Congo: Giochi dei Paesi Francofoni

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francofonia

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La Repubblica Democratica del Congo ospita la 9ª edizione dei Giochi dei Paesi Franconfoni a Kinshasa, la più grande città francofona del mondo con circa quindici milioni di abitanti: in un paese grande come l’Europa occidentale; un paese ricco di minerali e di terre fertili; la seconda foresta tropicale per estensione.

Paradossalmente, il Congo è il quinto paese più povero del mondo, con una crisi umanitaria di cui non si parla, rimozioni forzate della popolazione e conflitti nelle regioni orientali.

A Kinshasa, venerdì 28 luglio 2023, si è svolta la cerimonia di apertura della 9ª edizione dei Giochi dei Paesi Francofoni nell’enorme Stadio dei Martiri. Ottantamila spettatori hanno assistito alla partecipazione di tremila giovani sportivi e artisti provenienti da una trentina di paesi per partecipare alle gare e ai concorsi che si svolgeranno per dieci giorni nella capitale della Repubblica Democratica del Congo. Le attività si svolgeranno dal 28 luglio al 6 agosto.

La cerimonia di apertura allo Stadio dei Martiri di Kinshasa è stata spettacolare, all’altezza dell’occasione per il numero di spettatori entusiasti, per il numero di attività e per l’esecuzione della “rhumba” congolese da parte di artisti di talento come Bil-Cliton, Fally-Ipupa e altri.

Va detto che il primo momento clou dei Giochi è stata la serata di apertura, con i di fuochi d’artificio. Usman Ndiay, caporedattore per l’Africa di TV5 Monde, ha commentato: «La cerimonia di apertura di questi Giochi è riuscita a farci dimenticare i dubbi che hanno preceduto l’organizzazione». «Fino all’ultimo momento, paesi importanti come il Canada avevano dubbi sull’organizzazione e sulla sicurezza della loro partecipazione. E alla fine, la cerimonia di apertura è stata così bella che nessuno si è accorto dell’assenza del Segretario generale della Francofonia». È la prima volta che i Giochi dei Paesi Francofoni si svolgono senza la presenza di questa figura istituzionale.

Le attività stanno andando molto bene grazie agli sforzi del governo congolese, che ha fatto di tutto per garantire il successo di questa manifestazione che fa onore all’immagine del paese. Atleti e turisti provenienti da diversi nazioni stanno ammirando Kinshasa rivestita come «Kin, la bella» (soprannome dato alla capitale). Certamente, al di là della situazione attuale, questi giochi ricordano agli anziani il «combattimento del secolo» tra Mohamed Ali e George Foreman e la bella vita della capitale negli anni ’70, ’80 e ’90.

  • Bienvenu Kaviri è religioso dehoniano.

La  République Démocratique du Congo organise la 9ème édition des jeux de la francophonie à Kinshasa la plus grande ville francophone au monde avec environ quinze millions d’habitants, dans un pays grand lui-même comme l’Europe occidental ; un pays riche en minerais et en terres fertiles ; le deuxième plus grand foret et tropicale. Paradoxalement, le cinquième pays le plus pauvre au monde avec une crise humanitaire qui ne dit pas son nom, des déplacements des populations forcés et puis les conflits dans les régions de l’Est.

A Kinshasa, vendredi le 28 juillet 2023 eut lieu la cérémonie d’ouverture de la 9ème édition des jeux de la francophonie dans l’immense stade des martyrs. Quatre-vingt mille spectateurs ont répondu présents, pour voir défiler trois mille jeunes sportifs et artistes, venus d’une trentaine de pays, engagés dans les compétitions et concours qui se dérouleront pendant dix jours dans la capitale de la République Démocratique du Congo. Ainsi, les activités iront du 28 juillet au 6 Août de cette année.

Cette cérémonie d’ouverture a offert un spéctacle grandiose au stade des martyrs de Kinshasa, à la hauteur de l’évènement au regard des images d’enthousiasme public, beaucoup d’activités et la prestation à la cadense de la « rhumba » congolaise avec des artistes talentieux comme Bil-Cliton, Fally-Ipupa,… C’est la culture congolaise dans toute sa diversité qui a été au rendez-vous.

Il faut le dire, la première performance de ces jeux, c’est cette soirée d’ouverture auréolée et brillant des feux d’artifices. S’agissant de cela, Usman NDIAY, rédacteur en chef Afrique de TV5 Monde a affirmé : « la cérémonie d’ouverture de ces jeux a réussi à faire oublier les doutes qui ont précédés l’organisation ». Pour lui, « jusqu’au dernier moment, de grand pays comme le Canada a douté : quant à la question d’organisation, à la question sécuritaire pour participer. Et comme finale, la cérémonie a été tellement trop belle jusqu’on n’a pas remarqué l’absence de la secrétaire générale de la francophonie ». Signalons que c’est la première fois que les jeux de la francophonie se font sans son (sa) patron (e).

Les activités se déroulent très bien grâce aux efforts fournis par le gouvernement congolais qui a mis toutes les batteries en marche pour la réussite de cette occasion qui porte haut l’image de la RDC. Les athlètes  et touristes venus de plusieurs pays admirent la Kinshasa revêtue de sa robe de « Kin, la Belle ». Assurément au-delà de la conjoncture actuelle, ces jeux rappellent aux anciens le « combat du siècle » entre Mohamed Ali et George Foreman et la belle vie de Kin aux années 70, 80, 90.

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