Alla scoperta del fiume Congo

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Non si può scoprire il grande fiume Congo senza rimanere a bocca aperta. È uno dei fiumi più affascinanti del mondo, non solo per le sue dimensioni ma anche per la sua diversità di specie animali e vegetali. Il fiume Congo è il più grande fiume dell’Africa e uno dei più lunghi del mondo. Navigando su questo fiume si possono fare incontri incredibili. Nell’immaginario di alcune popolazioni rivierasche, il grande fiume Congo è la dea madre, la fonte della vita. Con miti come quello di Mangengenge, che racconta la presenza di sirene a cui gli abitanti dei villaggi sono costretti a offrire sacrifici nella speranza della loro benevolenza, il Congo è un fiume di superlativi.

Prima di scoprire il suo fascino, diamo un’occhiata ad alcuni fatti. Il fiume Congo nasce nel sud-est della Repubblica Democratica del Congo (RDC) nell’altopiano del Katanga, al confine con lo Zambia, e attraversa il Paese da est a ovest per oltre 4.700 chilometri prima di sfociare nell’Oceano Atlantico. Formando un arco sulla mappa della Repubblica Democratica del Congo, con i suoi principali affluenti forma il Bacino del Congo, quell’enorme distesa di foresta equatoriale – che ha anche le sue meraviglie in termini di flora e fauna – bagnata dalle sue acque. Navigare su questo fiume porta con sé emozioni ancora più intense. Il fiume è ricco di incontri e scoperte: migliaia di ippopotami, coccodrilli, pesci e altri animali acquatici ovunque.

I molti chilometri di acqua navigabile non ci permettono di dimenticare l’onnipotenza del fiume Congo. Non è un fiume lungo e tranquillo. Ha enormi cascate tumultuose qua e là. Se la navigazione su queste rapide diventa impossibile, con una portata venti volte superiore a quella del Rodano, il fiume Congo ha un immenso potenziale energetico. La sua portata è una fonte di ricchezza, e tutti dovrebbero rendersene conto in un Paese in cui quasi tutta la popolazione è al buio per mancanza di elettricità.

Lungo il suo lungo corso, dove le acque bagnano i canneti delle rive, il Congo è un fiume di contrasti: da un lato i piccoli villaggi autentici con i loro abitanti accoglienti, dall’altro il volto più moderno delle grandi città come Kinshasa, Kisangani, Kindu, ecc. Tranquilli e vigorosi allo stesso tempo, discreti e maestosi, tutti gli abitanti delle rive hanno una storia con il loro fiume e soprattutto un segreto, perché il Congo è una meraviglia da scoprire e contemplare.


Le grand fleuve Congo, on se saurait le découvrir sans en être émerveillé. Il est en effet l’un des cours d’eau fascinants non seulement pour sa grandeur mais aussi pour sa diversité en espèces animales et végétales. Le fleuve Congo est le plus grand fleuve d’Afrique et l’un de plus long fleuve du monde. En naviguant sur ce fleuve, on est rassuré d’incroyables rencontres. Dans l’imaginaire de certains peuples riverains, le grand fleuve Congo est la déesse mère, source de vie. Avec des mythes comme celui de Mangengenge qui raconte la présence des sirènes auxquelles les villageois sont obligés d’offrir des sacrifices pour espérer leur bienveillance, le Congo est le fleuve des superlatifs.

Avant d’en découvrir les charmes, retenons ces quelques informations. Le fleuve congo prend sa source au sud-est de la République Démocratique du Congo (RDC) dans les plateaux du Katanga à la frontière avec la Zambie et traverse le pays de l’Est à l’Ouest sur 4700 kilomètres puis se jette dans l’océan Atlantique. Formant ainsi un arc sur la carte de la République Démocratique du Congo, avec ses grands enfluents, ils forment le bassin du Congo, cette énorme étendue de la forêt équatoriale -qui a aussi ses merveilles en faune et flore- arrosée par ses eaux. La navigation sur ce fleuve va donc avec des émotions encore plus intenses. Grâce aux rencontres et découvertes : des hippopotames par milliers par-là, les crocodiles par-ci, des poissons et autres espèces animales aquatiques à tout bout de champ.

Les nombreux kilomètres navigables nous ne feraient pas par ailleurs oublier la toute-puissance de fleuve Congo. Il ne s’agit pas d’un long fleuve tranquille. Il a d’énormes chutes tumultueuses par-ci par-là. Si la navigation à ces rapides devient impossible, avec un débit vingt fois supérieur que celui de Rhône, le fleuve Congo est un potentiel énergétique immense. Son débit est une richesse et tout le monde devrait en prendre conscience dans un pays où la quasi-totalité de la population est dans le noir faute d’électricité.

Sur son long parcours où les eaux arrosent des roseaux sur les rives, le Congo est un fleuve des contrastes : d’un côté ces petits villages authentiques avec leurs habitants accueillants et de l’autre un visage plus moderne de grandes villes telles que Kinshasa, Kisangani, Kindu, etc où se dressent, sur les rives, des tours flambeau-neuves. A la fois tranquille et vigoureux, discret et majestueux, tous les habitants riverains ont une histoire avec leur fleuve et surtout un secret parce que le Congo est une merveille à découvrir et à contempler.

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