
Lunedì 20 ottobre c’è stata a Modena l’inaugurazione del Centro san Biagio (CsB). Si tratta di un ambiente dedicato ai giovani studenti universitari, che sorge in alcuni spazi della parrocchia di san Biagio.
I servizi del Centro sono semplici e chiari: dalle 8:30 alle 19 luogo per lo studio; dopo le 19, spazi per l’aggregazione giovanile, la formazione, il confronto. L’obiettivo è la crescita integrale della persona, che possa unire vari binari, altrimenti pericolosamente paralleli: quello accademico-culturale, quello relazionale-sociale, quello spirituale.
La gestazione del progetto è stata di quasi due anni. Nasce e cresce nella pastorale universitaria diocesana, ora all’interno del più ampio Servizio per i giovani. Grazie ad alcuni fondi dell’8xmille e al lavoro di tanti neolaureati volontari sono stati possibili vari lavori, necessari per l’ammodernamento degli ambienti. Questi ex-studenti, affezionati al percorso precedente di pastorale universitaria, costituiscono il cuore pulsante del Centro. Si è definito, con loro e insieme a loro, uno stile di gestione delle aule studio (familiare e comunitario), un servizio aperto e accessibile a tutti (orari e giorni), un indirizzo complessivo.

All’inaugurazione erano presenti il vescovo don Erio Castellucci, il magnifico rettore di UniMoRe Carlo Adolfo Porro e il sindaco Massimo Mezzetti. Ha fatto una gradita visita anche la rettrice entrante, la prof.ssa Rita Cucchiara. Nel breve discorso di saluto che gli ospiti hanno tenuto si sono toccati tre temi fondamentali: i tempi, i luoghi, le relazioni. Sono tre ingredienti, tre chiavi di lettura con cui guardare agli studenti universitari oggi, alle loro necessità e urgenze, ai loro valori. Serve dare tempo per la costruzione di identità responsabili e aperte al confronto; serve offrire luoghi e spazi perché avvenga tale processo di formazione comunitaria e personale; serve offrire relazioni gratuite e costruttive, perché il periodo degli studi universitari non sia solo una parentesi per la professionalità futura, ma un vero e proprio «laboratorio di umanesimo» (papa Francesco).
Il Centro san Biagio non ha grandi pretese, ma vorrebbe essere un piccolo segno in questa direzione. È importante che lo studio riacquisti valore comunitario e non si dissolva nell’asfittica categoria della «realizzazione di sé», dal sapore autocentrato e quasi solipsistico.
Per informazioni, la pagina Instagram è @csbiagio







Davvero interessante, sia il progetto, sia il fatto di averlo costruito con i giovani… Buona strada e grazie a chi ci sta lavorando!!
E cosi, la mia ex parrocchia, dove ho fatto la comunione e la cresima e dove ho cominciato il cammino nel ordine secolare carmelitano, viene tolto ai più e regalato alla elitè. giusto per, pazienza…
Finalmente uno spazio per i giovani e la capacità di valorizzare un passato, affinché la Chiesa offra risposte alle esigenze di oggi. Complimenti a chi ha progettato questa nuova presenza, occasione di incontro e di annuncio del vangelo.