“Dire Dio oggi”: un volume

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battisteroIl tema di Dio, oggi, sembra non suscitare grande interesse. Forse perché, a differenza del passato, l’interrogativo sul credere o non credere ha lasciato il posto a una indifferenza che, a onor del vero, riguarda anche altri temi fondamentali. Non si può, però, affermare che Dio non continui a inquietare l’uomo contemporaneo, se includiamo le riflessioni sull’origine della vita, sul suo senso, temi che toccano la vita non solo dei credenti.

A partire dal pensiero di Karl Rahner, cristiano, gesuita e teologo, che sul mistero di Dio meditò nel corso di tutta la sua esistenza, il volume Dire Dio oggi. Sulle tracce di K. Rahner (Pazzini Editore, Rimini 2025, 156 pp., 13 euro), curato da don Francesco Strazzari prete vicentino, vuole essere un piccolo strumento di aiuto alla riflessione in un tempo, il nostro, segnato da questa indifferenza o poca attenzione alla domanda su Dio.

I testi contenuti nel libro affrontano il tema dal punto di vista cristiano. Sono voci diverse, perché segnate da storie ed esperienza di vita diverse e per questo interessanti e stimolanti. Il lettore, pertanto, troverà testimonianze che esprimono situazioni di vita dove vivere la fede è stata una sfida impegnativa e rischiosa, oppure una presenza debolmente significativa in un contesto sociale di minoranza e di indifferenza, come anche pagine di studio teologico apparentemente più aride, di difficile comprensione al punto di voler sospendere la lettura. In ogni caso, si tratta del pensiero di persone del nostro tempo, che, invitate a meditare su come dire Dio oggi, hanno aperto con libertà, con sincerità, con generosità il loro cuore e la loro mente per condividere la domanda sul credere.

Chi cerca delle risposte alle questioni fondamentali, certamente non le troverà in questo volume, perché il motivo della sua pubblicazione è un altro: far sì che l’interrogativo su Dio non venga accantonato per aiutare così l’uomo d’oggi a non perdere il desiderio e la curiosità di continuare a cercare il senso profondo del mistero della vita e dell’uomo. Scriveva papa Paolo VI che «per conoscere l’uomo, l’uomo vero, l’uomo integrale, bisogna conoscere Dio e per conoscere Dio, bisogna conoscere l’uomo» (Allocuzione finale del Concilio Vaticano II, 7 dicembre 1965).

La lettura del testo richiede impegno e fatica, prezzo che merita di essere pagato, se c’è la volontà e la gioia di vivere interrogandosi, giorno dopo giorno, nella ricerca continua di quella verità che, per il cristiano, ha il nome ed il volto di Gesù Cristo.

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Un commento

  1. Mauro Mazzoldi 26 giugno 2025

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