
Immagine postata sul sito della Casa Bianca.
La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha recentemente approvato una legge di bilancio contraria alla dottrina sociale cattolica. Il disegno di legge è ora in attesa di essere discusso al Senato. Esso dovrebbe essere fermamente contrastato.
Inoltre, la Chiesa e i vescovi degli Stati Uniti dovrebbero prendere l’iniziativa di denunciare questo disegno di legge e invitare i cattolici a impegnarsi per la sua bocciatura. A causa dei suoi effetti complessivi sui più bisognosi, l’approvazione di questo bilancio sarebbe un fallimento morale per l’intera società americana. Se la Chiesa non si opporrà con la massima chiarezza, perderemo la credibilità della nostra testimonianza al Vangelo e al comandamento di Cristo di prenderci cura degli “ultimi”.
Un Robin Hood al contrario
Conosciuto come One Big, Beautiful Bill Act, il disegno di legge è tutt’altro che bello, almeno dal punto di vista dell’insegnamento cattolico.
In sostanza, ruba ai poveri per dare ai ricchi e lascerà milioni di cittadini statunitensi a basso reddito in difficoltà. Inoltre, finanzia una campagna di deportazioni di massa che separerà le famiglie di immigrati e danneggerà profondamente i bambini, compresi quelli che sono cittadini statunitensi. E questa è solo la punta dell’iceberg.
Si stima che la legge taglierà 700 miliardi di dollari in 10 anni alla spesa sanitaria, lasciando 7,6 milioni di famiglie americane senza copertura sanitaria. Riduce anche la spesa per l’assistenza alimentare ai più poveri del Paese di circa 300 miliardi di dollari in 10 anni, con ripercussioni negative su 40 milioni di persone a basso reddito, tra cui 16 milioni di bambini.
Fino a 5,4 milioni di persone all’anno potrebbero perdere l’assistenza alimentare a causa dei tagli. Secondo il Congressional Budget Office, il disegno di legge trasferisce ricchezza dai cittadini con il reddito più basso al 10% più ricco, il più grande travaso nella storia degli Stati Uniti.
Contro gli immigrati e gli americani poveri
In materia di immigrazione, stanzia 75 miliardi di dollari per una campagna di espulsioni di massa che include finanziamenti per centri di detenzione e un aumento sostanziale del personale addetto al controllo delle frontiere e all’interno del Paese.
Consente a questi agenti di espellere le persone sulla base del sospetto di attività illegali, senza alcun controllo giudiziario. Inoltre, aumenta le tasse per benefici quali lo status di protezione temporanea, l’ingresso temporaneo per ragioni umanitarie e i permessi di lavoro per i richiedenti asilo, rendendo questi importanti meccanismi di protezione inaccessibili alle famiglie che ne hanno diritto.
A peggiorare le cose, il disegno di legge mina altri importanti insegnamenti della Chiesa, come la necessità di una struttura fiscale progressiva basata sulla capacità contributiva e di misure per combattere il cambiamento climatico, poiché aumenta le tasse sui lavoratori poveri e abroga i crediti d’imposta per l’energia pulita.
L’elenco potrebbe continuare. La crudeltà di questo disegno di legge è epocale.
Contro la dottrina sociale della Chiesa
Questo disegno di legge viola diversi principi della dottrina sociale cattolica. Il primo è l’opzione preferenziale per i poveri, che insegna che i più vulnerabili hanno diritto all’attenzione e aiuto del resto della società. Il secondo è il principio di solidarietà, secondo cui tutte le persone sono interconnesse e chi ha più mezzi deve impegnarsi a favore degli emarginati della società.
E forse il principio più importante violato è quello della promozione del bene comune, affinché tutti i membri della società abbiano la possibilità di prosperare e diventare membri a pieno titolo della comunità.
Una legge che crea povertà
Così come è stato approvato dalla Camera dei Rappresentanti, questo disegno di legge abbandona a sé stessi i più vulnerabili tra noi, amplia il divario economico e umano tra ricchi e poveri e ignora il bene comune a vantaggio solo dei più ricchi del nostro Paese.
Quali sarebbero i costi umani di questo disegno di legge? È probabile che milioni di persone cadranno in povertà, costrette a fare affidamento sulle comunità parrocchiali, gruppi religiosi e sulle organizzazioni caritative private, come quelle cattoliche, per sopravvivere.
Molte persone rimarranno senza assistenza sanitaria, almeno fino a quando non arriveranno al pronto soccorso, quando le loro condizioni saranno già critiche. Le famiglie di immigrati, molte delle quali siedono ogni domenica sui banchi della chiesa, saranno separate, traumatizzando i bambini.
Chiesa cattolica: a voce alta per fermare la legge di bilancio
C’è un altro fattore che la Chiesa deve considerare in questo dibattito: la sua autorità morale. Se la Chiesa non difenderà i poveri e gli emarginati della nazione, in linea con l’insegnamento cattolico, la sua voce morale sarà indebolita in futuro.
Ci sono momenti in cui la Chiesa deve rinunciare alle considerazioni politiche e prendere posizione, anche se questo sforzo non ha successo. Questo è uno di quei momenti.
C’è ancora tempo per sconfiggere questa legge, o almeno per modificarla in modo sostanziale, poiché il Senato degli Stati Uniti deve ancora esaminarla. Ma ciò non accadrà a meno che la Chiesa non dichiari inequivocabilmente la sua opposizione al disegno di legge della Camera e a qualsiasi versione simile del Senato.
Un approccio che si oppone a parti della legge ma indica il sostegno ad altre disposizioni – come è stato fatto quando il disegno di legge era all’esame della Camera – offre ai legislatori una copertura per votare a favore del disegno di legge nel suo complesso.
Ci sono però altri modi per sostenere le poche parti del disegno di legge che lo meritano. Non dovrebbero essere ottenute a spese dei più poveri della società.
In termini umani, il “grande e bellissimo disegno di legge” dell’amministrazione Trump è in realtà molto brutto. Per il bene della nostra Chiesa e della nostra nazione, invito i miei confratelli vescovi e la comunità cattolica di tutto il Paese a contattare i propri rappresentanti eletti e a presentare una petizione per la sua bocciatura.






What really resonated with me is the way the article highlights disparities in enforcement. This law, while framed under a positive headline, ends up disproportionately affecting the most at-risk communities—new immigrants, low-income families, and people caught in bureaucratic gray zones. It serves as a sobering reminder that legislation isn’t just about intent; it’s about who it touches in real life.
I was particularly struck by the anecdotal examples—families separated over minor documentation errors, or individuals fined exorbitantly for honest mistakes. These stories bring the human cost to light. They show that even laws wrapped in benign titles can turn anything but harmless once they’re actually applied.
What makes this article meaningful is its invitation to dive deeper. It doesn’t just critique the bill; it calls on readers to question how we translate “good intentions” into public policy. Are there robust oversight mechanisms? Feedback loops from affected communities? Or does the bill simply march forward while those most vulnerable fall through the cracks?
È una legge di destra. La destra ha mai aiutato i poveri? Se lo ha fatto è solo per poi mandarli in guerra.
in Argentina le politiche di Milei stanno riducendo la poverta’ ,mentre in Venezuela i comunisti al potere non hanno fatto altro che aggravare la poverta’.
In Cina i comunisti hanno reso il paese una potenza economica. Ma mi pare una modalità di confronto piuttosto sciocca.
In generale la destra ha sempre pensato ai ricchi e non mi sembra che Milei faccia la differenza. Prego legga:
https://www.ilsole24ore.com/art/argentina-milei-tasso-poverta-balza-529percento-AGw6i7E
https://www.valigiablu.it/mense-popolari-fame-poverta-argentina-milei/