La Chiesa di Papa Francesco rinnova il dialogo con l’arte attraverso una serie di progetti in vista del Giubileo 2025, coordinati dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione. Questo percorso, presentato il 12 febbraio dal cardinale José Tolentino de Mendonça nella Sala Stampa della Santa Sede, coinvolge oltre 7.000 partecipanti registrati da 60 nazioni, con l’obiettivo di raggiungere una partecipazione globale di 10.000 persone da 100 paesi. Al centro delle iniziative, come sottolineato da Tolentino, c’è la speranza, definita «un’esperienza antropologica globale» e «bene di prima necessità», da tradurre in occasioni creative per risvegliarla in ogni individuo.
Conciliazione 5: Arte e impegno sociale
Cuore simbolico è l’inaugurazione di Conciliazione 5, spazio espositivo permanente vicino a Piazza Vaticana, che apre il 15 febbraio con una mostra curata da Cristiana Perrella. L’artista cinese Yan Pei-Ming presenta 27 ritratti ad acquerello di detenuti del carcere romano di Regina Coeli, realizzati da fotografie di Daniele Molaioli.
Le opere, esposte nello spazio e proiettate sulla facciata del penitenziario, mirano a restituire dignità agli invisibili, affermando che «i detenuti non sono il reato commesso». L’iniziativa si inserisce in un percorso più ampio: dalla scultura luminosa con parole di detenuti a Rebibbia (inaugurata da Francesco il 26 dicembre) al Padiglione della Santa Sede alla Biennale di Venezia, allestito nel carcere della Giudecca. «Questo spazio nasce dalla fiducia nell’arte come motore di cambiamento», ha spiegato Perrella in conferenza stampa.
Gli eventi giubilari
Il 15 febbraio, Papa Francesco darà il via al Giubileo degli artisti con un’Udienza in Piazza San Pietro, seguito da un incontro ai Musei Vaticani per la firma di un manifesto educativo sulla trasmissione del patrimonio religioso. All’evento, coordinato da Barbara Jatta (direttrice dei Musei Vaticani), partecipano esponenti di istituzioni come la National Gallery di Londra e il Museo del Prado. «Il Giubileo riconosce il ruolo essenziale di chi tramanda codici culturali e religiosi», ha dichiarato Jatta.
Il 16 febbraio, durante la Notte Bianca, l’installazione sonora Gli echi muti di Bill Fontana trasformerà il silenzio del Campanone di San Pietro in un’esperienza uditiva attraverso vibrazioni captate con tecnologie avanzate. La stessa sera, i partecipanti attraverseranno la Porta Santa, gesto simbolico per unire spiritualità e arte. L’opera di Fontana sarà replicata all’Expo 2025 di Osaka e alla Biennale di Architettura di Venezia.
Il 17 febbraio segnerà la prima visita di un Papa a Cinecittà, dove Francesco incontrerà artisti e operatori del cinema. Il 18 febbraio sarà inaugurata la mostra «Global Visual Poetry», curata da Raffaella Perna, con 267 opere di 67 artisti internazionali che esplorano collage, parola e gestualità.
A completare il programma, il convegno «L’edificio di culto e gli artisti. Bilanci e prospettive» (13-14 febbraio), organizzato dal Dipartimento dei Beni culturali della Chiesa dell’Università Gregoriana a 25 anni dal primo Giubileo degli artisti indetto da Giovanni Paolo II, e il convegno «Sharing Hopes» (15 febbraio), presso i Musei Vaticani, che vedrà riuniti «i più diversi “predicatori della Bellezza”, secondo un’espressione cara a Papa Francesco: dai rappresentanti delle più prestigiose realtà museali italiane ed internazionali alle figure istituzionali più insigni del mondo dell’arte e della cultura, dagli artisti e studiosi di chiara fama, alle autorevoli associazioni di galleristi e professionisti antiquari». «Dobbiamo chiederci come l’arte contemporanea possa veicolare speranza», ha dichiarato il cardinale Tolentino, ricordando l’auspicio di Papa Francesco nella Bolla Spes non confundit.
Queste iniziative, tra arte carceraria, linguaggi innovativi e dialogo globale, confermano l’impegno della Chiesa nel rendere l’arte strumento di incontro e rigenerazione sociale, con la speranza al centro dello spazio pubblico.







Faccio parte di un gruppo di artisti di strada a Roma, c’è una chat di Whatsapp ed un gruppo FB siamo in quasi 300.
Il Giubileo ha creato iniziative per gli artisti di rango- per i quali una vetrina è superflua, visto che sono già affermati, ma ha emarginato gli artisti di strada. Oltretutto è a causa del “decoro per il giubileo”, che sono state impedite dal Comune di Roma per l’anno 2025 tutta una serie di zone, (quelle vicine al Vaticano nemmeno a parlarne si viene mandati via in 7 secondi!), come il centro, il Tridente, Fori Imperiali ecc… perché davano fastidio al Giubileo…
Certo l’arte di strada non è mai piaciuta nemmeno ad abitanti dei quartieri e negozianti perché disturba, purtroppo però a causa del giubileo l’attività è stata ancora di più ridotta. Da parte degli artisti di strada c’è una comprensione del problema e l’impegno a limitare i volumi e rispettare le fasce orarie e le postazioni consentite. Senonchè tutto il centro ed area intorno al Vaticano è adesso vietato a qualsiasi esibizione con amplificatore (l’area intorno al Vaticano è vietata del tutto). Come sappiamo non sono un problema per la giunta capitolina i venditori di oggetti contraffatti, ladruncoli e mignotte che circolano indisturbati sui viali di Roma. Il Comune sta lavorando ad un nuovo regolamento per l’arte di strada, che vedrà la luce nel 2100 in concomitanza con la linea C della metro e, forse, con la fine del mondo.
Constato con dispiacere che il malcontento di ritorno e l’astio antiecclesiastico all’interno di questi gruppi di artisti di strada è notevole, come ci si può immaginare. Ed in parte giustificato, visto che l’attenzione agli ultimi tanto proclamata non si riesce ad attuare neppure nel campo dell’arte, anzi, a causa del Giubileo si vedono togliere quel poco di libertà di esprimersi che era loro rimasta. Si veicola per l’ennesima volta l’immagine di una chiesa poliziesca più che accogliente, ed allineata con i poteri forti.
Come dimostra la foto di questo splendente “Panel di donne di rango e prelati”, in perfetto stile business che parlano di arte evangelica.
La notte bianca poi è stata poco più di una processione ed è durata pochissimo. Amen