
Dal 23 al 27 agosto 2025 si è riunito a Torre Pellice (Torino) il Sinodo delle Chiese valdesi e metodiste. Si tratta del massimo organo di questa Chiesa protestante, un’assemblea composta dai deputati e dalle deputate elette dalle chiese locali e dai pastori e le pastore, che si riunisce ogni anno per prendere le decisioni più importanti ed eleggere gli organismi esecutivi.
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Quest’anno è caratterizzato dal cinquantesimo anniversario dell’integrazione tra le Chiese valdesi e metodiste, che da allora compongono un unico corpo ecclesiastico, la Chiesa evangelica valdese – Unione delle chiese metodiste e valdesi, pur mantenendo le caratteristiche di ciascuna tradizione. Il Sinodo ha celebrato con gioia questo anniversario, riconoscendo che questa unione si è rivelata utile alla testimonianza dell’Evangelo di Gesù Cristo – anche se un miglioramento continuo è sempre necessario.
Il Sinodo ha sottolineato anche quest’anno l’importanza delle relazioni ecumeniche nelle quali le Chiese valdesi e metodiste si impegnano, sia con singole chiese – protestanti, cattolica e ortodosse – sia partecipando agli organismi ecumenici, primo fra tutti il Consiglio mondiale delle chiese. In particolare il Sinodo ha accolto positivamente il lancio da parte di quest’ultimo del Decennio ecumenico di azione per la giustizia climatica (2025-2035).
Il Sinodo si è inoltre rallegrato per la revisione della Charta Oecumenica, invitando le Chiese locali a studiarla, diffonderla e valorizzarla nelle attività ecumeniche in cui sono coinvolte.
L’afflato ecumenico del Sinodo è stato reso percepibile dagli interventi dei numerosi rappresentanti di altre Chiese, provenienti da varie parti del mondo. Per la Chiesa cattolica italiana è intervenuto il vescovo di Pinerolo, mons. Derio Olivero, che è presidente della commissione della CEI per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso.
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Il Sinodo, come ogni anno, ha preso in esame la vita delle Chiese metodiste e valdesi riflettendo sui cambiamenti in atto. Particolare attenzione è stata rivolta all’esigenza di individuare nuovi ministeri, da affiancare a quelli tradizionali di pastore/a, anziano/a e diacono/a, per rispondere alle nuove necessità della Chiesa e agli stimoli che vengono da un mondo in rapido cambiamento.
Particolarmente partecipata è stata la discussione sulla diaconia, una dimensione essenziale della vita cristiana e della chiesa, quella del servizio, ma anche un’importante organizzazione socio-assistenziale, la Diaconia valdese, parte costitutiva dell’Unione delle Chiese metodiste e valdesi.
Mentre le Chiese locali hanno diverse attività di solidarietà con singole persone o gruppi, la Diaconia valdese gestisce le attività più impegnative, come istituti per anziani, minori, disabili, interventi di housing sociale, accoglienza di immigrati e profughi; un impegno importante è quello dell’accompagnamento all’inserimento delle persone che arrivano in Italia attraverso i Corridoi umanitari (progetto creato una decina di anni fa dalle Chiese evangeliche insieme alla Comunità di S. Egidio).
Nel dibattito sinodale è stato notato come queste attività diaconali diventino sempre più necessarie in un’epoca di smantellamento dello stato sociale e di privatizzazione dei servizi essenziali. Al tempo stesso è stato ribadito come il sostegno alle necessità del prossimo, ma anche il contributo alla vita sociale del Paese, costituiscano parte integrante dell’essere Chiesa.
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Ampia attenzione di pubblico e mediatica ha destato la discussione sulla guerra in corso a Gaza. Dopo ampia discussione, appassionata ma rispettosa delle opinioni altrui, il Sinodo ha approvato due ordini del giorno sull’argomento. Nel primo il Sinodo
«denuncia tutte le ideologie suprematiste: quelle che in Israele hanno portato a creare una situazione di apartheid per la popolazione palestinese … creando i presupposti per l’annientamento dell’intera popolazione palestinese; quelle del nazionalismo islamista rappresentato da gruppi come Hamas che non riesce a immaginare un futuro di convivenza pacifica tra i due popoli; … ribadisce la volontà di operare per la pace mettendosi a fianco di tutte le vittime».
Nel secondo ordine del giorno il Sinodo
«riconoscendo la gravità del momento attuale come kairos … che chiama le chiese a testimoniare e a riconoscere come abominio agli occhi di Dio ciò che è avvenuto il 7 ottobre 2023 e ciò che sta avvenendo a Gaza e nei Territori occupati; di fronte alla fame usata come arma, al numero esorbitante di uccisioni di bambini e bambine, civili, sanitari, giornalisti, … davanti alle ripetute violazioni del Diritto internazionale compiute dal Governo israeliano … riconosce la legittimità del diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione e a vivere sulla propria terra; … auspica l’immediata e duratura cessazione del fuoco, la fine dell’occupazione e la revoca del blocco della Striscia di Gaza; … invita le chiese metodiste e valdesi a … assumere iniziative di boicottaggio, disinvestimento … ed embargo sulle armi; dare voce e sostegno ai costruttori di pace, ai dissidenti, agli obiettori di coscienza e ai renitenti alla leva; … collaborare … con quanti sono impegnati a costruire le condizioni per una convivenza pacifica tra i due popoli».
Il Sinodo si è anche pronunciato contro la violenza e le discriminazioni che colpiscono diverse categorie e in particolare le donne e le persone LGBTQ+. A questo proposito, ha chiesto alla Commissione fede genere e sessualità di offrire occasioni di formazione per i membri e i ministri delle Chiese sul tema del transgenderismo.
Al termine del Sinodo, come ogni anno si sono eletti gli organi esecutivi: la Tavola valdese, il Comitato permanente dell’Opera metodista, la Commissione sinodale per la diaconia e il Consiglio della Facoltà valdese di teologia. Quest’anno tutti i componenti erano rieleggibili e sono stati rieletti, non vi sono dunque novità su questo fronte.
Maggiori informazioni sono reperibili sul sito ufficiale delle Chiese valdesi e metodiste.
Daniele Bouchard è pastore della Chiesa metodista di Bologna e Modena






Ecumenismo… mah io li rispetto ma la vera chiesa di Cristo è quelle cattolica. Punto
Ho sempre apprezzato la Chiesa Valdese e le auguro pieno successo.
Ringraziando l’articolista per la sintesi che di questo appuntamento ecclesiale annuale ci ha donato, penso che l’aver permesso, spero in base al regolamento interno, che il sinodo rieleggesse alle cariche sociali le medesime persone non sia stata una buona idea per sconfiggere la supremazia imperante nella realtà sociale contemporanea. Vi fosse stato ascolto dello Spirito, questo avrebbe fatto nuove tutte le cose.