Russia: occultismo neopagano

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Oltre il possibile rigurgito dell’ateismo e un temuto (e sempre negato) scontro fra ortodossia e islam, il patriarca Cirillo denuncia, da qualche tempo, il pericolo del neopaganesimo e dei culti demoniaci. Ne ha accennato, dapprima, in relazione ai soldati al fronte ucraino e poi nel concilio mondiale del popolo russo (aprile 2024). Lo ha ripreso in chiusura delle “letture educative natalizie” (una sorta di festival della cultura, ora piegata agli interessi politici) nel gennaio scorso.

Vi è tornato sopra nella relazione al consiglio supremo della Chiesa (10 aprile). In questa occasione ha sottolineato: «Oggi vediamo che c’è una certa fusione di neopaganesimo con ogni sorta di pratiche occulte ed esoteriche che vengono pubblicizzate senza alcuna restrizione e che sono semplicemente diventate un mercato: ogni sorta di stregoni, streghe e tutto il resto che ognuno di noi conosce bene. Ecco perché il problema del neopaganesimo richiede sia gli sforzi spirituali ed educativi da parte della Chiesa, sia misure di risposta da parte dello stato quando questo movimento assume un carattere apertamente distruttivo».

Questi gruppi “religiosi” inclinano verso metodi violenti, formano comunità che si oppongono alla legge, terrorizzano la popolazione dei residenti. «Ciò che è particolarmente allarmante è che il neopaganesimo viene spesso presentato ai giovani come una sorta di alternativa all’ortodossia, presumibilmente più storica, naturale e autenticamente nazionale. In realtà, abbiamo a che fare con un mix eclettico di fantasie, elementi presi in prestito da culture diverse e idee decisamente distruttive». «Come nelle comunità etniche chiuse, la forza è vista come un fattore decisivo per mantenere l’identità ed estendere un’influenza efficace sulla vita della maggioranza».

Dietro al satanismo

In gennaio, il patriarca aveva sostenuto una proposta di legge per il divieto di pubblicità per i servizi di magia e di occultismo. «Considero importante sostenere l’iniziativa per evitare il satanismo in Russia come un movimento estremista. È inaccettabile che, finora, varie sette sataniche che fanno parte del movimento internazionale dei satanisti coltivino liberamente i loro riti nel nostro paese, reclutino giovani e si registrino operando liberamente sui social […] Non è solo una specie di magia e di esoterismo, è un fenomeno politicamente pericoloso, un’ideologia che distrugge la nostra identità nazionale».

Ma quale consistenza può avere un movimento satanico in Russia? Il sito di informazione Meduza (29 gennaio) ricorda che, nel 2024, sono state pochissime le condanne in merito, che le organizzazioni esoteriche sono marginali e che non c’è un solo movimento satanico che abbia consistenza. A meno di indagare su aree limitrofe di estrema destra o, più ragionevolmente, farne un movimento fittizio, un contenitore in cui collocare le residue forme di anomalia sociale rispetto alla dottrina prevalente. Un utile strumento «per perseguitare determinate sottoculture che danno fastidio», in particolare legate alla questione abortiva e ai temi LGBT.

Contro gli immigrati

La preoccupazione del patriarca potrebbe rispondere anche all’opportunità di affiancare e controllare un nuovo fenomeno sociale di estrema destra, con caratteri nettamente xenofobi e “nazisti”.

Si tratta della “comunità russa” che è passata in pochi  mese da alcune decine di migliaia di aderenti a 644.000. Il movimento è sostenuto da alcuni deputati, da Evgenija Česnokova, coordinatrice dell’associazione antiabortista, da esponenti della televisione patriarcale Spas e dal vicario moscovita del patriarca, l’arcivescovo Savva (Tutinevo).

Del fenomeno ha parlato su Asianews Stefano Caprio (14 aprile), sottolineando la sua crescente egemonia nell’ambito dei movimenti di estrema destra i cui obiettivi polemici da colpire sono, in particolare, gli immigrati, chiamati col termine spregiativo di “abu-banditi”, e i luoghi in cui si pratica l’aborto. Una sorta di guardia nazionale squadrista che raccoglie i propri consensi sia in azioni violente sia organizzando le “feste di cortile” per attestare la centralità dell’etnia russa rispetto alle altre. In particolare, si dichiarano contro gli ucraini, considerati come gente di “seconda categoria”.

«La diffusione delle idee neo-pagane, anche nello spazio educativo, suscita una grande preoccupazione. Ma sono particolarmente pericolose, quando queste idee penetrano nei ranghi del personale militare. I nostri combattenti ricevono lettere e pacchi con simboli pagani, con riferimenti a riti e talismani di tradizioni selvagge con effetti che si vorrebbero di aiuto. Si rafforzano le presenze dei cultori dei tarocchi, della cabala, dei truffatori dell’occultismo e della magia».

Alle parole pronunciate in occasione delle “letture educative natalizie” si possono aggiungere quelle conclusive dell’omelia del 6 aprile in occasione del centenario della morte del suo predecessore, il patriarca Tichon: «La nostra vocazione non è solo quella di preservare la fede ortodossa del nostro popolo, ma anche di trasmetterla ai nostri figli e nipoti, alle generazioni future, affinché crescano nello Spirito, acquisendo la forza necessaria per resistere a tutte le insidie del diavolo. E rivolgiamo una preghiera a san Tichon, affinché egli, stando ora davanti al volto di Dio, non abbandoni la nostra Chiesa, il nostro popolo, la nostra patria senza la sua cura spirituale e le sue preghiere».

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6 Commenti

  1. Angela 22 aprile 2025
  2. Maria Laura Innocenti 21 aprile 2025
  3. Giuseppe 21 aprile 2025
  4. enrico 19 aprile 2025
  5. Mauro Pastore 19 aprile 2025
  6. Mihajlo 18 aprile 2025

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