Abbé Pierre-Marthe Robin: sconcerto, dolore e consapevolezza

di:

abbe pierre

Il 13 gennaio è uscito un terzo rapporto sugli abusi compiuti dall’abbé Pierre e il giorno successivo è stata avviata la terza commissione di indagine sui comportamenti del fondatore dei Foyers de charité, George Finet, ma anche sull’affidabilità dei testi e dei comportamenti della mistica Marthe Robin. Quest’ultima è figura meno nota, ma è all’origine di una parte non marginale delle nuove fondazioni ecclesiali francesi.

L’abbé e le pulsioni incontrollate

Il primo rapporto (17 luglio 2024) ha prodotto una deflagrazione fra i volontari operativi nelle decine di paesi dove è attiva l’organizzazione Emmaus International. Il documento ha scosso la Chiesa e l’intera società francese. Le sette vittime di abusi sessuali hanno fatto vacillare un «monumento», una figura di riferimento per intere generazioni.

Protettore degli ebrei, attivo nella resistenza, deputato fra il 1946 e il 1951, all’origine del sussulto collettivo per i senzatetto dell’inverno 1954, fondatore di una rete di iniziative estesa in Francia e in molti paesi per il servizio ai poveri, di nuovo sulla scena negli anni Novanta per difendere gli immigrati senza documenti, ripetutamente indicato dai sondaggi come uno dei personaggi più amati della popolazione francese, l’abbé Pierre (al secolo Henri Groués) si è rivelato anche come persona sessualmente disordinata, dai tratti compulsivi e con disturbo bipolare.

Il secondo rapporto è del settembre 2024: le vittime sono 17. L’ultimo rapporto ne elenca altre 9. Ma tendendo conto dei centri di ascolto avviati da Emmaus e da altre fonti si arriva a 57 vittime. Anche se permangono alcuni dubbi sul gabinetto Egaé (Oser le feminisme, in capo alla militante femminista Haas) a cui è stata demandata la ricerca e che firma i rapporti, sembra fuori discussione la verità delle testimonianze delle vittime. In prevalenza donne, ma anche bambini e bambine, raccontano approcci indebiti, carezze sui seni, sul sesso e sul corpo, compresi atti sessuali espliciti.

Sono anche emerse testimonianze che i suoi comportamenti compulsivi erano stati registrati fin dagli anni Cinquanta. Si raccontano confessioni imbarazzanti di alcune collaboratrici nei suoi lavori parlamentari, dello scandalo esploso in un viaggio negli USA (1957) e dell’irritazione di J. Maritain che l’aveva invitato, del ricovero in una casa di cura svizzera al riparo da curiosità esterne, di precauzioni dei suoi collaboratori in occasione di viaggi e di conferenze.

È emerso un carteggio con un amico in cui rivelava le sue difficoltà nel gestire la propria sessualità, fino alla sua ammissione di occasionali «mancanze» in una celebre intervista del 2005. Elementi che convergono a definire una personalità contraddittoria che ha attratto fino alla fine un vasto consenso (1912-2007) per la fecondità delle sue intuizione e la generosità degli interventi di Emmaus. Sconcerto, scandalo e dolore sono stati espressi da molti nell’abito della Chiesa.

I vescovi hanno scritto: «Constatare che ha utilizzato la sua aurea mediatica e l’opera sociale che ha promosso […] per abusare sessualmente donne, bambini e persone in situazioni di precarietà, è sconcertante». Le vittime vengono incoraggiate a prendere la parola assicurando loro l’ascolto e l’accompagnamento.

La storica Axelle Brodiez-Dolino, che ha pubblicato una sua biografia nel 2009, ha scritto: «Era un’icona mediatica, accerchiato da pescecani e con pulsioni incontrollate verso le donne. Un ristretto cerchio di persone lo sapeva, anche se all’epoca la questione del consenso era assai diversa da oggi» (cf. i resoconti della vicenda su SettimanaNewsAbbé Pierre: i vescovi aprono gli archivi e Abbé Pierre: l’ombra degli abusi).

Finet e gli abusi: i dubbi su Marthe Robin

Il 14 gennaio è stato annunciato l’avvio di una commissione indipendente di indagine sui Foyers de charité, il loro fondatore, p. Georges Finet, e sulla mistica Marthe Robin considerata la co-fondatrice e punto di riferimento del «cattolicesimo moderato» francese degli ultimi decenni del Novecento. Finet (1923-1990) incontra Robin nel 1936 e l’accompagna per tutta la vita. Con lei fonda i Foyers, luoghi di ritiri spirituali, ma disponibili anche a molti altri servizi.

La spinta all’evangelizzazione e all’annuncio vede agire congiuntamente, preti, consacrati e famiglie. Oggi i membri della famiglia religiosa sono 900, distribuiti in 68 comunità, nonostante la grave crisi attraversata fra il 2016 e il 2022. Voci di abusi del fondatore hanno motivato una prima indagine che, nel suo rapporto finale (2020) ha parlato di 26 casi di abuso (cf. qui su SettimanaNews). Era guidata da Françoise Gaussen.

Una seconda commissione avviata nel 2022, a guida di A. Pozzo, ne amplifica la dimensione. Per difficoltà di ricerca e di relazioni con la fondazione essa si dimette in blocco nel 2024. Nasce ora la terza, espressamente voluta dai due delegati pontifici destinati alla guida della famiglia religiosa, con il compito di fare luce sulla genesi e lo sviluppo dei Foyers, sulle intuizioni originarie e sulle relazioni fra i due fondatori e sulle ricadute delle esperienze mistiche di Marthe (1902-1981).

Segnata dall’encefalite e totalmente paralizzata, Marthe ha rappresentato in Francia uno straordinario punto di riferimento. Senza alcuna alimentazione se non l’eucaristia, la mistica riviveva la passione del Signore ogni venerdì con il fenomeno delle stigmate. I suoi visitatori sono stati circa 100.000 e fra di essi quasi tutti i «nuovi fondatori», moltissimi vescovi, teologi e uomini di spicco nel cristianesimo francese. Da lei hanno voluto consigli e indirizzi i fondatori di Saint Jean (i fratelli Tohmas e Marie Dominique Philippe), Lion de Juda, Emmanuel, Arche (J. Vanier), Equipes Notre Dame, Fréres missionaires des campagnes, Fraternités monastiques de Jérusalemme. Les petites soeurs de Jesus e molti altri. Visitata da intellettuali (J. Guitton, M. Clément, A. Clément ecc.), da politici (J. Lebreton) e da molti ecclesiastici è stata punto di riferimento, tanto da essere dichiarata venerabile del 2014.

I primi dubbi sono sorti sui testi scritti della mistica. Nel lavoro connesso al processo di canonizzazione il carmelitano Conrad De Meester (1936-2019) trova nei suoi scritti richiami verbali e citazioni estese e non dichiarate di mistici come Giovanni della Croce, Elisabetta della Trinità, Edith Stein, Caterina Emmerich. Sorpreso e sconcertato manda il suo contributo al postulatore.

Dopo la sua morte viene edito l’intero lavoro di ricerca dal titolo evidente: La frode mistica di Marthe Robin (2020). Lettura confermata dall’ex-segretario generale dei Foyers, Thierry Coustenoble, che in una sua ricerca addebita molta parte delle intuizioni e delle espressioni di Marthe al Libro dell’amore misericordioso della mistica Marie-Ange Merlier (1891-1920).

I dubbi trascinano dubbi e ci si interroga sull’affidabilità del referto medico del 1942 che la riconosce colpita da encefalite. Conseguentemente si chiede che il processo di canonizzazione venga sospeso fino al compimento della ricerca della commissione che dovrebbe dare il suo rapporto nell’ottobre del 2026.

Print Friendly, PDF & Email

Un commento

  1. Giuseppe 21 gennaio 2025

Lascia un commento

Questo sito fa uso di cookies tecnici ed analitici, non di profilazione. Clicca per leggere l'informativa completa.

Questo sito utilizza esclusivamente cookie tecnici ed analitici con mascheratura dell'indirizzo IP del navigatore. L'utilizzo dei cookie è funzionale al fine di permettere i funzionamenti e fonire migliore esperienza di navigazione all'utente, garantendone la privacy. Non sono predisposti sul presente sito cookies di profilazione, nè di prima, né di terza parte. In ottemperanza del Regolamento Europeo 679/2016, altrimenti General Data Protection Regulation (GDPR), nonché delle disposizioni previste dal d. lgs. 196/2003 novellato dal d.lgs 101/2018, altrimenti "Codice privacy", con specifico riferimento all'articolo 122 del medesimo, citando poi il provvedimento dell'authority di garanzia, altrimenti autorità "Garante per la protezione dei dati personali", la quale con il pronunciamento "Linee guida cookie e altri strumenti di tracciamento del 10 giugno 2021 [9677876]" , specifica ulteriormente le modalità, i diritti degli interessati, i doveri dei titolari del trattamento e le best practice in materia, cliccando su "Accetto", in modo del tutto libero e consapevole, si perviene a conoscenza del fatto che su questo sito web è fatto utilizzo di cookie tecnici, strettamente necessari al funzionamento tecnico del sito, e di i cookie analytics, con mascharatura dell'indirizzo IP. Vedasi il succitato provvedimento al 7.2. I cookies hanno, come previsto per legge, una durata di permanenza sui dispositivi dei navigatori di 6 mesi, terminati i quali verrà reiterata segnalazione di utilizzo e richiesta di accettazione. Non sono previsti cookie wall, accettazioni con scrolling o altre modalità considerabili non corrette e non trasparenti.

Ho preso visione ed accetto