Sacramentaria fondamentale

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I due autori, oltre a vari impegni nella Congregazione per il culto divino, nell’Ufficio per le celebrazioni liturgiche del sommo pontefice e nell’Ufficio liturgico nazionale della CEI, insegnano entrambi alla Lateranense di Roma, il primo Liturgia e Sacramentaria generale e il secondo – monaco benedettino del Monte Oliveto e presbitero – Sacramentaria alla Lateranense e Storia della teologia medievale al Pontificio istituto S. Anselmo.

La loro opera, pensata come manuale per gli studenti di teologia, comprende tre Parti e un’Appendice finale. Nella semplice segnalazione del volume, illustriamo la linea espositiva seguita dagli autori.

sacramentaria fondamentaleLa Parte prima (pp. 11-120) è dedicata alle questioni preliminari e metodologiche (R. Nardin). Analizza il contesto culturale contemporaneo mettendolo a contatto con l’istanza sacramentaria. Quest’ultima vede una circolarità dinamica fra fede celebrata, professata e confessata.

L’autore prospetta due linee di sacramentaria biblica: la prima è costituita dalla valenza sacramentale degli eventi dell’esodo, del nuovo esodo, del loro compimento in Cristo: infedeltà del popolo, fedeltà di YHWH, alleanza riletta in termini sponsali, un orizzonte sacramentale nella storia della salvezza. Quest’ultimo comprende la nube come segno della presenza di YHWH, la celebrazione come “memoriale” della salvezza nella storia, il compimento dell’esodo in Cristo, la salvezza operante dalla presenza sacramentale del Signore risorto.

La seconda linea è data dall’orizzonte sacramentale della Rivelazione. Essa è studiata nella Fides et ratio e in altri documenti del magistero. Si studia poi il mysterion (il titolo a p. 91 va stampato in neretto e collocato in modo corretto nell’indice a p. 436) e la tipologia.

La Parte seconda (pp. 121-270) analizza la comprensione del sacramento lungo un accurato percorso storico (A. Lameri): la riflessione dei Padri, il primo Medioevo (VI-XI sec.), il secondo medioevo ((XII-XV sec.), il magistero prima del concilio di Trento, la Riforma protestante, il concilio di Trento, la riflessione teologica post-tridentina, la Neoscolastica, il Movimento liturgico, il rinnovamento della teologia sacramentaria prima del Vaticano II, il concilio Vaticano II, il post-concilio.

La Parte terza (pp. 271-396) è dedicata al momento sistematico (A. Lameri). Si studiano i sacramenti alla luce della sacramentalità della rivelazione (sacramento per ritus et preces, la rivelazione gestis verbisque, sacramento come incontro e alleanza, Gesù Cristo all’origine dei sacramenti, l’azione dello Spirito Santo – virtute sua – con lo studio del dono della grazia, l’ex opere operato, comprendente i temi del carattere e della “riviviscenza” della grazia.

Si descrive quindi la Chiesa sacramento e i sacramenti della Chiesa: la definizione problematica della Chiesa come sacramento, il settenario sacramentale, il ministro e il soggetto, i sacramenti in genere ritus. Si nota a questo proposito l’insufficienza della nozione di segno e si passa a quella del simbolo. Il simbolo sacramentale ha una sua singolarità e “sacralità”, di cui vengono analizzate le caratteristiche soprattutto nella celebrazione eucaristica dei sacramenti.

Un Annesso (pp. 375-396) si sofferma sul rapporto tra evangelizzazione, sacramenti e loro degna celebrazione.

L’Appendice (pp. 397-406) analizza i sacramentali. Ne studia alcune definizioni classiche e la loro trattazione nella Sacrosanctum concilium. Si commentano quindi gli elementi di imitazione dei sacramenti, dell’intercessione della Chiesa, il fatto che essi dispongono a ricevere l’effetto principale dei sacramenti, la santificazione di alcune circostanze della vita.

Si propone, infine, una possibile classificazione dei sacramentali, seguendo i suggerimenti di C. Tesseyre: 1) benedizioni-consacrazioni (persone, luoghi e oggetti); 2) altre benedizioni: benedizione delle persone (secondo le situazioni e le circostanze della vita) e delle realtà umane, o delle ricchezza della creazione; 3) esorcismi e suppliche; 4) processioni liturgiche; 5) esposizione del Santissimo Sacramento ecc.; 6) Liturgia della Parola; 7) Preghiere per i moribondi e rito delle esequie.

Ogni suddivisione maggiore della trattazione si conclude con una nota di sintesi, una sintetica bibliografia per l’approfondimento e un breve elenco di temi di studio possibili per gli studenti.

Il volume si chiude con la Bibliografia ragionata (pp. 407-425), le Abbreviazioni e le sigle (p. 426), l’Indice dei nomi (pp. 427-434).

Il volume rappresenta un manuale che può essere molto utile agli studenti ma anche per una consultazione e un aggiornamento da parte dei presbiteri e di quanti sono incaricati ufficialmente della celebrazione dei sacramenti e dei sacramentali.

Angelo LameriRoberto Nardin, Sacramentaria fondamentale (Nuovo Corso di Teologia Sistematica 6), Queriniana, Brescia 2020, pp. 448, € 30,00, Cod.  9788839924063.

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