USA: orfani Covid

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orfani covid

© New York Times

Una ricerca dell’Imperial College London ha stimato che negli Stati Uniti sono circa 200.000 i bambini e adolescenti che hanno perso uno o entrambi genitori, oppure la persona di riferimento, a causa della pandemia. Particolarmente colpiti sono i ceti più poveri della popolazione americana, in particolare tra gli afro-americani e gli ispanici.

La società americana sta gestendo questa condizione soprattutto grazie alle famiglie allargate, con un ruolo decisivo giocato dai nonni dei bambini. Oltre all’elaborazione del trauma della perdita delle figure parentali senza possibilità di congedarsi da loro o almeno di poterle vedere prima della loro morte, la nuova organizzazione familiare comporta anche un cambio profondo nel rapporto tra i nonni e i nipoti.

Se prima i nonni potevano giocare un ruolo di complicità indulgente nei confronti dei nipoti, essi si trovano ora a dover costruire un nuovo profilo della relazione che assuma anche i compiti propri della figura genitoriale.

Sul territorio, a livello locale, sono presenti un buon numero di programmi sociali che accompagnano questa nuova configurazione delle famiglie allargate. E in molte scuole sono state messe a disposizione degli studenti che hanno perso i genitori a causa del Covid delle persone di riferimento debitamente formate e dei gruppi di confronto tra pari età.

Le “nuove” famiglie che si sono formate come esito della pandemia si trovano anche davanti alla sfida di dover riorganizzare in maniera profonda i loro ritmi quotidiani per poter garantire ai bambini e giovani le dovute presenze al loro fianco. Per i nonni si tratta di dover gestire il loro lutto per la perdita di un figlio o una figlia che si va a unire a quello dei nipoti per la morte dei genitori – tutto nella stessa casa allo stesso tempo.

Con un cambio radicale anche rispetto all’orizzonte futuro e alle decisioni prese sul come trascorrere il pezzo di vita che sta ancora di fronte a loro. Un impegno a volte gravoso, che non toglie però un senso di benedizione per l’ingresso, improvviso e drammatico, nelle loro case dei nipoti e delle loro esigenze.

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