Bibbia: un atlante multimediale

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atlante-multimediale-copertinaDi fronte ad un nuovo sussidio sulla Bibbia, qualcuno potrebbe chiedersi: «Ma a che serve conoscere la Bibbia, un libro vecchio di secoli e lontano dalle problematiche contemporanee? Non è un po’ come comunicare servendosi ancora dei piccioni viaggiatori, o cercare di orientarsi in una grande città, girando e rigirando tra le mani una vecchia e ingiallita mappa, piuttosto che affidarsi al web o a un buon navigatore…? Ormai la Bibbia è piuttosto superata, non vi sembra?».

Siamo d’accordo che, come tecnologia, la Bibbia non può certo competere con internet o con i navigatori di ultima generazione, ma per quel che riguarda l’animo umano, le risposte alle domande esistenziali, le paure e le speranze dei giovani e dei meno giovani… crediamo, invece, che la Bibbia abbia ancora molto da dire.

Infatti, mentre la scienza e la tecnologia hanno avuto (e hanno tuttora) evoluzioni molto rapide, non si può dire la stessa cosa per la natura umana.

Il libro della tradizione ebraico-cristiana ha alle spalle una grande conoscenza e sapienza degli esseri umani ed è testimone della loro grandezza e miseria, come anche della forza e fragilità del creato.

Questa esperienza secolare fa di questo libro una fonte inesauribile di saggezza e spiritualità, ponendolo tra le grandi opere dell’umanità, come affermava Borges (1899-1986), il grande scrittore e poeta argentino non credente: «La Bibbia è uno dei libri fondativi della cultura mondiale insieme all’Iliade e all’Odissea».

Un «classico» della letteratura mondiale

Ci sembra importante partire da questa dichiarazione “laica” di Borges per illustrare gli obiettivi base di questo lavoro:

  • Il primo è quello di presentare e far conoscere meglio un “classico” della letteratura mondiale, usando questo aggettivo come suggeriva Calvino: qualcosa che «non finisce mai di dire quello che ha da dire». Il taglio dato all’incontro con la Bibbia è soprattutto culturale, anche se siamo ben coscienti che, essendo il libro sacro della tradizione ebraico-cristiana, almeno per i credenti non può che essere letto e interpretato alla luce della fede. Ma non vogliamo che questo diventi un alibi per tutti quelli che non si riconoscono in un discorso di fede e si sentano così autorizzati a disinteressarsi di questo libro. La Bibbia fa parte del patrimonio sapienziale dell’umanità; in questo senso appartiene a tutti e non solo ai credenti.
  • Il secondo obiettivo, strettamente collegato al primo, è quello di proporre un sussidio facilmente utilizzabile a scuola, come in altre realtà giovanili. L’idea è di mostrare concretamente come la Bibbia potrebbe trovare maggior spazio nella scuola superiore italiana, con lezioni pluridisciplinari o utilizzando al meglio gli spazi già esistenti, come l’ora di religione. Questo libro può e deve essere proposto, di più e meglio, ai giovani, indipendentemente dalle loro scelte di fede o di vita, superando i numerosi pregiudizi e luoghi comuni che si hanno su di essa. Pensiamo che la cosa migliore sia un approccio diretto ai testi biblici, per questo abbiamo optato per un’ampia selezione di brani biblici (Pagine scelte), sia in modalità cartacea che multimediale. Un valido aiuto per la lettura e la conoscenza della Bibbia ci viene infatti offerto proprio dalle nuove tecnologie digitali, che si dimostrano essere degli strumenti ancora più coinvolgenti e ricchi di stimoli di quelli tradizionali.
La struttura del sussidio

L’Atlante, che nella copertina presenta l’elenco completo dei libri della Bibbia e una «mappa sull’origine della Bibbia», è strutturato in 5 parti, ognuna delle quali prevede al proprio interno varie “Schede” o “Unità Didattiche” (UD). Questo lo schema:

  • Presentazione/Introduzione
  • ABC della Bibbia: alcune schede (7 in tutto) per un primo, essenziale, approccio al testo.
  • La Bibbia a grandi linee: una veloce panoramica su ciò che contiene la Bibbia e le sue varie suddivisioni.
  • Pagine scelte: un’ampia scelta di testi biblici commentati, dell’Antico e del Nuovo Testamento.
  • Approfondimento: spunti e suggerimenti sull’importanza che ha avuto la Bibbia nell’arte, nella letteratura, nella musica e nel cinema.

Nel Laboratorio multimediale, oltre a un abbondante materiale composto da video, schede interattive, gallerie fotografiche e file audio, è presente anche un “Dizionario della Bibbia”, con la spiegazione dei più importanti termini utilizzati.

Alcune indicazioni pratiche

L’Atlante multimediale della Bibbia è stato voluto e progettato in modo che la parte cartacea e quella multimediale si integrino a vicenda, così da essere utilizzabili entrambe. L’idea è di dare ai giovani non solo un’introduzione essenziale alla Bibbia, ma anche di offrire loro la possibilità di avvicinarsi direttamente ai testi biblici, apprezzandone la ricchezza sapienziale che oltrepassa i secoli e arriva intatta fino a noi.

Destinatari del sussidio sono i giovani studenti delle scuole superiori, ma soprattutto gli insegnanti e tutti quei gruppi giovanili che possono essere interessati a una migliore conoscenza della Bibbia, senza avere necessariamente alle spalle una scelta di fede o un percorso catechistico. Per il linguaggio usato e le caratteristiche generali, il testo ci sembra adatto per una fascia di età tra i 14 e i 19 anni, senza ovviamente escludere quelli ancora più grandi.

Per quanto riguarda l’utilizzo a scuola, in particolare nell’Insegnamento della religione cattolica (IRC), tra gli scopi del sussidio c’è anche quello di incentivare una più significativa presenza della Bibbia nella programmazione di questa disciplina, così da dedicare almeno un anno intero (o dei periodi durante l’intero percorso scolastico) per presentare e leggere i vari brani biblici insieme agli studenti, così come suggerisce il sussidio. Per esperienza diretta sappiamo che non è facile presentare la Bibbia a un certo livello, durante le ore di religione.

Le cause sono nella complessa situazione giuridica dell’IRC che, mancando di una vera e propria valutazione al pari delle altre discipline, favorisce negli alunni un certo disimpegno e “leggerezza” nell’affrontarla. Ma, nonostante questi e altri limiti, siamo anche convinti che la stessa fragilità scolastica dell’IRC può trasformarsi in risorsa, facendo scattare una sana curiosità e interesse nei confronti della Bibbia, soprattutto se si educano le classi, già dal 1° biennio, a vivere l’IRC con libertà (senza l’angoscia del voto), ma con un senso di rispetto e stima per i valori umani ed esistenziali che trasmette la disciplina.

Per raggiungere questi obiettivi occorre puntare molto sulla professionalità dell’insegnante, lavorando sull’intelligenza emotiva degli alunni. Una volta conquistata la fiducia e la stima della classe, sarà più facile presentare la Bibbia con un buon taglio culturale, pur senza dimenticare la lettura sapienziale che ne fanno i credenti.

Ricordate la Bibbia letta e commentata dall’attore Roberto Benigni come affascinava il pubblico, anche giovanile? Certo, ci vuole molta professionalità e un buon talento; ma con un po’ di impegno ci si può avvicinare anche a certi livelli.

Nell’insegnamento conta molto la passione che ci si mette nell’esporre la propria materia, come anche la conoscenza e l’utilizzo di alcune tecniche essenziali per accattivare gli uditori, ma prima di tutto è necessaria una valida preparazione professionale.

L’auspicio è che il sussidio sia un utile strumento nelle mani degli insegnanti e che contribuisca a far conoscere sempre di più la Bibbia nella scuola e nel mondo giovanile.

Buon lavoro!

Sergio Bocchini – Alfio Filippi – Christian Parolo, Atlante multimediale della Bibbia. Sussidio per alunni e insegnanti, EDB, Bologna 2019, 104 pp., 15,00 euro.

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