Sperare nella prova: la Prima lettera di Pietro

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Gargano, Lectio divina sulla 1PtLa 1Pt – oggetto della lectio del monaco camaldolese, docente di patrologia al Pontificio Istituto Orientale di Roma e di storia dell’esegesi dei Padri al Pontificio Istituto Biblico, sempre a Roma – è uno scritto breve, 105 versetti distribuiti in sei capitoli, ma di grande interesse per il messaggio che contiene, attinente al tema della sofferenza a cui dare un senso.

Provata dalla persecuzione di Nerone, la comunità prova a dare ragione della speranza che la anima.

Gargano distribuisce la riflessione dividendo 1Pt in tre sezioni: 1,1–2,10 (pp. 15-64); 2,11–4,11 (pp. 65-150); 4,12–5,14 (pp. 151-167).

Dopo il prescritto, si riflette sul mistero dell’elezione e sul fatto che la salvezza preannunciata è divenuta realtà, costituita da Cristo e rivelata dallo Spirito tramite i profeti che indagarono sulle sofferenze a lui destinate. L’impegno che ne deriva è la sobria ebrietas, ponendo la speranza nella grazia che si riceverà nel futuro escatologico, coltivando un atteggiamento da stranieri (1,25 lett. «il tempo della vostra paraoikias»/CEI: «vivete quaggiù come stranieri») e la contemplazione del mistero in un intenso amore fraterno. La strada della salvezza è illustrata dal paragone dell’edificio spirituale che, animato dal dono dello Spirito, dona ad esso il sacerdozio santo.

La seconda sezione inizia con parole di consolazione al “non popolo” divenuto “popolo di Dio”, domandando sottomissione, obbedienza a Dio e alla sua volontà, in una charitas ordinata. 1Pt 2,18-25 illustra il “soffrire/paschein” dei cristiani sullo sfondo costituito dalla passione di Gesù, descritta sulla falsariga delle sofferenze del servo di YHWH di Is 53,1-10. Soffrire ingiustamente con pazienza, con Cristo e per Cristo, è grazia/charis (2,19) paradossale, seguire il suo esempio/hypogrammon (2,21), «cosa gradita/charis presso Dio (Padre)» (2,20). Il privilegio dell’imitazione di Cristo è declinato con l’esempio della vita familiare. Il mistero della donna, dono della vita, introduce il discorso sulla sapienza della croce e alla difficile pagina della discesa agli inferi del Crocifisso, con ampio uso dell’ermeneutica biblica fondata sul gioco fra typos e antitypos. La seconda sezione si conclude con le riflessioni sul corpo e sulla sofferenza.

La terza sezione riflette invece sulla tentazione della sofferenza, domandosi se abbia un senso la sofferenza ingiusta. Essere cristiani implica morire e risorgere con Cristo, aprendosi al perdono. Chiudono la lettera le ultime raccomandazioni.

Testo molto utile su un tema difficile, che esamina una lettera apostolica non sempre facile e conosciuta.

Innocenzo Gargano, Lectio divina sulla Prima lettera di Pietro. La ricerca di un senso nella sofferenza umana, collana «Conversazioni bibliche», EDB, Bologna 2017, pp. 172, € 16,00.

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