.
Ricordiamo che il 18 gennaio 2025 è deceduto, a 88 anni, un altro grande studioso del Nuovo Testamento e, in specie, delle lettere di Paolo, mons. Romano Penna, maestro di Pitta e di varie generazioni di esegeti. A entrambi vadano sentita gratitudine e preghiere affettuose.
Francesco Filannino – Antonio Pitta, La sinfonia delle differenze. Sinossi retorica dei Vangeli, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2025, pp. 258, € 24,00.





