Maria del Carmen Hernández Barrera

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Maria del Carmen Hernández Barrera (1936-2016)

“Navarro? ni de barro” (un Navarro? nemmeno se è finto) si dice ironicamente in Spagna. Gente dal carattere forte: questo sono gli abitanti della Navarra. Gente fiera, tagliata con l’accetta, a volte difficile da trattare. Carmen Hernández era navarra.

La sua morte, pochi giorni fa, ha lasciato il Cammino neocatecumenale privo di una delle sue colonne. Insieme a Kiko Argüello, Carmen aveva dato vita a questo itinerario di formazione cristiana e ne era responsabile. La particolarità del caso è stata evidenziata da padre Mario Pezzi, che per 40 anni ha accompagnato Kiko e Carmen, al termine del funerale celebrato dall’arcivescovo nella cattedrale di Madrid: nella storia della Chiesa non si era mai visto che due laici, un uomo e una donna non sposati, congiuntamente dessero vita a una nuova realtà ecclesiale e la guidassero.

La notizia della morte di Carmen è stata data da Kiko stesso mediante una lettera piena di affetto e dolore, e insieme di gioia, inviata a tutti gli appartenenti al Cammino: «Carissimi fratelli, vi do una grande notizia: oggi, alle 16,45, la nostra sorella Carmen è partita per il cielo. È certo che nostro Signore Gesù è venuto a prendere la sua anima per portarla con sé. Mentre soffriamo per la sua mancanza, soprattutto io, siamo contenti di saper che nostro Signore Gesù se l’è presa con sé».

La vita di Carmen è segnata da un’appassionata ricerca del Signore, che l’ha portata però a fare tutt’altro rispetto a quelli che erano i suoi progetti di vita cristiana. Sin da piccola, ascoltando a scuola dai gesuiti le storie di san Francesco Saverio e di altri grandi evangelizzatori, si accende in lei il desiderio di partire missionaria. Una volta scappa persino di casa per seguire la sua passione. Crescendo, questo ardente desiderio la porta – lei che viene da una famiglia di industriali – prima a entrare in un istituto missionario femminile di recente formazione, poi a vivere due anni in Terra Santa, mantenendosi con dei lavoretti e intanto studiando la Bibbia e i luoghi, infine a vivere in una baraccopoli alla periferia di Madrid, progettando insieme ad altri una missione in Bolivia.

Siamo negli anni Sessanta: tra i baraccati di Palomeras Altas Carmen incontra un geniale ragazzo poco più giovane di lei, Kiko Argüello, che ha lasciato una famiglia benestante e una promettente carriera di pittore per andare a vivere con i poveri, cercando di mettere in pratica il Vangelo in modo semplice e radicale. L’incontro è provvidenziale: Carmen scopre il Cristo vivente nella piccola fraternità di baraccati raccolta intorno a Kiko, tutta fatta di gente misera, dove si sperimenta una vera comunione e si legge la Bibbia come una parola rivolta personalmente da Dio a ognuno; Kiko viene a contatto con la preparazione teologica di Carmen, con la sua passione per il rinnovamento in atto nel Concilio Vaticano II, con la sua conoscenza della liturgia e della Scrittura, con il suo slancio missionario. Da quell’incontro nasce il Cammino neocatecumenale. Scrive ancora Kiko nella sua lettera: «Carmen è stata per me un avvenimento meraviglioso: la donna, il suo genio grande, il suo carisma, il suo amore per il papa e, soprattutto, il suo amore alla Chiesa».

Si potrebbe dire molto dell’importanza delle sue catechesi, attente soprattutto al ruolo della donna e al rapporto tra scienza e fede, ma vale la pena spendere una parola sul suo rapporto con Kiko. Donna spesso affettuosa e ironica in privato, ma sempre schietta e diretta, finanche spigolosa, del tutto aliena dal politicamente corretto, sembrava cogliere ogni occasione per rintuzzarlo pubblicamente, a volte criticandolo, a volte prendendolo in giro bonariamente. «Kiko ve lo regalo!» la si poteva sentir dire alla gente accorsa da ogni lato per ascoltarlo. Non a caso si legge ancora nella lettera di Kiko: «Carmen, che grande aiuto per il Cammino! Mai mi ha adulato, sempre pensando al bene della Chiesa». Questo è stato davvero uno dei tanti carismi di Carmen: aiutare un uomo dotato di un carisma straordinario a rimanere con i piedi per terra. «Anche dal cielo – ha detto sorridendo padre Mario rivolto a Kiko – non ci lascerà in pace!».

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