Congo: il giuramento di Tshisekedi

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Democratic Republic of Congo President Felix Tshisekedi takes the oath of office in Kinshasa

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Gli ultimi mesi del 2023 e i primi giorni di gennaio 2024 nella Repubblica democratica del Congo sono stati contrassegnatidalla propaganda e da elezioni a vari livelli: presidenziale, legislativo, provinciale e comunale nei capoluoghi di provincia. Il Congo di Lumumba era animato da una grande euforia elettorale.

Dopo un’elezione presidenziale piuttosto confusa, in cui erano in corsa ventiquattro candidati, due di loro si sono imposti facilmente: Félix Tshisekedi Tshilombo e l’avversario Moïse Katumbi Chapwe. Dopo la proclamazione provvisoria da parte della Commissione elettorale nazionale indipendente (CENI) del Presidente in carica Félix Tshisekedi con il 73% contro il 18% di Moïse Katumbi.

Avendo la Corte Costituzionale convalidato questi risultati pochi giorni fa, il 20 gennaio 2024 è avvenuto il giuramento del Presidente rieletto davanti alla Corte Costituzionale e le relative cerimonie allo Stadio dei Martiri di Kinshasa – alla presenza di quindici capi di Stato, secondo Radio Okapi.

Mentre l’opposizione e le sue figure di spicco hanno organizzato una marcia di protesta contro i risultati delle elezioni presidenziali, la folla ha accolto Félix Tshisekedi come un eroe, augurandogli il meglio per il nuovo mandato quinquennale che ha conquistato attraverso le urne.

Tutto è avvenuto senza incidenti di rilievo, e Tshisekedi ha dichiarato che «gli obiettivi di questo nuovo mandato quinquennale saranno quelli di creare più posti di lavoro, proteggere il potere d’acquisto delle famiglie stabilizzando il tasso di cambio, garantire la sicurezza in modo molto più efficace, continuare la diversificazione dell’economia congolese e garantire un maggiore accesso ai servizi di base».

Blaise Mukama


Mercoledì 20 dicembre 2024 si sono svolte nella Repubblica Democratica del Congo le elezioni presidenziali, legislative e comunali (nei capoluoghi di provincia). Una volta annunciati i risultati provvisori e definitivi, il vincitore o il fortunato eletto presidenza del paese è stato Félix Antoine Tshisekedi Tshilombo − scelto della maggioranza degli elettori.  È stato rieletto con il 73%. Secondo alcuni analisti politici congolesi, si è trattato di una vittoria meritata e indiscutibile per i suoi sfidanti.

Di conseguenza, sabato 20 gennaio 2024, il Presidente della Repubblica Democratica del Congo ha prestato giuramento. L’evento si è svolto nella città della provincia di Kinshasa, nel comune di Lingwala, presso lo Stade des Martyrs. Era così atteso che i cancelli dello stadio sono stati aperti alle 4.30 del mattino.

Gli elettori, ansiosi di assistere al giuramento del loro candidato prescelto, si sono presentati in gran numero alle porte dello stadio. Erano presenti anche diversi ospiti illustri, tra cui alcuni presidenti di Paesi africani − in tutto erano quindici, un record che passerà alla storia.

L’assenza di un ospite speciale ha attirato l’attenzione di tutti i congolesi: l’ex presidente e senatore a vita Joseph Kabila Kabange. Attraverso il suo consigliere per le comunicazioni, Barbara Nzimbi, aveva avvertito che non avrebbe partecipato.  Per i cittadini congolesi, il senatore a vita è più un osservatore che un attore. Per altri, in particolare per il portavoce del governo congolese, Patrick Muyaya, l’assenza di una persona non deve essere condannata − l’assenza di una persona, giustificata o meno, non merita alcun commento particolare.

L’insediamento e il giuramento di sabato sono stati quindi una giornata ricca di eventi. Il passaggio del Capo dello Stato lungo il Boulevard 30 Juin è stato accompagnato dalle grida di gioia della popolazione. Lo slogan «FATSHI BEEEE» è risuonato fino al suo arrivo allo Stade des Martyrs. L’ingresso trionfale nello stadio è stato accompagnato da applausi e grida di giubilo. Gli sono stati tributati onori di ogni tipo. «Viva il Presidente rieletto!».

Il Presidente ha prestato giuramento con queste parole: «Io, Félix-Antoine Tshilombo, eletto Presidente della Repubblica Democratica del Congo, giuro solennemente davanti a Dio e alla nazione: di osservare e difendere la Costituzione e le leggi della Repubblica; di mantenere la sua indipendenza e l’integrità del suo territorio; di salvaguardare l’unità nazionale; di lasciarmi guidare solo dall’interesse generale e dal rispetto dei diritti umani; di dedicare tutte le mie forze alla promozione del bene comune e della pace; di adempiere lealmente e come fedele servitore del popolo alle alte cariche affidatemi». La realizzazione di queste parole non è forse tutto quanto serve a soddisfare il popolo durante il suo mandato quinquennale? Aspettiamo e vedremo.

Nel suo discorso, Tshisekedi ha dichiarato di voler portare a termine lo sviluppo di un Congo più unito, più sicuro e più prospero. Si tratta, secondo lui, di rimanere uniti e motivati nella lotta contro l’insicurezza e la povertà, gli unici veri nemici del Congo. Ha fissato una serie di obiettivi chiave, tra i quali:

  • creare posti di lavoro, proteggere il potere d’acquisto delle famiglie controllando il tasso di cambio,
  • garantire la sicurezza della nazione e del suo popolo,
  • continuare a diversificare l’economia
  • garantire l’accesso ai servizi di base, come l’istruzione gratuita e il congedo di maternità,
  • rafforzare l’efficienza dei servizi pubblici.

Si è trattato senza dubbio di un discorso in cui non è mancato tutto quanto avevano bisogno di ascoltare coloro che hanno votato per Tshisekedi, affinché fossero contenti della loro scelta. Certo, i bei discorsi vanno bene, mormoravano alcuni, ma fare in modo che il popolo li viva è meglio.

In effetti, sono state fatte molte promesse. Ora è il momento di mantenerle. Possiamo davvero sperarlo?

Sophie Masivi


Les mots de Tshisekedi

Les derniers mois de 2023 ainsi que le mois de Janvier 2024 ont été marqués par la propagande et les élections à divers niveaux : la présidentielle, les législatives, les provinciales et les les municipales dans les chef-lieux des provinces. Le Congo de Lumumba a vibré sous ces fanfares électorales.

Après un feuilleton assez brouillant au niveau de la présidentielle où vingt quatre candidats étaient en lice dont deux ont facilement émergé, Félix Tshisekedi Tshilombo et l’opposant Moïse Katumbi Chapwe, après la proclamation provisoire, par la Commission Électorale Nationale Indépendante ( CENI, en sigle) du Président sortant Félix Kisekedi avec 73% contre 18 de Moïse Katumbi, la Cour constitutionnelle ayant validé ces résultats il y a quelques jours, ce 20 Janvier 2024 était la mise au point avec la prestation de serment devant la Cour constitutionnelle et les cérémonies y afférentes au stade des martyrs de Kinshasa en présence de quinze chefs d’État à en croire Radio Okapi.

Alors que l’opposition avec ses têtes phares organisaient une marche de protestation contre les résultats de la présidentielle, c’est en héro que la foule a accueilli Félix Tshisekedi Tshilombo et lui a souhaité tout le meilleur pour ce nouveau quinquennat lui accordé via la voix des urnes.

Visiblement, tout s’est bien passé. Et Tshisekedi a dit : ” Ce nouveau quinquennat aura pour objectifs de créer plus d’emplois, de protéger le pouvoir de ménage en stabilisant le taux de change, d’assurer avec beaucoup plus d’efficacité la sécurité, de poursuivre la diversification de notre économie , de garantir plus d’accès aux services de base “.

Blaise Mukama

Après les promesses, les faits ?

Le mercredi 20 décembre 2024, ont eu lieu les élections présidentielles législatives et communales (dans les chef-lieux des provinces) en République démocratique du Congo. Après la proclamation des résultats provisoires et définitifs, le lauréat ou  l’heureux élu à la magistrature suprême est Félix Antoine Tshisekedi Tshilombo. Ce géant homme était l’unique choix de la majorité d’électeurs.  Il a été réélu à soixante-treize pour cents. Selon certains analystes de la politique congolaise, il s’agit d’une victoire méritée et incontestable par ses challengers.

De ce fait, ce samedi 20 janvier 2024, a été investi dans l’investiture du président de la République Démocratique du Congo. L’événement s’est passé dans la ville Province de Kinshasa, dans la commune de Lingwala au stade des Martyrs. L’événement était si attendu que les portes du stade ont été ouvertes depuis 4h30 du matin.

Les électeurs, dans l’impatience de témoigner la pretestation du Serment de leur candidat choisi, ont marqué leur présence dès ce grand matin. Plusieurs invités de marque dont quelques présidents des pays africains. Ils étaient quinze au total. Il s’agit là d’un record que l’histoire retiendra.

Il faut signaler l’absence d’un invité spécial  a attiré l’attention de tous les congolais ; l’ancien président et le sénateur à vie, Monsieur Joseph Kabila Kabange.  À travers sa conseillère en communication, Barbara Nzimbi, il avait prévenu  qu’il ne saurait être là.  Pour les citoyens congolais, le sénateur à vie est plus observateur qu’acteur. Pour les autres, en particulier le porte parole du gouvernement Congolais, son excellence Patrick Muyaya, il n’y a pas à condamner l’indisponibilité d’une personne. L’absence d’un individu justifiée ou non, ne mérite aucun commentaire particulier.

La journée de ce samedi a donc été mouvementée par cette ambiance d’investiture et prestation de serment. Le passage du chef de l’Etat  sur le boulevard du 30 juin, a été accompagné des cris de joie de la population. Le fameux slogan FATSHI BEEEE était à la une jusqu’à son arrivée au stade des Martyrs. Son entrée triomphale au stade a été marquée par  les applaudissements et des cris de liesse. Les honneurs de tout genre ont été accordés. “Vive le Président réélu”.

Le Garant a presté son serment en ces mots : « Moi Félix-Antoine Tshilombo, élu Président de la République Démocratique du Congo, je jure solennellement devant Dieu et la nation : d’observer et de défendre la Constitution et les lois de la République ; de maintenir son indépendance et l’intégrité de son territoire ; de sauvegarder l’unité nationale ; de ne me laisser guider que par l’intérêt général et le respect des droits de la personne humaine ; de consacrer toutes mes forces à la promotion du bien commun et de la paix ; de remplir loyalement et en fidèle serviteur du peuple les hautes fonctions qui me sont confiées ». La concrétisation de ces mots n’est-elle pas tout pour que ce peuple soit satisfait durant ce quinquennat ? Attendons donc voir.

Dans son Discours, monsieur Tshisekedi a déclaré parachever l’avènement d’un Congo plus uni, mieux sécurisé et plus prospère.

Pour lui, il s’agit  de rester mobilisés et soudés dans la lutte contre l’insécurité et la pauvreté, les seuls et réels ennemis du Congo.  Il a fixé des grands objectifs dont :

  • créer de nombreux emplois, protéger le pouvoir d’achat des ménages par la maitrise du taux de change,
  • assurer la sécurité de la Nation et de son peuple,
  • poursuivre la diversification de l’économie,
  • garantir l’accès aux services de base comme la gratuité de l’enseignement et de la maternité,
  • renforcer l’efficacité des services publics.

A vrai dire, ce discours était empli de ce qu’il fallait pour que les électeurs se félicitent  pour leur choix.  Il faut dire que  les beaux discours c’est bien, mais le faire vivre au peuple, c’est mieux murmuraient d’aucuns.

En fait, beaucoup ont été promis, il faut qu’ils soient réalisés alors. Peut-on vraiment espérer ? Wait and see, disent les anglais.

Sophie Masivi

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