CEI-Sinodo: Proposizioni senza gioia

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Foto di Frederik Löwer su Unsplash.

È in corso di svolgimento a Roma la II Assemblea sinodale delle Chiese in Italia che, questa mattina, ha avviato il confronto con le 50 Proposizioni raccolte sotto il titolo «Perché la gioia sia piena». I limiti evidenti di questo testo, per riferimento alla dimensione liturgica della vita della Chiesa, sono stati messi in evidenza ieri da un articolo di Andrea Grillo (cf. qui).

A quanto si apprende, anche in aula sinodale le Chiese reali italiane (vescovi compresi) si sono espresse criticamente rispetto alle Proposizioni: sia per ciò che concerne il loro contenuto, sia per quanto riguarda il metodo scelto per redarle (poco trasparente e, quindi, in contraddizione con quello stile sinodale che papa Francesco richiede da tempo alla nostra Chiesa locale).

L’impressione che si ha nel leggerle è che esse abbiano ben poco a che fare con qualsiasi forma di sinodalità – essendo decisamente distanti non solo dai testi delle Chiese continentali che hanno istruito la fase di inizio del Sinodo sulla sinodalità della Chiesa cattolica, ma anche dal lavoro conclusivo che ne è scaturito e che papa Francesco ha fatto suo così come era. Alla libertà evangelica del ministero petrino non sembra dunque corrisponderne altrettanta da parte degli uffici centrali della CEI – rispetto ai quali un gran numero di confratelli nell’episcopato sta facendo davvero fatica a riconoscersi.

Il rischio che si sta correndo, con la proposta alla II Assemblea sinodale di questa tabella di Proposizioni, è quello di disaffezionare e perdere quello che rimane del cattolicesimo pensante e concreto del nostro paese. Quella italiana continua a essere una Chiesa impaurita e ossessionata da una pretesa di controllo pressoché totale. Le forti reazioni in sede assembleare contro le Proposizioni rappresenta forse l’ultimo banco di prova disponibile alla CEI per immaginare un modo nuovo della presenza della fede nei contesti reali di vita del nostro paese.

Le risorse per mettere mano a questo passaggio epocale, sebbene ridotte rispetto a tempi passati, ci sono e sono a disposizione – si tratta di assumerle effettivamente e non solo in maniera retorica (quasi fossero una citazione a piè pagina, aggiunta per dare un contentino a un soggetto senza identità).

Sorprende che chi ha steso questo elenco di Proposizioni non si sia accorto della distonia fra il titolo che si è scelto di dare alla loro raccolta e quanto poi esposto come frutto maturo di anni di lavoro sinodale. Usare una parola così evangelicamente e umanamente impegnativa come «gioia» per un approdo decisamente sconfortante e di basso profilo, dice l’incapacità di una dirigenza ecclesiale a rendersi conto del senso stesso dell’Evangelo di Gesù. Mancante questo, ogni lettura della realtà contemporanea (estremamente seria, se non sull’orlo di una implosione globale) si fa risibile e inutile.

Per rendersene conto, basterebbe dare una lettura alle proposizioni 7-9 sui giovani – nelle quali diventa evidente una comprensione statica e auto-centrata della Chiesa e della sua pastorale. Perché, anziché costruire artificialmente luoghi in cui i giovani «possano sentirsi a casa», non essere là con loro dove essi abitano, vivono, desiderano, amano, soffrono? Come mai questa incapacità di sentire la loro voce, di vedere i segni del Regno che, in tutta la loro distanza dalla Chiesa, mettono in circolo nelle nostre società?

Per la dirigenza della Chiesa italiana è giunta l’ora di uscire dalla retorica e dal nominalismo, ma anche da quella rassicurante uniformità che fa mancare appuntamenti irripetibili con i luoghi dell’umano in cui la Parola agisce con efficacia. Mons. Erio Castellucci ha parlato di un «documento di passaggio», riferendosi alle Proposizioni – tentando di salvare una ricchezza sinodale, smarritasi in esse, e la loro formulazione presentata in assemblea. Temo che l’impresa non sia possibile e che si debba da ultimo decidere chi è la Chiesa italiana.

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7 Commenti

  1. Paolo Daffara 3 aprile 2025
  2. 68ina felice 3 aprile 2025
  3. Domenico Marrone 3 aprile 2025
  4. Christian 2 aprile 2025
  5. Marina Umbra 2 aprile 2025
  6. Giuseppe 2 aprile 2025

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