
Si apre un nuovo anno accademico per l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «A. Marvelli» delle Diocesi di Rimini e di San Marino-Montefeltro. Una Laurea Triennale e Magistrale in Scienze Religiose, una Scuola di Alta Formazione in Arte Sacra e Turismo Culturale-Religioso, un Corso di Alta Formazione in Dialogo Interreligioso e Relazioni internazionali ma anche brevi corsi online e un Percorso di teologia pastorale compongono la ricca offerta formativa di questo Istituto che va oltre l’orizzonte delle due Diocesi. Ne parliamo con il direttore.
Imparare a guardare la realtà più a fondo, per aprire gli occhi e così lasciarsi rivelare a sé stessi dal Mistero santo che, a sua volta, si manifesta nello sguardo vivido, mite e benevolo di Gesù: questo il senso di una esperienza accademica che vuole invitare tante più persone a scoprire il mondo degli studi biblici e teologici. Il prof. Marco Casadei, direttore dell’Istituto e docente di teologia fondamentale, ci aiuta a conoscere meglio la realtà accademica riminese e a scoprire le novità in cantiere.
- Tra le novità di questo anno accademico c’è sicuramente la collaborazione con il Coordinamento teologhe italiane, un unicum nel panorama degli studi teologici italiani. Che cosa significa per voi questa collaborazione?
Dopo un ampio confronto interno nelle sedi collegiali dell’Istituto si è deliberato di procedere nella direzione di questa nuova collaborazione. Una novità di grande rilievo per l’ISSR «A. Marvelli» perché consideriamo il Coordinamento teologhe italiane un’importante risorsa per tutta la teologia italiana. Si tratta di una collaborazione che ci onora perché ci permette di elaborare il pensiero teologico in una prospettiva sempre più interdisciplinare e transdisciplinare e sempre meno ostaggio di precomprensioni, come quella in ordine a un presunto pensiero «neutro» o alla più mediatica questione di genere. Poter elaborare una riflessione insieme alle teologhe italiane rappresenta un avanzamento, pur in continuità con i nostri obiettivi storici e la tensione a produrre un pensiero scientifico a servizio della costruzione di una società sempre più fraterna.
- Novità anche sul versante della Scuola di Alta Formazione in Arte sacra e Turismo culturale-religioso, che cosa comportano?
Dopo alcune edizioni si è ritenuto di aggiornare questa proposta formativa, volta a formare professionisti esperti nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiale, con nuovi insegnamenti. Mentre, infatti, si consolida la collaborazione con i campus UniBO di Rimini (Centro Avanzato Studi sul Turismo) e di Ravenna (Dipartimento Beni Culturali), con convegni e seminari di studio congiuntamente organizzati, si sta contemporaneamente avviando un promettente rapporto istituzionale con il Dipartimento delle Arti (ex DAMS) di UniBo. Sia la ricalibratura dei corsi che l’inserimento di nuovi docenti – tra i quali esperti apprezzati come Don Alessio Geretti, Emanuela Penni, Emanuela Fogliadini, Suor Maria Gloria Riva – permetteranno alla Scuola di corrispondere con sempre più efficacia alle esigenze di approfondimento, tanto in ambito lavorativo (professionisti e operatori nel campo dell’arte, della cultura, della formazione e del turismo), quanto a livello di ricerca personale. L’avvio delle attività curricolari è programmato per metà ottobre 2025 [1].
- Continua anche l’esperienza dei Per-Corsi AAC (Ascolto Attivo Cercasi), un’offerta formativa articolata e aperta a tutti, prevalentemente in modalità online, pensata per favorire un approccio nuovo e coinvolgente alla teologia, alla Bibbia e al dialogo con la cultura contemporanea. Quali i temi che verranno affrontati quest’anno?
I nostri corsi facoltativi sono denominati «Ascolto Attivo Cercasi» (Per-Corsi AAC), proprio perché individuano nell’ascolto integrale la figura antropologica essenziale anche secondo la prospettiva teologico-biblica ed ecclesiale. Si allarga e diversifica ulteriormente anche questa proposta per offrire a tutti e tutte la possibilità di affacciarsi alla realtà dell’Istituto con percorsi brevi collocati in orari generalmente compatibili con gli impegni lavorativi e fruibili secondo la comoda modalità online.
In generale, la scelta di mantenere una percentuale della formazione secondo una didattica «a distanza» non va intesa nei termini di un abbassamento di livello in ordine alla qualità e alle esigenze imposte dal tenore scientifico degli insegnamenti. Semmai va commisurata allo sforzo di non rinunziarvi affatto, mentre si tenta una integrazione con le possibilità offerte dalle nuove tecnologie e gli stessi docenti dell’ISSR si mettono in gioco nell’apprendimento e nell’aggiornamento di sempre più efficaci e performanti riformulazioni delle didattiche.
- A chi e perché suggerirebbe di intraprendere studi teologici?
I nostri studi sono aperti a tutti/e coloro che desiderino allargare il proprio sguardo, nutrire la propria spiritualità e la propria fede con il contributo prezioso e non surrogabile delle scienze umane.
Chi intraprende un percorso all’ISSR spesso sente forte la vocazione per il mondo della scuola e desidera formarsi per diventare insegnante di religione. Ma non solo: i corsi dell’Istituto si rivolgono anche a operatori e operatrici pastorali, educatori, catechisti, capi scout e tutti coloro che hanno responsabilità educative ed ecclesiali.
Ci sono poi corsi per ministri, religiosi e religiose, presbiteri e per chiunque sia avvertito rispetto all’esigenza e alla responsabilità di mantenersi aggiornato nel tempo della complessità e di un mondo che cambia a velocità mai conosciute prima. Lo stesso vale per professionisti e operatori culturali che desiderano approfondire specifici aspetti: si pensi alle guide turistiche che si iscrivono alla Scuola di Alta Formazione per conoscere meglio l’ambito dell’arte sacra o a mediatori culturali, operatori sociali, medici, insegnanti… che hanno scelto il Corso in Dialogo interreligioso per essere ancora più preparati e attenti alle sfide del nostro tempo.
Come ogni anno attendiamo tutti coloro che sentono l’esigenza di prendere in seria considerazione la spinta interiore e il desiderio di approfondire la propria fede, sentendosi responsabili di renderla una fede pensante, per un credere più maturo e spiritualmente accordato alla complessità del tempo presente.
[1] Tra i corsi in partenza nel primo semestre: “Mistica delle relazioni” (con la prof.ssa Chiara Vitale), “Liturgia ed evangelizzazione” (con il prof. Marcello Zammarchi), “Il Dio della Bibbia e la violenza. La proposta alternativa di Gesù di Nazareth” (con il prof. Luca Spegne) e, infine, un Per-corso di improvvisazione teatrale con la coach Erica Brunello. Nel secondo semestre sono previsti nuovi percorsi su don Oreste Benzi e la “mistica della tonaca lisa” (prof.ssa Elisabetta Casadei), musica sacra (prof. Alessandro Casali), arte e architettura (prof. Auro Panzetta), riflessioni sulla Chiesa tra Lumen Gentium ed Evangelii Gaudium (prof. Filippo Gridelli). Torneranno anche lo Psicodramma biblico (prof.ssa Claudia Baldassari), il percorso su Ruth e Giona con il pastore valdese Alessandro Esposito e la proposta formativa sui giovani a cura della prof.ssa Paola Bignardi, che si concluderà al Monastero delle monache agostiniane di Pennabilli.





